
Liala, famosa scrittrice di romanzi d'appendice del XX ° secolo credo sia conosciuta un po' da tutte le donne, perlomeno quelle di una certa età, i suoi libri venivano definiti romanzi “rosa” ed erano infatti destinati soprattutto alle giovani ragazze, quelle che sognavano l'amore romantico. Ricordo in gioventù di averne letti alcuni, mi piaceva leggere l'amore in tutte le sue trame, avventurosi intrecci ed intrighi vari, amori contrastati, amori come uragani estivi, amori sublimi, amori sfortunati. Non sempre quelle storie avevano un lieto fine anche se la maggior parte era di prassi lo fosse, e chi leggeva quantomeno lo sperava, come nelle belle favole.
Liala si sposò molto giovane con un Marchese che aveva 17 anni più di lei e dal quale ebbe due figlie, una unione sbagliata e solo in seguito incontrò il suo più grande amore: Un ufficiale della regia Aeronautica che però morì in un un incidente precipitando con il suo idrovolante nel lago di Varese.
Fu allora che iniziò a scrivere romanzi d'amore, per quel lui che non c'era più e anche per lenire il suo grande dolore. Alcuni dei suoi romanzi infatti si svolgevano nell'ambito militare che lei ben conosceva ed amava. In seguito ebbe altri amori ma nessuno come quello provato nei confronti di chi ebbe sempre nel suo cuore.
Liala nei suoi romanzi mescolava la fervida fantasia con il suo vero vissuto, nel leggerla potevamo o meno immaginarla come protagonista oppure semplicemente come una qualsiasi donna innamorata non solo di un uomo in particolare ma dell'amore stesso.
Continuò a scrivere i suoi libri, novelle e racconti dedicati all'amore fino a quando ad un'età ormai avanzata stava diventando cieca e fu così costretta a smettere lasciando alcune opere a metà completate poi da un'altra scrittrice su indicazioni di una delle figlie in seguito a disposizioni lasciate alla stessa da Liala.
La sua morte avvenne a causa di un ictus il 15 Aprile 1998 all'età di 98 anni.
Come facilmente si può capire, il parlare d'amore o provare sensazioni e sentimenti simili a questo stato interiore non finisce mai fin quando una persona avrà vita. Non è l'età ma il nostro essere, la nostra anima, la nostra mente, è qualcosa che si sente ed ha bisogno di venire fuori.
Questo post non l'ho scritto a caso, l'ho scritto per far capire a chi dovesse leggermi che quando io posto un racconto o un testo che può contenere certe situazioni, certe frasi o alcuni video che potrebbero far pensare che io non possa avere più un'età adeguata per quanto riguarda la mia interiorità esprimendo quello che sento dentro, che tutto quanto viene letto potrebbe in alcuni casi, ma anche no, essere dedicato a qualcuno o solo frutto della mia fantasia.
E, a proposito di questo, ho ricevuto un commento al mio post precedente non proprio gradevole che ho immediatamente cancellato rispondendo in privato per le rime. Questo personaggio incappucciato, occhiali neri e barba nera e lunga non lo avevo mai visto prima in nessuna occasione, né sul blog né in bacheca, quindi ho provveduto a bloccarlo e non l'ho trovato nemmeno nella lista generale cliccando il suo nick che ovviamente non posso fare. Naturalmente mi ha risposto nella posta offendendomi ma questo è mal di poco, essendo bloccato non potrà più farlo.
Con tutto quanto esposto sopra, intendo, sempre nei limiti del rispetto altrui, dire che voglio avere la libertà di esprimere me stessa come meglio credo, oggi, domani e fino a quando sarò !
Scusate la pessima scrittura ma...non sono Liala :-))