Festa della donna...perchè si festeggia l'8 marzo???

07 marzo 2016 ore 16:49 segnala
La Giornata internazionale della donna (comunemente definita Festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.
Nel VII Congresso della II Internazionale socialista, tenuto a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907, nel quale erano presenti 884 delegati di 25 nazioni - tra i quali i maggiori dirigenti marxisti del tempo, come i tedeschi Rosa Luxemburg, Clara Zetkin, August Bebel, i russi Lenin e Martov, il francese Jean Jaurès - vennero discusse tesi sull'atteggiamento da tenere in caso di una guerra europea, sul colonialismo, sulla questione femminile e sulla rivendicazione del voto alle donne.

Su quest'ultimo argomento il Congresso votò una risoluzione nella quale si impegnavano i partiti socialisti a «lottare energicamente per l'introduzione del suffragio universale delle donne», senza «allearsi con le femministe borghesi che reclamavano il diritto di suffragio, ma con i partiti socialisti che lottano per il suffragio delle donne». Due giorni dopo, dal 26 al 27 agosto, fu tenuta una Conferenza internazionale delle donne socialiste, alla presenza di 58 delegate di 13 paesi, nella quale si decise la creazione di un Ufficio di informazione delle donne socialiste: Clara Zetkin fu eletta segretaria e la rivista da lei redatta, Die Gleichheit (L'uguaglianza), divenne l'organo dell'Internazionale delle donne socialiste.


Sciopero delle camiciaie di New York
Non tutti condivisero la decisione di escludere ogni alleanza con le «femministe borghesi»: negli Stati Uniti, la socialista Corinne Brown scrisse, nel febbraio del 1908 sulla rivista The Socialist Woman, che il Congresso non avrebbe avuto «alcun diritto di dettare alle donne socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione». Fu la stessa Corinne Brown a presiedere, il 3 maggio 1908, causa l'assenza dell'oratore ufficiale designato, la conferenza tenuta ogni domenica dal Partito socialista di Chicago nel Garrick Theater: quella conferenza, a cui tutte le donne erano invitate, fu chiamata «Woman's Day», il giorno della donna. Si discusse infatti dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne.

Quell'iniziativa non ebbe un seguito immediato, ma alla fine dell'anno il Partito socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali «di riservare l'ultima domenica di febbraio 1909 all'organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile». Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 23 febbraio 1909. Verso la fine dell'anno, il 22 novembre, si vide a New York iniziare un grande sciopero di ventimila camiciaie, che durò fino al 15 febbraio 1910. Il successivo 27 febbraio, domenica, alla Carnegie Hall, tremila donne celebrarono ancora il Woman's Day.

Nel settembre del 1944, si creò a Roma l'UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l'UDI a prendere l'iniziativa di celebrare, l'8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell'Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un'idea di Teresa Noce, di Rita Montagnana e di Teresa Mattei.


Carica di polizia contro un corteo femminista
Nei primi anni cinquanta, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell'Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l'ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico». Nel 1959 le senatrici Luisa Balboni, comunista, Giuseppina Palumbo e Giuliana Nenni, socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto.

Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell'opinione pubblica finché, con gli anni settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.

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La Giornata internazionale della donna (comunemente definita Festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo. Questa...
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07/03/2016 16:49:22
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L'ansia...

02 marzo 2016 ore 23:59 segnala


In questo video questo medico spiega il tutto molto bene. La gestione dell'ansia però è quasi impossibile per chi ne soffre, è più forte di ogni ragionamento, si insidia nella tua mente e scacciarla via è terribilmente difficile.
Io ho sofferto di crisi d'ansia fino a un paio d'anni fa, non capivo quale potesse essere la causa ma odiavo che avesse lei il comando sulla mia vita.
Sono sempre stata una un pò ansiosa prima della partenza, prima di un esame, prima di fare cose diverse dalla solita routine diciamo ma mai a livelli estremi, il massimo che mi capitava era dormire poco la sera prima di un determinato evento.
Poi un giorno mi sono alzata, ho trascorso la mia giornata normalmente sino al pomeriggio e poi tack eccola li!! Non so come e non so perchè ma ho iniziato a sentire le palpitazioni, sudavo freddo e vedevo sfuocato, facevo fatica ad interagire con le altre persone. All'inizio pensi possa essere un calo di pressione e quindi mi sdraiai a letto nel tentativo di farla passare e in quel caso mi passò.
Nei giorni seguenti tutto bene, sino al fine settimana quando durante il turno di lavoro (io faccio la cameriera)mi inizia a girare la testa e mi prende di nuovo la tachicardia.
Non riuscivo a seguire il lavoro e così chiesi di poter andare via.
Da li iniziò un periodo bruttissimo, mi venivano queste "crisi" sempre più di frequente e mi sentivo impotente. Ho iniziato a chiudermi in me stessa ed evitare le uscite con gli amici perchè mi vergognavo di questo mio stato d'animo ed evitavo cene, riunioni, stavo sempre meno al lavoro.
Era una situazione veramente al limite del sopportabile finchè mi sono decisa a consultare una psicologa.
Non l 'ho detto a nessuno perchè mi vergognavo, perchè quando vai da uno psicologo pensano che sei malata o che hai chissà quale problema.
Invece mi sbagliavo, il miglior modo per uscire da queste cose è PARLARNE.
PARLATE SEMPRE DEI VOSTRI PROBLEMI CON QUALCUNO CHE CONOSCETE O NON CONOSCETE MA PARLATENE.
dopo aver parlato con questa persona per 6 mesi ero una persona nuova, ho imparato a gestirla ma soprattutto ho capito dove nasceva il problema e una volta tolto non ho più avuto alcun problema.
besos

Amarsi oltre la morte...

29 febbraio 2016 ore 21:14 segnala
http://www.iene.mediaset.it/puntate/2015/02/19/nina-amarsi-oltre-la-morte_9235.shtml

Per lavoro purtroppo seguo poco la tv, mi sono imbattuta soltanto qualche giorno fa in questo meraviglioso servizio delle iene dove questo ragazzo cercava in tutti i modi di far accettare al padre il suo rapporto omosessuale. Il padre era convinto che questo ragazzo stesse con suo figlio solo per soldi.Il figlio stava morendo a seguito di una tremenda malattia ed era convinto se ne volesse solo aprofittare.
Ma quando per fortuna il padre ha capito che c'era vero amore tra di loro ha acconsentito alle loro nozze ed è stato contentissimo per il figlio anche se purtroppo è venuto a mancare pochi giorni dopo.

Sono rimasta davvero toccata, ho pianto per la morte di questo ragazzo e mi ha fatto pensare molto.Pur soffrendo moltissimo in punto di morte ha voluto sposare il suo amore e lasciargli qualcosa di lui per sempre. Questo io lo chiamo AMORE.Ma quello vero. Non importa se omosessuale o eterosessuale quando qualcuno prova queste cose perchè dovrebbe non essere libero di esprimerle? Chi siamo noi per giudicare?

AMORE è amore indipendentemente da razza, condizione sociale o religione. Spero vivamente che anche in Italia arrivi il giorno in cui le coppie omosessuali potranno sposarsi e vivere le loro storie alla luce del sole senza aver paura di essere derisi o addirittura torturati e malmenati per questo.

Io sono per la libertà, lasciamo girare di tutto in Italia, soprattutto delinquenti, non vedo perchè persone che si amano dovrebbero essere peggio di questi, a volte mi vergogno di essere italiana.

Perchè non essere se stessi?

29 febbraio 2016 ore 17:37 segnala
Ciao..Penso che a tutti su questo sito sia capitato di trovare persone senza foto o peggio con foto di altre persone. Personalmente è una scelta che non condivido, perchè nascondersi? Forse per non essere giudicati dal lato estetico? So cosa si prova ad essere giudicati ma non bisogna vergognarsi, bisogna mostrarsi sempre per quello che si è. Personalmente fin da quando sono piccola ho trovato persone ignoranti che mi hanno giudicato per il mio aspetto fisico senza nemmeno conoscermi. Solo perchè ho sempre portato qualche kilo in più, secondo questo concetto dovrei allora prendere e insultare quelle troppo magre? Per quale motivo? Io lo trovo veramente stupido. Puoi criticarmi quando mi hai conosciuto, hai interagito con me, hai passato del tempo con me ma non sulla base di ciò che vedi. Ciò che vedi non sempre rispecchia com'è quella persona, non puoi sapere se è in sovrappeso perchè mangia a dismisura o ha qualche disfunzione ormonale o peggio malattia; lo stesso discorso vale per chi ha un difetto fisico più o meno evidente, tutti li abbiamo e per fortuna altrimenti saremmo tutti uguali, sapete che noia? Io penso che le persone che si nascondono dovrebbero invece esporsi, mostrarsi per ciò che sono, perchè per esperienza so benissimo che un insulto fa male, molto, ma credetemi se vi dico che quando un giorno troverete una persona disposta a starvi accanto nonostante i vostri difetti, non li vedrete più nemmeno voi. E quelli che vi insultano sono solo persone sole, prive di un minimo di intelligenza e anche se appaiono come fossero dei fighi pazzeschi magari poi si trovano a rimanere 24 ore chiusi in casa perchè senza amici o con situazioni ben più "divertenti" delle nostre. Quindi a tutte queste persone vorrei solo dire, non nascondetevi...fatelo per voi stessi!! un beso