Lo so, sono patetico, ma questo post è per te!
Oggi è un giorno importante, tanti ti faranno auguri e regali da favola. Io sono nullatenente ma ho per te qualcosa di speciale, tutto l'oro del mondo non basterebbe a comprare un regalo simile al mio. Solo io posso fartelo.
Ti sto regalando ricordi e amore, incondizionato come quello di un padre.
Ti ho visto crescere. ti ho amato e ti amo come se ti avessi generato. Ho seguito passo passo tutta la tua strada stando nell'ombra e facendoti arrivare consigli sussurrati per farti diventare l'uomo che sei oggi.
Mi ricordo quando con i "Lego" cominciasti, mattoncino dopo mattoncino, a perpretare i primi abusi edilizi. Mattoncino dopo mattoncino si materializzava il piano di un bimbo visionario che aveva in cuore di costruire la "Città ideale".
Mi ricordo quando con maestria cercavi di fregare Caputo, il figlio del finanziere (inteso come guardia), occultando centinaia di merendine zeppe di olio di palma e grassi nello zaino del nipote del parroco (per sviare i sospetti). Mi ricordo anche che con Brambilla, il figlio del finanziere (inteso come operatore della finanza creativa), cercavi di reinvestire i proventi della vendita delle suddette merendine comprando case e alberghi del Monopoli.
Vedendoti operare in tal modo il mio cuore gioiva. Stavi venendo su proprio bene.
Comprasti tutti i biglietti del cinema parrocchiale per veicolare i gusti del pubblico e ricavarne un guadagno spaventoso che utilizzasti per prendere la squadra dell'oratorio portandola ai vertici del campionato della diocesi.
Che dire, tanta strada hai fatto piccolo mio. Ora sei ricco anche di anni oltre che di saggezza e danaro (che non guasta mai) e io sono felice di aver contribuito in parte alla tua ascesa.
Abbiamo ancora tante cose da fare, palazzi da amministrare, spettacoli parrocchiali da realizzare, compionati di calcio da vincere… tante cose, piccolo mio. La mia veneranda età mi autorizza a credere che non le vedrò tutte ma il mio cuore sa che tu le realizzerai anche per me.
Ora le lacrime (d'amore) mi impediscono di continuare a scrivere. Ci vediamo stasera, a quella bella cena elegante che gli amici hanno organizzato. Ad un certo punto i commensali non ci vedranno più al tavolo; nessuno saprà mai che saremo seduti sorridenti, l'uno accanto all'altro, nel tuo studiolo dove facevi le tanto amate versioni di latino, mentre sorseggeremo amabilmente due dita di chinotto invecchiato duecento anni in botti di rovere.
Buon compleanno figlio mio, buon compleanno Silvio, adorato figlio mio.
Anguilla