...ascoltiamo i campanelli d'allarme...

19 ottobre 2013 ore 11:34 segnala
Era sola, come spesso le accadeva quando i suoi genitori erano fuori per lavoro. Uno sguardo allo specchio, come per assicurarsi che la sua tristezza non trasparisse dallo sguardo bisognoso di attenzioni. Un filo di rossetto su quelle labbra acerbe e poi via, seduta sul divano con in grembo il portatile per connettersi con il mondo. Il suo profilo portava la dicitura di un nik di ragazza, di una giovane donna che abitava in un piccolo paese e che amava interagire con le persone per semplice scambio di opinioni. Quel segnetto rosso le destava curiosità, per cui apri' la notifica e vi lesse il breve messaggio: "ciao, hai un nik molto dolce, sei sicuramente una bella ragazza." Bastarono quelle parole accattivanti per farle dimenticare le insidie che si celano nei Social- Network. Rispose al messaggio con parole semplici e sincere, disse di chiamarsi Chiara, di avere 17 anni e di essere molto sola. Dall'altra parte parti' l'evidente intenzione di avvicinarsi ancora di piu' a quella fanciulla disposta a comunicare con lui. Le rispose presto, anche se non risultava online: "Ciao Chiara, mi chiamo Piero, sono stato abbandonato da mia moglie, lei non mi capiva. Mi ha lasciato solo a pagare la colpa di non averle saputo dare cio' che voleva." A quel punto Chiara era già caduta nella trappola emotiva, poichè sapendo cosa significasse la solitudine, inizio' a prendersi a cuore le parole di questo sconosciuto. Le disse di avere 29 anni, di vivere un po' lontano da lei, ma che non escludeva di poterla incontrare un giorno. Chiusero la comunicazione dopo essersi scambiati l'amicizia in quel sito dove altrimenti si rischiava di perdere il contatto appena nato. Ogni volta che lei entrava in quella chat vi era lui in attesa della sua lucina verde, mentre Piero non si esponeva mai a farsi vedere online. Questo disturbava Chiara, ma ancora una volta lui le seppe dare delle spiegazioni valide per il suo comportamento; le disse che non voleva coinvolgerla in caso di gelosia della sua ex moglie, per cui preferiva l'assoluta discrezione. Lui la seguiva, ogni cosa che lei scriveva lui era li' a chiedere chiarimenti, motivi per le parole che usava e spiegazioni riguardo al contatto che aveva con altre persone che usavano quel sito. Era onnipresente e certe volte ossessivo. L'attendeva a tutte le ore, le faceva sapere che era li' per lei, per occuparsi di lei anche nella realtà e che non sarebbe mai piu' stata sola. Chiara sentiva crescere dentro di se' l'ansia, in realtà lei non voleva tutte quelle attenzioni, voleva solo svagare la mente quando si sentiva troppo sola. Lo disse a Piero, gli fece presente che non poteva dargli l'esclusiva e che aveva contatti anche con suoi coetanei. Piero si mostro' geloso, quasi possessivo della mente di Chiara e da li' inizio' il vero calvario!
Piero era sempre li', in silenzio, non le scriveva piu' messaggi, ma si faceva vedere sempre, entrando nel profilo di Chiara, nella sua bacheca e anche nel suo diario virtuale dove Chiara aveva iniziato a scrivere i suoi pensieri. Era la tattica per poter far leva sulla fragilità emotiva di Chiara. Usava violenza psicologica sulla mente di questa ragazza che commise l'errore di dare a quest'uomo, incapace di accettare un rifiuto, altri suoi riferimenti. Egli la cercava sempre, l'assillava senza tregua con le sue richieste di incontro, di intimità e di esclusiva partecipazione nella sua vita. La voleva solo per se', desiderava poterla vedere in cam e spesso le chiedeva di togliersi dei capi di abbigliamento. Lei ne era come soggiogata, sapeva di piacergli e questo le fece perdere il resto della lucidità, cosi' lo assecondava in ogni desiderio che esprimeva, sottolineando che lo faceva solo per lui con la speranza che cio' lo tenesse tranquillo. Ma era un gioco pericoloso, Chiara lo sapeva e avendo nel cuore tanto bisogno di attenzioni, non si rese conto delle minacce velate che lui le faceva. La ricattava moralmente, la usava per sentirsi appagato, la umiliava se lei si rifiutava e cosi' Chiara scivolo' nel terrore di sapersi vittima di un maniaco ossessivo....
Lasciava dei messaggi Chiara in quel suo diario virtuale, messaggi che nessuno pareva cogliere, fino al giorno in cui aprendo una nuova notifica nella sua posta del sito, vi trovo' la sua stessa foto, seminuda ed in atteggiamento di attesa, le fece capire di essere rimasta sola. Si vergognava Chiara, si sentiva in colpa e l'angoscia la tramorti' fino al punto di perdere il respiro.
Chiara apri' la finestra della sua camera, come a voler riempire i polmoni di aria per lanciare un urlo al mondo che non l'ascoltava e mentre si avvicinava al davanzale, lancio' la su vita sul marciapiede di cemento, senza urla ma in preda alla paura e al terrore di non saperne uscire piu'. Rivoli di lacrime bagnarono il suo volto, ormai pallido per la morte che la copri' col suo mantello nero...
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Era sola, come spesso le accadeva quando i suoi genitori erano fuori per lavoro. Uno sguardo allo specchio, come per assicurarsi che la sua tristezza non trasparisse dallo sguardo bisognoso di attenzioni. Un filo di rossetto su quelle labbra acerbe e poi via, seduta sul divano con in grembo il...
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19/10/2013 11:34:03
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Commenti

  1. adultocatanese 19 ottobre 2013 ore 12:29
    Vorrei che questo racconto fosse pubblicato in bacheca per essere letto da più persone. Soprattutto vorrei che lo leggessero quante più "Chiara" possibili, perchè è tutta verità la tua, RAGAZZE APRITE GLI OCCHI.......
  2. giulyxsempre 19 ottobre 2013 ore 13:18
    woow.. brava mamma :cuore :rosa
  3. huskygrigio 19 ottobre 2013 ore 14:57
    oggi le insidie,ci sono ovunque,nelle chatt,il pericolo per gli adolescenti,è più insidioso,ed i genitori devono vigilare.Anche per gli adulti,deboli ed indifesi esiste.Purtroppo è la legge della foresta.
  4. ViolaNeve 19 ottobre 2013 ore 15:04
    Chiara come Amanda, Melissa e tante altre ragazze vittime di cyberg-mobbing e cyber-stalking. Giovani, fragili, indifese, lasciate sole davanti ad uno schermo dietro il quale si nascondono insidie di ogni genere e delinquenti senza scrupoli. Spesso incapaci di reagire, soffocate da rimorsi e vergogne che non riescono più a sopportare né tantomeno ad affrontare, chiudono la loro vita con un volo o una manciata di pastiglie.
    Gli assassini, perché questo sono coloro che le hanno tormentate sino all'annullamento della voglia di vivere, pagheranno mai?
    Siamo in tante/e qui nel virtuale. Di ogni età, condizione, educazione. Ciascuno con le sue motivazioni, legittime e insindacabili, per esserci e restarci. C'è chi fa blog, c'è chi frequenta stanze, c'è chi scambia in chat opinioni e sentimenti. Un mondo variegato in cui, però, talvolta emergono evidenti e chissà perché sempre sottovalutati, cattivi comportamenti di qualcuno. Non è forse stalking il continuo "dedicarsi" ad una sola persona, riempiendo la sua posta con mail dai contenuti scabrosi? Non è forse stalking la presenza di un nick, con il suo nick ufficiale e tanti altri di seconda battuta, nella scheda, nel blog, nelle bacheche di un altro/a all'unico scopo di controllarlo, mostrarsi, tormentarlo? Ed a nulla valgono il bloccare, il denunciare allo staff, l'ignorare. E allora? Come eliminare il problema? Con una denuncia pubblica verrebbe da dire. Si viola la privacy, certo. Ma colui o colei che fa stalking non stanno violando la mia libertà? Bisogna avere coraggio e denunciare. In tutte le sedi possibili. E chi legge, chi guarda, chi vede non può sempre cavarsela con due parole di circostanza o addirittura fingendo di non aver visto, ma deve solidarizzare, dare il suo appoggio, affiancare la vittima.
    Vi sono tanti modi di fare del male in questo contesto. Potrei portare molti esempi. Potrei persino riproporre scritti calunniosi e maligni di persone contro altre all'unico scopo di additarli, per motivi stupidi, al pubblico ludibrio. Il destinatario, o i destinatari, persone adulte, seppero reagire. Chiara no. Ha detto addio al futuro.
    Pensiamoci ogni tanto. E se ci capita di vedere qualcosa non giriamo il viso dall'altra parte. :rosa

    P.S. E' più facile affrontare argomenti leggeri che non impegnarsi in queste discussioni. Eppure ormai il virtuale è una dimensione di vita nella vita di tanti...mi auguro partecipazione.
  5. superfolletto76 19 ottobre 2013 ore 15:08
    Ora ho letto.. te dico in romaneccio che mi son commosso!
  6. GLARUS1955 19 ottobre 2013 ore 15:22
    Stalking è un termine inglese qui inteso per indicare una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un'altra persona, perseguitandola e generandole stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità . Questo tipo di condotta è penalmente rilevante in molti ordinamenti; in quello italiano la fattispecie è rubricata come atti persecutori (articolo 612-bis del Codice penale), riprendendo una delle diverse locuzioni con le quali è tradotto il termine stalking. Il fenomeno è anche chiamato sindrome del molestatore assillante.


    Ps) la cosa incredibile è leggere in giro qualcuno/a che si erge a paladino/a (pubblicizzandosi in campagne anti stalking in cerca di facili consensi da un pubblico applaudente ignaro di tutto)
    quando invece fa l'esatto contrario...
    Che schifo (scusate l'intrusione).

    Ottimo post Evelin...come sempre puntuali...reali e profondi.
    Ottimi tutti gli interventi.

    by Dorian
  7. abacogreco 19 ottobre 2013 ore 16:05
    Prima di tutto lascia che esprima il mio più totale consenso e la mia ammirazione su questo post,non solo da come è stato scritto e proposto ma anche per la delicatezza di come hai trattato questo tipo di problema. Ho letto tutto d'un fiato questa storia,immedesimandomi alle persone che vivono accanto a Chiara e non nego che mi sono sentito un pò superficiale ,nel senso che pur essendo attento e responsabile nei confronti delle mie figlie (ormai donne) non ho dato quell'importanza che meritava questo argomento,sarà che so come le ho cresciute ed educate,ma credo fermamente che non bisogna mai abbassare la guardia,i pericoli che si insidiano sulla rete sono molteplici e di svariate forme. Molti di noi che frequentiamo Chatta o altri siti dello stesso tipo,hanno dei figli,nipoti,a loro voglio dire che anche se credete e avete la più convinta fiducia dei vostri tutelati,non sottovalutate mai anche il più semplice ed insignificante indizio,siate vigili,non trascurate il più minimo particolare e parlatene,sempre e comunque,fatevi sentire presenti,date la sensazione che non li lasciate mai soli,ecco....soli...e questo è uno dei mali che porta i nostri piccoli a spingersi alla ricerca di attenzione,al dialogo,il bisogno d'amore cresce con l'età e questo mondo attuale è restio a donare il minimo fabbisogno di questo meraviglioso sentimento. Stalking,ossessione,violenza psicologica,tutti mali reali e sopratutto virtuali,ogni sera mezzi d'informazione forniscono dati che sembrano un bollettino di guerra,omicidi,femminicidi,suicidi tutti dettati da una violenza alimentata da ossessioni e patologie varie. Vorrei spendere anche una parola su chi amministra siti o social network di contatti,potrebbero cercare di trovare una soluzione da far si che gli utenti sottoposti a questi veri e propri reati,vengano protetti o perlomeno tutelati,vabene libertà di espressione seppur colorata e fantasiosa,ma quando si va alle offese,richieste esplicite di sesso,torpiloquio e immagini non consone al buon gusto il discorso cambia,magari cominciando con un avvertimento e poi la cancellazione del nik,avendo poi l'indirizzo ID si possono bloccare altre forme di approcci,lo so che nn è molto ma pur sempre un inizio,non credo che il problema si risolvi ma almeno far capire che si è vigili. Mia cara,so quanto ti stà a cuore l'argomento,non solo per i tuoi ragazzi di età adolescente ma anche per te,non ci vuole molto a capire il perchè,basta leggere a ritroso i tuoi post e bacheche per capire,sappi e sappino che non sarai MAI e poi MAI sola. Infinite grazie A. :bacio
  8. malenaRM 19 ottobre 2013 ore 21:44
    Ho sempre pensato che i gestori dei social dovrebbero pretendere le generalità degli utenti al momento dell'iscrizione, pur garantendo l'assoluta tutela della privacy di ognuno: questo scremerebbe molto il numero dei partecipanti aumentando la percentuale delle persone con intenzioni oneste ed eliminerebbe il problema dei fake...Gli adulti sono (dovrebbero) essere in grado di difendersi. I minori avrebbero il diritto di essere tutelati. I genitori di Chiara, hanno le loro responsabilità.
    Bel post, Eve
    :rosa
  9. dolce.foryou 19 ottobre 2013 ore 21:57
    Un bellissimo post e dovrebbe essere in mostra Tutti devono leggere è importante Brava Eve...
    Buona serata :fiore
  10. dolcecarrie 19 ottobre 2013 ore 23:49
    Un'età troppo fragile per poter difendersi :-(
    Buona serata a te :rosa
  11. cortana1965 20 ottobre 2013 ore 12:14
    evelin ci siamo lette nel pensiero, ho messo nel mio blog qualcosa anche io e anche in bacheca e spero che lo leggano
    viviamo in un mondo di cattiveria e dobbiamo proteggerli con tt le ns forze
    bacio evelina
  12. Giovannad.arcore74 20 ottobre 2013 ore 14:08
    Questo argomento dovrebbe avere assolutamente più visibilità perché é davvero di interesse sociale. Sono proprio questi i post che alla fine hanno poco seguito perché ancora una volta c'é chi preferisce non vedere e non sapere, basta che sta in pace lui/lei.
    Brava Evelin, a te un grandissimo complimento per l'impegno messo a raccontare una storia purtroppo tragica ma raccontata con delicatezza.
    Buona domenica a te e famiglia, G. :fiore :rosa
  13. allbrain68 21 ottobre 2013 ore 12:22
    Si in effetti questo post meriterebbe di essere messo in luce dallo staff....per far sì che venga letto sia dai giovani che dai probabili stalker che hanno voglia di tormentare gli altri e renderli succubi inconsapevoli di abusi....

    Grazie mia cara amica per la tua maestria a renderci partecipe di questi casi...purtroppo spesso poco attenzionati .....anche da noi genitori!!!

    Un abbraccio e buon inizio di settimana....Paolo:)
  14. giusi62 21 ottobre 2013 ore 15:49
    Spero che questo post verrà letto
    dai ragazzi i quali sono più esposti,
    ai pericoli della rete,intanto
    ti auguro un inizio buon settimana!
  15. cavaliererrante66 21 ottobre 2013 ore 17:03
    Brava Eve, bellissimo post, fa riflettere i genitori con i figli
    a volte lasciati in balia della rete, senza controllo alcuno...
    concordo con chi vorrebbe che questo post fosse messo a disposizione di un pubblico
    maggiore... per aumentare la sensibilità che non è e ne sarà mai sufficiente...
    Un abbraccio cara... :rosa
  16. charlyzx 21 ottobre 2013 ore 17:24
    Post bellissimo....ma ancor piu bella la figura della scrittrice sensibile e dai nobili valori.
    Persona dedita al prossimo e sensibilissima a problemi attuali e delicatissimi , una gran bella persona .
    Vive congratulazioni.
  17. Evelin64 21 ottobre 2013 ore 20:58
    x tutti: Mille grazie per essere intervenuti :-)
    La storia di Chiara è la storia di tante persone, storie che al giorno d'oggi assumono la forma di un serio pericolo. Questo mondo virtuale nasconde varie insidie, pero' credo che alcuni accorgimenti siano utili per prevenire il disagio morale di essere vittime di mobbing virtuale.
    Spesso mi chiedo il motivo per il quale se si blocca un soggetto "disturbatore", esso deve avere ancora la possibilità di entrare negli spazi dai quali è stato allontanato. Forse si dovrebbe negargli questa possibilità, poichè se anche bloccato e quindi impossibilitato ad intervenire, molte volte risulta come una provocazione la sua presenza li' dove non è gradita. Ma a parte questo accorgimento che spero sia fattibile in qualche modo, ritengo sia un campanello d'allarme quando poi il "bloccato" di turno torna con un altro nik per contattare la persona che lo aveva allontanato! Per quale motivo non rispetta l'evidente diniego di avere un contatto con un soggetto che lo ha bloccato? Perchè deve per forza avere modo di comunicare li' dove è stato allontanato? Forse ce lo dovremmo chiedere, prima ancora di "ignorare" le varie richieste di permettere ancora ad un soggetto di "tornare".
    Personalmente ritengo che la dicitura "richiedi amicizia" o "amici" sia fuorviante; essa permette di sentirsi in diritto di avere delle considerazioni privilegiate, quando poi in realtà è solo un contatto superficiale, per fare in modo che non si perda quella persona con la quale si è scambiato magari solo un saluto fugace. Tante richieste arrivano senza neanche averli visti passare nel profilo, oppure nella bacheca, o nel blog. Ritengo che psicologicamente sia proprio la dicitura "amici" a permettere che un soggetto si avvicini sempre di piu' ad una persona che di questo tipo di amicizia pensa sia solo una comodità per ritrovare quel contatto. Proporrei piu' discrezione in questo caso, come per esempio la scelta dei blog "preferiti". Li' non si deve richiedere nulla, uno entra in un blog, lo legge e se gli piace lo inserisce nei suoi preferiti, cosi' non si è obbligati a rifiutare o ad accettare, quindi nulla di privilegiato in caso. Vi sono persone che non sanno accettare un rifiuto e da li' partono già le prime provocazioni o offese nei confronti di chi liberamente ha fatto la sua scelta. Ritengo sia un fattore psicologico: "se sei mio amico mi devi dare piu' attenzione..."!! In effetti in molti casi vi sono proprio queste pretese e se poi una persona è fragile o sensibile, si deve sentire anche in colpa di aver rifiutato una richiesta seppur banale, ma con dei risvolti che non sempre si sanno controllare. Credo che lo Staff debba prendere in considerazione questo piccolo accorgimento, in modo da ridurre di molto certe pretese ai limiti del mobbing! Certo, non tutti son cosi', per carità, pero' a quei soggetti assillanti o oppressivi, verrebbe meno la loro presunzione.

    La storia di Chiara dovrebbe insegnare che i pericoli esistono e che TUTTI siamo responsabili del nostro operato in questo contesto e per far leva su cio' che spesso e volentieri succede, vi racconto la storia di una donna che ha avuto il coraggio di denunciare cio' che le è successo:
    XXXXX era una donna che subiva oppressioni da parte di una persona che sostava in questo sito. All'inizio di questa storia le fu chiesta l'amicizia, la quale lei concesse volentieri, senza pensare che da li' a breve si sarebbe trovata in un'esasperazione senza fine. La persona che chiese l'amicizia a XXXXX si mostrava molto interessata, fino a giungere ad esprimerle i suoi sentimenti. XXXXX le fece presente immediatamente di non essere interessata e chiese a questa persona di non inviarle piu' messaggi d'amore o richieste di incontro. Parve capire ed accettare, per pochi giorni pero', solo che poi tornava, chiedeva ancora accoglienza e la pazienza e la tolleranza di XXXXX l'accolsero ancora. Non reggeva piu' di tanto quel soggetto a stare lontano da XXXXX, inevitabilmente tornava con le sue richieste assillanti. Per farla breve, XXXXX blocco' questa persona in modo definitivo circa un mese fa, ma nel frattempo quel soggetto si fece altri nik per contattarla comunque! Si', lo dichiarava anche di essere "quella persona" e non aveva alcuno scrupolo di impicciarsi in ogni cosa che il suo oggetto del desiderio svolgeva come attività! Ma XXXXX aveva un'etica, aveva una morale che non le permetteva di tacere oltre, per cui ando' nella "tana del lupo" dove le chiese giustificazioni per il suo comportamento. La fine della storia? Fra le piu' tristi, sicuramente fra le piu' assurde, poichè XXXXX è stata invitata da un'amica della persona assillante, alla porta malamente, senza che neanche UNA persona, delle tante che hanno letto, si sia fermata per chiedere ad XXXXX il motivo di quelle sue domande. Hanno alzato la voce contro una vittima di stalking in pratica, forse per non voler ascoltare cio' che li avrebbe messi in una posizione troppo scomoda. XXXXX fu sostenuta dalla sua Amica, la quale intervenne per appoggiare la voce della vittima, ma anche essa è stata accompagnata alla porta con delle minacce. Ecco, succede anche questo, purtroppo, come nella vita reale, anche nel virtuale è la vittima a pagare alla fine, poichè per non essere piu' ossessionata dalla presenza di quella persona, non le resta altro che cancellarsi dal sito...

    Scusate se mi sono dilungata, ma credo che certi argomenti debbano portare a delle riflessioni.

    Grazie ancora a tutti....Evelin
  18. sharpbis 21 ottobre 2013 ore 21:23
    Eve,
    questa volta i complimenti non li faccio a te (tu conosci benissimo la stima e l'affetto che nutro nei tuoi confronti), ma a tutti coloro che sono intervenuti. Mi ha fatto piacere leggere i loro commenti: non avrei potuto né saputo aggiungere altro. E questo mi fan ben sperare...
    Però il ringraziamento per aver introdotto l'argomento è d'obbligo. Grazie ancora Eve, grazie per tutto quello che fai...
  19. ViolaNeve 21 ottobre 2013 ore 22:25
    L'amica, delle minacce, se ne infischia assai. Per di più provengono da persone che non solo hanno dimostrato assoluta incoerenza tra il loro dire ed il loro agire, ma che hanno deciso di non prestare attenzione ad un segnale d'allarme loro inviato ed inerente proprio l'argomento del loro post. Hanno volutamente ignorato la voce chiara della vittima di stalking e della sua amica a conoscenza dei fatti e non certo per sentito dire come da esse sostenuto (argomentazione debole, debolissima) e, fatto gravissimo, hanno difeso ad oltranza la stalker, munita tra l'altro di numerosi nick fake, che con estrema impudicizia fa parte di quel gruppo nato appositamente per denunciare o almeno dare spazio e voce a chi in questo contesto è vittima. Anzi, e ciò è paradossale, la vittima è stata messa a tacere con durezza, maleducazione, arroganza.
    Io c'ero eh?, dunque so di cosa sto parlando.
    Ed ancora mi sorge una domanda. Ma tutti coloro che hanno commentato, che sono passati da quel post, hanno letto? Se sì, non c'è stato alcuno che abbia alzato un ditino per chiedere magari chiarimenti. Gli interventi delle due amiche e il trattamento cui sono state sottoposte sono passati via nel silenzio totale. Eppure tutti i commentatori si erano espressi, ovviamente, contro la pratica dello stalking. Ah parole che volate leggere e inutili nell'aria del blog...ma i fatti concreti non dovrebbero essere naturale conseguenza delle idee, dei convincimenti?
    Insomma Eve, noi abbiamo fatto fronte comune e ne siamo fiere. Lo sono ugualmente coloro che tanto hanno lavorato per dar vita a quel post? Forse sì, dato che hanno esaltato l'abbondanza dei commenti raggranellati. Non faccio nick, sono ligia al regolamento, ma le due, la staker e l'altra, che leggeranno, si riconosceranno.
    Per quanto riguarda la prima parte del tuo intervento in cui argomenti sulle richieste di amicizia, ebbene mi trovi d'accordo in toto. L'amicizia non contempla privilegi, non dà diritto a particolari attenzioni, non si deve prestare a fraintendimenti. Io, che ho solo 4 amici e sono qui da tre anni, sarei addirittura per la sua abolizione.
    Ecco, mi fermo qui. Scusate ma sono di frase lunga. Ritengo però che sia arrivato il momento della chiarezza perché questo sito che ci ospita e che ci piace, possa trovare e realizzare una dimensione che permetta a tutti di vivere il blog e non solo con estrema serenità.
  20. Hamsho 22 ottobre 2013 ore 10:35
    Leoni per agnelli
    lungo le fibre sottile della rete.
    Il tuo
    sia avamposto e sentinella
    per questa frontiera.
  21. TonyRuffiano 22 ottobre 2013 ore 11:04
    Quanto sei brava. Grazie per averlo scritto.
  22. newentry2 22 ottobre 2013 ore 11:48
    non ho parole! che meschinità esistono in questo mondo :-( grazie Evelin che tu le affronti, e apri la mente a tante persone! un saluto :rosa
  23. gppsol 23 ottobre 2013 ore 00:19
    Anzitutto mi scuso per il modo sintetico e privo di eleganza discorsiva, della quale non sono dotato, con cui esporrò un personale convincimento sull’argomento affrontato da Evelin64.
    Se in un consesso civico, a qualsiasi latitudine o longitudine esso si trovi, la libertà di un individuo deve arrestarsi quando limita la libertà di un altro individuo allora questo principio deve essere importato anche in questo pezzo di mondo virtuale.
    Mi spiego meglio: qualora non ritengo opportuno dialogare con un'altra persona, e dopo aver subito numerosi tentativi di forzare questa mia volontà, blocco questo “tenace” interlocutore la REGOLA che governa il sito dovrebbe garantire questa mia decisione e fare in modo che egli non mi possa più contattare anche cambiando continuamente nik.
    Fin qui nulla di speciale, questo assunto oltreché semplice, a mio parere deve essere considerato sacrosanto e, pertanto, alla REGOLA tocca il compito di adottare sistemi di tecnica-informatica per farlo rispettare.
    Ma la cosa più importante e forse inquietante sulla quale Evelin64 dirige la nostra attenzione è la pericolosità di un interlocutore siffatto che all’inizio infastidisce con la sua insistenza e poi inizia ad OPPRIMERE, ESASPERARE, ASSILLARE, ANGOSCIARE, INQUIETARE (potremmo continuare a lungo descrivendo tutte le sensazioni negative che esso provoca).
    E se poi si trattasse addirittura di un soggetto maniaco ossessivo (grave patologia con sdoppiamento della personalità) non in grado di accettare un rifiuto e, pur di ottenere cio' che vuole, è capace delle peggior nefandezze.
    Se ciò dovesse capitare ad un adulto questi, malgrado tutto, qualora in possesso di un equilibrio psichico sano e solido potrebbe difendersi e denunciare queste vessazioni ma se questa sventura dovesse capitare ad una persona fragile o addirittura ad un minore cosa potrebbe succedere?
    La risposta è semplice l’ha data Evelin64 tramite la storia di Chiara.
    Adesso la domanda: la colpa di una sventura simile non ricadrà anche su di noi frequentatori che facciamo finta di non vedere o pensiamo che, come l’incidente stradale o la malattia terribile, ciò possa capitare solo agli altri?
    E se dovesse capitare ai nostri figli che passano gran parte del loro tempo libero in chat?
    Con quale fardello di dolore e rimorso saremmo costretti a vivere?
    Meditiamo su questo e proclamiamo a gran voce la necessità di una vigilanza assidua e dell’utilizzo di strumenti adatti ad isolare ed allontanare dal sito questo tipo di interlocutore che qualche rigo fa ho definito “tenace” ma in parole povere non è altro che uno stalking.
  24. Evelin64 24 ottobre 2013 ore 13:29
    L'argomento sicuramente si presta a parecchi spunti di riflessione, uno fra i tanti, l'approccio dello stalker nei confronti della persona che ha "mirato". In effetti nei suoi tentativi di piacere a quella persona, esso fa in modo di essere sempre presente, anche con tante attenzioni, messaggi o comunque rendendosi partecipe in cio' che riguarda la sue attività diciamo, pero' nel contempo usa tenerezza, anche affetto a volte, per cui difficile dimostrare che il soggetto che disturba abbia intenzioni cattive. Resta il fatto pero' che se si allontana una persona, essa dovrebbe solo accettare e mettersi quindi da parte, senza invadere in alcun modo lo spazio della persona che l'ha allontanata. A mio avviso, una persona bloccata che poi si fa altri nik per imporre la sua presenza, ha dentro di se' la pretesa che debba essere accettato! Ecco, secondo me è pericoloso un soggetto simile, quindi assolutamente da allontanare! Tante accortezze ci farebbero evitare di incappare in incontri virtuali spiacevoli, specialmente, come ben dice "gppsol", in caso di soggetti tenaci ed onnipresenti, occorre mettere subito in chiaro che non si gradisce l'invasione del proprio spazio! Ci saranno sicuramente altre problematiche non da sottovalutare, pero' ribadisco il concetto che secondo me è proprio la dicitura "amici" a permettere certe pretese che vanno oltre la decenza del sito che ci ospita!

    Grazie ancora a tutti :rosa
  25. giusi62 12 marzo 2015 ore 21:04
    Mi piacerebbe tanto che tu tornassi a scrivere il blog,
    ne sento tanto la mancanza :bacio
  26. F4bi01972 09 novembre 2015 ore 07:55
    io diedi una mano ad un padre a rintracciare il figlio sedicenne scappato di casa per una ragazza conosciuta su una chat ma che poi nella realtà non era interessata minimamente a lui. Recuperai dal PC log dove erano presenti parti di conversazioni dove emergeva la fragilità del ragazzo e come lei la usava. Per fortuna è tutto finito bene, solo una grande delusione per lui e uno spavento per i genitori.
  27. nicneim.1966 09 novembre 2015 ore 08:32
    Uno dei tanti effetti collaterali della società. sarà sempre di più e sempre peggio.
  28. nicneim.1966 09 novembre 2015 ore 11:00
    In un mondo migliore, non ci sarebbero tv e social.
  29. antioco1 09 novembre 2015 ore 11:07
    non avevo letto questo tuo blog allora cerco di dire la mia credo che tu hai fatto bene a parlare della pericolosità sui ragazzi, per gli adulti una sola cosa ognuno si comporta per quello che è anche nella vita reale, perché come dico sempre dietro al video ci sono cuori e cervelli, un saluto e il mio SAF
  30. Elda.2015 10 gennaio 2016 ore 10:29
    Molto bello complimenti, aiutiamo i nostri figli a capire che il web è uno strumento e come tale devono imparare ad usarlo
  31. DUCHESSA66 09 luglio 2016 ore 10:13
    molto bello brava ,,,,, ma le insidie sono anche per noi donne adulte,,,, bisogna stare attente a non svelarsi,,,,,, ciaoo e grazie
  32. Inamii 03 febbraio 2017 ore 12:46
    Ciao Evelin! Veramente io i nick dei visitatori del mio blog li vedo
  33. xtonixytoniy 10 aprile 2017 ore 15:11
    oddio, che scrivere, già aver messo il "mi piace" sà di strano... sono uno di quelli che trova sempre le parole per esporre un'opinione ma quando si tratta di questi eventi tragici mi blocco... "ragazze", ma anche "ragazzi" se notate che l'interlocutore dall' altra parte diventa troppo insistente fino a voler conoscere ogni aspetto di voi, bloccatelo, perchè voi giovani il bersaglio più facile da colpire... ragazzi e non mandate mai foto, mai! ragazzi la vostra "esistenza" è l'unica cosa che vi rende unici, deve essere vostra, non donatela al primo che si definisce un essere umano, il pericolo è proprio questo!
  34. s.hela 26 luglio 2017 ore 11:45
    Innanzitutto complimenti Evelin per ogni tuo post , la tua scrittura ha chiavi di lettura molto interessanti e veritiere , rivolte a chiunque abbia volontà' di andare oltre la superficialità' e guardare la realtà' che si presenta soprattutto in quest'era digitale dietro ad un computer .
    I giovanissimi ahimè sempre più presi di mira da adulti malati e senza scrupoli , non soltanto fuori , ma e soprattutto in questa realtà che come ne sappiamo bene tutti viene nascosta dietro anonimato e spesse volte circuisce le persone , ma ti garantisco che non e' soltanto un problema che riguardi i "giovani" , ma anche noi Donne dai 40 in poi , che vengono circuite a dovere fino a farne dello stalking bello e buono .
    Ecco lottiamo sempre Donne , pretendiamo il massimo rispetto da tutti , soprattutto dietro a questo monitor che , non sempre la visione di fotografia corrisponde alla sua realtà .

    Evelin scusa mi sono dilungata , e penso d'aver ripetuto cose che tu ci hai largamente fatto partecipi , ti Ringrazio infinitamente per la bellezza e l'importanza di aprire sempre gli occhi , perche'siamo sempre in pericolo ed il Cuore a volte si fa prendere e si potrebbe incorrere in guai seri .

    Un saluto buona giornata .

    Giulia :rosa
  35. patty1953 16 settembre 2018 ore 14:37
    Questo blog Evelin, è il preludio di tante situazioni che si vengono a creare su questi siti. Tu parli di una ragazza giovane, ma non solo ai giovani capitano queste situazioni. Diciamo che loro sono i più esposti perchè inesperti, ma anche molte donne sole, lo sono e si lasciano abbindolare da persone senza scrupoli che vogliono raggiungere solo i loro scopi.Io credo che il male peggiore della nostra società, sia proprio la solitudine, che porta tante persone ai social, magari con la speranza di trovare qualcuno che mitighi questa loro solitudine. Purtroppo, qui come nella vita, esistono persone senza scrupoli e senza valori o principi. Io non parlo più di mancanza di rispetto, questa gente manco sa cosa sia, parlo di egoismo, di assenza di umanità, di tornacontismo e via dicendo. Finchè questa gente non potrà essere denunciata, non vi sarà mai una vera tutela.
  36. vagarsenzameta 16 settembre 2018 ore 16:03
    Chiara :rosa
  37. MontyPython 18 settembre 2018 ore 00:58
    :cuore :rosa
    La cosa più brutta è che chi è infame così, non si riconosce per la bestia che è, così come chi stalkera, si veste addirittura dei panni di chi è vittima, anziché carnefice.
    E' una storia dolorosa e mi scatena tanta, troppa rabbia per gente che è così malata... e in questo sito, ahinoi, ce ne sono.
  38. SirThomasC.VonKuhn 29 dicembre 2018 ore 00:12
    Chiara non avrebbe dovuto uccidersi per questo motivo.
    Ma la capisco. :rosa .

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