Il giovane Conte D'Almaviva è innamorato di una meravigliosa ragazza, di nome Rosina, che vide una volta sola e da lì se ne invaghì a tal punto che giorno e notte passa sotto al suo balcone per poterla vedere e avere un segno da lei.
ECCO RIDENTE IN CIELO:
Ecco ridente in cielo, spunta l’aurora, e tu non sorgi ancora e puoi dormir così? sorgi mia dolce speme. vieni, bell’idol mio, rendi men crudo, oh Dio, lo stral che mi ferì! Tacete! già veggo quel caro sembiante. quest’anima d’amante ottenne pietà. Oh istante d’amore! Felice momento! Oh dolce contento che egual non ha!