
...da tutti quelli vissuti negli anni passati. Non ho più riferimenti a portata dei miei occhi e dei miei passi, evoco solo ricordi sbiaditi di quando saltellavo tra le prode con il mio Tequila, rubando qua e là acini tondi e croccanti di uva bianca e nera, o annusare gli effluvi del mosto nelle cantine dei contadini che avevano già vendemmiato.
In collina mi addentravo in boschetti di alberi di castagno che lasciavano cadere i loro ricci semiaperti mentre io, incurante delle spine ne rubavo i contenuti bucandomi anche le dita, ma che importanza poteva avere questo, quando felice riempivo quella busta di plastica, che mai poteva mancare nella mia borsa, con quelle belle castagne marroni e rotonde.
Rubavo, quando incontravo piante sulla mia strada, alcune melagrane di un color rosso misto al giallo per poi estrarne i chicchi color rubino e mangiarmeli con tanto gusto.
Insomma, diciamo che negli anni passati, Ottobre, per me, era il mese delle rapine.
Ma, la vera tristezza è che queste cose non saranno per me mai più fattibili e la nostalgia di quei tempi non sempre riesco a sostenerla. Un conto è dire o pensare che sia solo un periodo e poi tutto tornerà ad essere come una volta, sarebbe più sopportabile ma non sarà così.
Ora mi diletto a piluccare e rubare pensieri altrui...