La storia di ognuno di noi ha una sua strada, un destino che ci sfugge. Io spesso ho percorso la mia strada e sfidato il destino inconsapevolmente. “Il mio cure umano” per me è la memoria, non il passato, il passato è morto mentre la memoria è viva, sempre viva e si arricchisce continuamente di vita.
(Nada Malanima)
Il 10 Marzo su Rai Uno verrà trasmesso un film tratto dal romanzo di Nada “ Il mio cuore umano”. Il film è intitolato “La bambina che non voleva cantare”.
Perchè il mio interesse per questo film che vedrò sicuramente, perchè lei è per noi della Provincia Livornese : (La Nada del Gabbro), una ragazza degli anni '50, una ragazza che a quel tempo faceva sognare tutte noi nate più o meno negli stessi anni del dopo guerra. Anni difficili e complicati . Si presentò per la prima volta a soli 16 anni al Festival di Sanremo nel 1969 con la canzone “ma che freddo fa”, mentre nel 1971 lo vinse con la canzone”Il cuore è uno zingaro”.
Non ho letto il suo libro e me ne dispiaccio. Prima o poi da qualche parte lo troverò.
Nada non ha assolutamente il significato spagnolo di “niente”, anzi lei non è stata solamente interprete di musica leggera ma anche attrice di spettacoli teatrali e televisivi.
Il suo paese natio Gabbro è a pochi chilometri da Livorno anche se il Comune è diverso: Rosignano Marittimo, due Comuni che confinano sulle prime colline a poca distanza dal mare.
Ora abita ancora in Toscana, in Maremma ,in cima ad una collina nella zona di Manciano in provincia di Grosseto con il suo compagno Gerry Manzoli ex bassista dei Camaleonti.
Nonostante il successo ha avuto una vita travagliata e non sempre felice come potrebbe sembrare a prima vista.
