
La stanchezza talvolta ha l'effetto di un narcotico, assembla e sdoppia pensieri quasi impercettibili, volatili nelle apatie di tempo e spazio. Clarissa mi ricorda di un post che dovevamo scrivere oggi, ma non era per fine mese? No è per oggi !!! precisa, togliendosi un sassolino dalla scarpa. Poi aggiunge, mio caro tu avresti bisogno di una segretaria, quella che si occupa dell'agenda o del biglietto del treno. No, sarebbe meglio un'archivista le dico, una che mi permetta di salvare improvvisamente un pensiero di libellula inseguito dal DDT, o il colore interrotto di un coito cerebrale. Trovato !!! le dico, oggi scriverò un pezzo titolato Ante Mortem. Anche se non so cosa metterci dentro. Lei subito protesta…ma non sarò io a suggerirti certe idee??? Certo che no, è uno spuntino metafisico, una condizione astrale che nasce da un pastrocchio di neuroni stimolati con sette esoterici chicchi di caffè. Così si compie il miracolo di un paio di forbici che dall'ipotalamo ritagliano un kilo di parole. È il frammento che cercavo, il post si scrive da solo, avete presente Truffaut? Non che sia stato un grandissimo regista, però raccontava il cinema con il cinema. Ecco, il mio post origina dalla commemorazione di sé stesso. Ante Mortem, perché tra l’aracnoide e le due madri emerge il liceo, con quella di cui tutti eravamo innamorati, l'amico scomparso, gli altri invecchiati e dispersi, un insegnante carogna e dulcis in fundo
...all'ombra dei cipressi e dentro l'urna confortata di pianto è forse il sonno della morte men duro?
Ah caro Ugo Boscolo da Chioggia, consolazione delle mie canizie, come il tuo carme. Questo sublime post sopravvivrà al mio tempo per grandezza propria o per concomitanza alla cometa di Halley? Cazzo è già passata, poco male, allora leghiamo l’avvenimento ai funerali di un Papa dimissionario, siete atei? Allora a un Che Guevara che fa le ferie a Cortina, un conticino che fa rima con cretino. Ma che nessuno, perdio, nessuno si azzardi a borbottare il mio nome bestemmiando...chi era costui? Se poi affidate a ipocriti posteri l'ardua sentenza, andate a fare in culo, tanto
…anche la Speme ultima Dea fugge i Sepolcri...
Dovrei essere ricordato, solo per avervelo ricordato. Calma vi prego, non cercate di ordinare i miei pensieri secondo logica, lasciamo che oggi tutto sia balordo come l'inverosimile che ci accompagna, Kriminal tango per le meningi. Un Ante Mortem non deve necessariamente essere un'opera d'arte, qui tra amici può diventare un’auto circonvenzione d'incapace. La mia. Se almeno mi ricordassi dove e quando, in una lontana memoria sbiadita, una signora dal buffo cappellino cantava
... la colpa fu del bianco fiorellino...
Come diavolo sarà stato il mondo allora e poi? Cosa è successo dopo? Non lo ricordo abbastanza per essermi distratto e ora eccomi qui a pregarvi, a implorarvi di lasciare almeno un piccolo miserabile gradimento, non dico una prebenda, una patrimoniale evasa, un condono conveniente, ma un semplice faccino ridente. Tutto poi diventa...Post…Mortem…lo sapete che poi si muore no? E per molto tempo pare.
...all'ombra dei cipressi e dentro l'urna confortata di pianto è forse il sonno della morte men duro?
Ah caro Ugo Boscolo da Chioggia, consolazione delle mie canizie, come il tuo carme. Questo sublime post sopravvivrà al mio tempo per grandezza propria o per concomitanza alla cometa di Halley? Cazzo è già passata, poco male, allora leghiamo l’avvenimento ai funerali di un Papa dimissionario, siete atei? Allora a un Che Guevara che fa le ferie a Cortina, un conticino che fa rima con cretino. Ma che nessuno, perdio, nessuno si azzardi a borbottare il mio nome bestemmiando...chi era costui? Se poi affidate a ipocriti posteri l'ardua sentenza, andate a fare in culo, tanto
…anche la Speme ultima Dea fugge i Sepolcri...
Dovrei essere ricordato, solo per avervelo ricordato. Calma vi prego, non cercate di ordinare i miei pensieri secondo logica, lasciamo che oggi tutto sia balordo come l'inverosimile che ci accompagna, Kriminal tango per le meningi. Un Ante Mortem non deve necessariamente essere un'opera d'arte, qui tra amici può diventare un’auto circonvenzione d'incapace. La mia. Se almeno mi ricordassi dove e quando, in una lontana memoria sbiadita, una signora dal buffo cappellino cantava
... la colpa fu del bianco fiorellino...
Come diavolo sarà stato il mondo allora e poi? Cosa è successo dopo? Non lo ricordo abbastanza per essermi distratto e ora eccomi qui a pregarvi, a implorarvi di lasciare almeno un piccolo miserabile gradimento, non dico una prebenda, una patrimoniale evasa, un condono conveniente, ma un semplice faccino ridente. Tutto poi diventa...Post…Mortem…lo sapete che poi si muore no? E per molto tempo pare.
- in copertina David Elazar, Colonnello Israeliano durante la guerra dei sei giorni.