Tutto E' Arte

21 febbraio 2022 ore 08:48 segnala
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Quante forme di arte conosciamo in questo nostro mondo, tutto è arte da quando ti svegli di primo mattino fino alla fine della giornata. Si inizia preparando un buon caffè, e non è da tutti saperlo fare buono, mi è servito del tempo ma sono riuscita nell'intento. In seguito la preparazione del pranzo, un problema per tutte le donne e, perchè no, anche gli uomini spesso si dilettano, che poi ne venga fuori qualcosa di buono è tutto da vedere e tutto da mangiare o forse da buttare. Arriva poi l'ora della cena, altro problema ma io alcune volte risolvo con il 5 e 5. No, non è un'operazione di aritmetica è una cenetta un po' diversa che conoscono soprattutto i Livornesi, quelli veri. Non è stato facile imparare ma a forza di fare errori ci sono poi riuscita. Ciò che viene chiamato 5 e 5 altro non è che... pane e torta, la metà di un panino francese farcito con un pezzo di torta di ceci, una melanzana sott'olio piccante e una spolverata di pepe. Al posto del panino può essere usata una focaccina morbida rotonda. Il difficile è stato imparare le dosi per la torta di ceci che deve poi essere cotta nel forno e quindi ho dovuto imparare anche i tempi di cottura, mi piace ben cotta ma non bruciacchiata. Qualcuno si chiederà perchè 5 e 5. Negli anni '30 quando qualcuno inventò questa prelibatezza, i tortai livornesi facevano pagare 5 centesimi il pane e 5 centesimi la torta, un piatto povero, alla portata di tutti e piuttosto nutriente e così a tutt'oggi chi entra dai tortai o nelle pizzerie livornesi continua a chiamare così questa pietanza. I Genovesi rivendicano l'invenzione della torta di ceci che chiamano farinata, in ogni provincia della Toscana viene chiamata con nomi diversi, ad esempio nel Pisano viene chiamata cecina ma, non vi azzardate a chiederla in questo modo a Livorno perchè un vi danno nulla, vi fanno morì di fame. Per finire, il 5 e 5 viene accompagnato da una bevanda analcolica fredda dolciastra e frizzante, la spuma bianca.
Se qualcuno dovesse per caso fare una capatina in quel di Livorno vale la pena assaggiare questa cosa un po' particolare. E, anche questa è arte. Arte culinaria.
Una volta sfamati sarebbe il caso di fare una passeggiata sulla terrazza Pietro Mascagni a goder dell'odore del mare.

LA LEGGENDA DELLA TORTA DI CECI

Come la maggior parte dei piatti tipici livornesi, anche la torta di ceci pare sia arrivata dal mare. La leggenda racconta che, a seguito dell’epica battaglia della Meloria fra Genova e Pisa nel tardo 1200, un bastimento sulla rotta di Genova carico di viveri, mercenari e prigionieri pisani, a causa dell’eccessivo peso imbarcò acqua. Qualche barile di olio di oliva si rovesciò e le casse con la farina di ceci si ruppero. Unitamente all’acqua del mare si formò così una sorta di intruglio che si sparse su tutta la plancia della nave. Una volta asciugata al sole però, i marinai esausti ed affamati, si cibarono di questa sottile focaccia croccante che si era formata. E così nacque l’idea della pietanza, che fu poi perfezionata in Liguria e la battezzarono con il nome di farinata genovese ed a Livorno appunto di torta di ceci.
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21/02/2022 08:48:33
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Commenti

  1. s.hela 22 febbraio 2022 ore 11:13
    E' verissimo cara Anna , tutto può trasformarsi in arte e questo da valore aggiunto .
    Bellissima la terrazza Mascagni !

    Un abbraccio augurandoti buona giornata.

    Giulia :bacio :rosa
  2. ninfeadelnilo 23 febbraio 2022 ore 19:09
    Tutto può essere arte con l'inventiva. Non conoscevo questo modo di risolvere una rapida cena. Bellissima idea. Con la farina di ceci conoscevo le panelle siciliane ma quelle sono fritte, in forno è meglio. Se non ho capito male la ricetta è farina di ceci, acqua, olio. Dammi la tua ricetta Anna cara che giusto giusto ho una busta di farina e non so mai come utilizzarla. Le quantità quali sono e tempo di cottura? E' proprio vero dalla mattina alla sera è proprio la cena che a volte non si sa cosa fare diciamo... di sbrigativo. Penso sia anche molto buona. Grazie Anna :ok :kissy
    Raffy:fiore
  3. ninfeadelnilo 23 febbraio 2022 ore 19:18
    Bello questo video della tua beneamata terrazza Mascagni sul mare, stupenda, non la conoscevo. Mai stata a Livorno e dire che avevo anni fa una mia amica che venne per qualche anno a Roma come giornalista a canale 5. Poi tornò li a casa, si sposò e con la distanza nel tempo ci siamo perse di vista. :-))) :bacio
  4. EtruscanLady 25 febbraio 2022 ore 08:24
    s.hela, secondo me ogni cosa bella e buona riesce a dare un valore aggiunto ad ognuno di noi quando riusciamo in un intento. La terrazza Mascagni è per la città di Livorno come un piccolo gioiello bella e caratteristica soprattutto per la sua posizione a ridosso del mare.
    Ricambio l'abbraccio augurandoti una magnifica giornata :-))
    :batarosa
    :batafiore
  5. EtruscanLady 25 febbraio 2022 ore 08:27
    ninfeadelnilo, cara Raffaella, credo che ogni regione o città abbiano le loro specialità e questa che ho proposto per noi livornesi è quasi tradizione..Comunque questa torta è sbrigativa a farsi ma serve qualche ora per farla riposare prima di infornarla. Di solito per due persone io faccio 200 gr di farina ben setacciata ad evitare grumi e la metto in un recipiente dove aggiungo lentamente 600 ml di acqua un pizzico di sale e tre o quattro cucchiai di olio extravergine di oliva e con una frusta, io non uso il mixer perchè fa troppa schiuma, continuo a girare l'impasto fin quando diventa omogeneo e abbastanza liquido. A me piace aggiungere anche un piccolo rametto di rosmarino tritato molto finemente ma non è obbligatorio. Metto a riposare, non nel frigo ma in luogo fresco per 4 o 5 ore. Servirebbe una teglia possibilmente di rame ma non è facile trovarle e quindi io uso quelle di alluminio che si comprano al supermercato che deve essere unta bene prima di versare il contenuto. Deve essere messa nel forno a 250 gradi quando il forno è già caldo per mezz'ora circa , poi gli ultimi 5 minuti metto il ventilato. Un po' comunque a me sul fondo si attacca sempre, pazienza.
    Considera sempre che la quantità di acqua deve essere il triplo del peso della farina e così gli altri ingredienti. Magari come è successo a me le prime volte non ti verrà perfetta ma in tutto serve esperienza. E' buona mangiata bella calda anche da sola con una spruzzata di pepe.
    Bada che, se sciupi tutto non voglio responsabilità eh........ :-)))
    Buona giornata cara Raffaella :rosa :bacio :rosa
  6. ninfeadelnilo 27 febbraio 2022 ore 20:05
    :haha ....tranquilla cercherò di essere brava, :-))) l'unica pecca se si attacca ma io uso la carta forno o è sbagliato per questa ricetta? Grazie Anna gnam gnam :sbav
    :kissy
  7. EtruscanLady 28 febbraio 2022 ore 18:19
    ninfeadelnilo, non ho mai usato la carta forno e giusto sabato sera l'ho cucinata era buonissima e non si è attaccata. Se pensi di cucinarla con quello che ti ho detto, i contenitori di alluminio, compra quelli di Cuki originali e ungi bene il fondo, del resto anche i tortai a volte li ho rivisti grattare con la spatolina il fondo dei loro contenitori di rame, qualche volta può succedere a tutti.
    Allora buon appetito per quando ci proverai :ok
    Buona serata :-*
    :batarosa
  8. ninfeadelnilo 06 marzo 2022 ore 00:51
    Buona idea. :many Grazie :kissy

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