
La mia twin soul è e rimarrà sempre Luisa, non abbiamo potuto sposarci, ma mi manca davvero tanto.
Con Michele avevo istituito un legame spirituale. Lei era di Seattle, io di Campoformido. Quando passò a miglior vita, la figlia m'invitò alla celebrazione in ricordo della madre. Non ci andai e se la prese, mi cancellò dalle sue conoscenze. Solo allora capii quanto Michele fosse importante per me.
La donna che mi ami per quel che sono, accettando la disabilità al 100% e l'assenza di lavoro, dovrà sostituire la badante e aiutarmi di continuo. Mi dispiace, ma è proprio così. Ho tanti amici, anche i controllori dell'autobus, almeno quelli della vecchia guardia, mi conoscono e non mi controllano neppure; ormai sanno che sono a posto.
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