Il Vestitino Rosso

22 dicembre 2020 ore 10:07 segnala


Ricordo una bambina piccola con i riccioli neri e gli occhi grandi di un 25 Dicembre di quando non so più. Aveva dormito poco quella notte, era l'ansia del giorno dopo, Babbo Natale di sicuro avrebbe lasciato qualcosa per lei sotto l'alberello di pino sistemato in cucina e che il suo babbo aveva addobbato qualche giorno prima. Palline colorate, qualche mandarino, alcuni cavallucci di pasta di mandorle che la mamma con ago e filo aveva bucato e attaccato ai rametti. Un filo argentato e sui rami la neve era sostituita da qualche piccolo batuffolo di cotone idrofilo. Non c'erano le lucine elettriche, ancora non si usavano o forse i suoi genitori non potevano permettersi di comprarle. Le luci di quell'alberello erano candeline vere, di cera colorata. Non potevano stare sempre accese altrimenti si sarebbero consumate presto e così sapeva che solo il giorno di Natale, quando la notte il Bambino Gesù era nato, potevano essere accese.
Lei ora era sveglia e guardando fuori dai vetri della finestra vedeva che ormai era giorno, il chiarore lo vedeva anche se i vetri erano ghiacciati e così si alzò dal letto per avvicinarsi a grattare quel ghiaccio e guardare fuori, I suoi occhi divennero ancora più grandi dallo stupore quando vide il bianco candido della neve che quella notte era caduta imbiancando tutta quella distesa di campi davanti alla sua casa. Non aveva freddo era troppo eccitata, aspettava solo che la mamma venisse nella sua piccola camera per lavarla e vestirla.
E arrivò infatti, la prese in braccio coprendola di baci come sempre ma questa mattina le fece anche gli auguri di Buon Natale, poi la portò nella camera grande per salutare il babbo che fece altrettanto.
Fu allora che voltandosi vide un abitino rosso sulla gruccia appeso alla maniglia dell'armadio. Rimase incantata da quel rosso intenso ricamato con tante margherite colorate. Aveva visto qualche volta la mamma che lavorava con i ferri e la lana ma non ci aveva fatto troppo caso visto che lo faceva spesso ma quella volta lo aveva fatto sempre di nascosto. La mamma la lavò , la pettinò e poi le mise quel vestitino rosso pieno di margherite colorate dicendole che quello era il regalo per lei lasciato da Babbo Natale e, perchè non si stropicciasse, invece di lasciarlo sotto l'albero lo aveva dato ai genitori in modo da conservarlo bene.
Si guardò allo specchio e si vide elegante e bellissima, ringraziò i genitori con tanti baci iniziando a ballare e, mentre piroettava davanti allo specchio pensò che quanto aveva ricevuto era il più bel regalo del mondo.

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22/12/2020 10:07:47
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Commenti

  1. leggendolamano 22 dicembre 2020 ore 15:58
    .....quando i piccoli regali vengono resi immensi dall'amore....
  2. EtruscanLady 22 dicembre 2020 ore 18:03
    leggendolamano,già...e quanta nostalgia di quei tempi, unica consolazione è l'averli vissuti.
  3. leggendolamano 22 dicembre 2020 ore 18:05
    fanno parte di noi e sono i mattoni sui quali abbiamo cotruito la ostra esistenza.
  4. s.hakespeare 22 dicembre 2020 ore 21:55
    Leggendo il tuo post - ben scritto, oltre che sentito - mi è venuto da pensare che, salvo un abile travestimento letterario, a nessun uomo verrebbe in mente di scriverne uno simile o comunque che tocchi quel genere di sensibilità. Questo, a dispetto di quelle donne che negano l’esistenza di una letteratura femminile, temendo chissà quale implicito ridimensionamento. Viva le donne, invece sarebbe il caso d8 dire.
  5. s.hela 23 dicembre 2020 ore 14:09
    Che bello questo tuo post cara Anna , grazie per regalarci queste preziose perle.

    Auguro a te ed i tuoi cari Buon Natale nei Cuori. :cuore


    Giulia :bacio :rosa
  6. EtruscanLady 24 dicembre 2020 ore 16:15
    Leggendolamano, esatto, ho sempre apprezzato la semplicità dando sempre un grande valore a tutto ciò che la vita è riuscita a donarmi.
    Grazie della tua presenza.
  7. EtruscanLady 24 dicembre 2020 ore 16:15
    s.hakespeare, un “ben scritto” detto da uno scrittore di libri come te mi inorgoglisce anche se so che lo fai per gentilezza. Rileggendomi ho notato da sola che ci sono delle inesattezze. Ma lo sai che cerco di fare del mio meglio. Questo è un racconto vissuto realmente quando ero ancora una bambina di 6 o 7 anni, hai presente quando qualcosa rimane per sempre nel cuore perchè solo dopo, nel tempo, capisci il motivo di quel vestitino e non di un bel giocattolo. Per quanto riguarda il resto, credo che chiunque, uomo o donna potrebbe scrivere una storiella del genere. Chi non ha un ricordo della propria infanzia?
    Solo le donne non credono nella letteratura femminile? Può essere, in alcuni casi la mancanza di fiducia delle donne in altre donne è peggio di quella di alcuni uomini e non solo per quanto riguarda la letteratura. Si è pretesa la parità dei sessi e poi soprattutto in alcuni settori si prediligono gli uomini, come nella medicina ad esempio. Eppure ce ne sono e ce ne sono state anche in passato donne la cui intelligenza è stata riconosciuta da tutti.
    Grazie mille per questo tuo pensiero anche a nome delle donne, quelle che ne conoscono il significato.
  8. EtruscanLady 24 dicembre 2020 ore 16:16
    s.hela, grazie per l'apprezzamento al post e degli auguri che ricambio, come sempre, con affetto a te e a chi vive nel tuo cuore. :rosa

    Buon Santo Natale :cuore :rosa

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