
sono le parole semplici, quelle dette e ascoltate con il cuore che consolano un dolore che non si è ancora sopito, parole che bevi come un viatico, ne cogli la pacatezza la dolcezza, parole che hanno l'effetto di una piccola scossa elettrica che attraversa il corpo, emozione infinita.
Leggo quelle parole tra le lacrime che raddoppiano triplicano quei segni scuri sullo sfondo bianco, tutto si moltiplica e si confonde in mille sensazioni diverse, coraggio nell'accettare la mancanza di chi non c'è più, cercare in ogni modo di placare la nostalgia che sento dentro, sentimento che non vuole svanire. Passerà lo so, come so che ci sono cose peggiori in questo mondo e forse dovrei pensare anche un poco di più a me stessa, la tristezza e la malinconia non sono buone terapie per nessuno, cercherò, farò in modo di essere più serena in seguito.
Di pagine tristi nel libro della mia vita ve ne sono state tante e questa è una di quelle, ma ciò che consola è sapere che da qualche parte, anche lontano, c'è qualcuno che ti porta nel cuore e vuole la tua pace e il tuo benessere.
E come sempre, grazie di esserci.
Chiedo scusa se sono tornata sullo stesso argomento precedente, se mi ripeto, non chiedo scusa a chi non ama gli animali e li accusa di essere solo dei veicolatori di malattie. A queste persone dico: Mi fate tanta pena ma fuori dal mio blog!