
Questa notte ero sveglio senza un perchè, ogni tanto accade e in quelle occasioni osservo la mia mente al lavoro, ... pare un incrocio tra una bertuccia ed una cameriera ... la vedo saltare di palo in frasca, riordinare ricordi ed esperienze, archiviare gioie e dolori borbottando e blaterando tra sé come una caffettiera sul fuoco.
La vedo armeggiare con una serie infinita di cassetti mentre come un alchimista miscela sensazioni, colori, emozioni e suoni cosicchè tu possa piangere quando ascolti una canzone o ridere per un'altra .. provo a fermarla dal suo eterno vagare per chiederle qualcosa ma lei non mi dà retta, intenta nelle sue faccende.
Allora mi concentro e la blocco con la forza e le chiedo: "Qual è il senso di tutto ... a cosa serve questa vita?" e lei con l'espressione un po' scocciata mi risponde però calma e seria: "A farti ricordare chi sei!"
"E chi sarei?" la incalzo e lei: "Dovrai scoprirlo da solo, non posso aiutarti in questo e per farlo dovrai osservare piuttosto che guardare, sentire dentro piuttosto che ascoltare e soprattutto smettere di far domande .. i sensi ingannano ... ora dormi".
Poi tutto si è fatto buio e mi ha come spento .. il buio è arrivato istantaneo .. al risveglio però avevo un ricordo nitido di quella conversazione di cui intendo far tesoro.
Certo che però poteva esser meno criptica.
Spero che almeno questa volta non menta come i sensi.