da LA TRAVIATA: DE’ MIEI BOLLENTI SPIRITI
Lunge da lei per me non va diletto! Volaron già tre lune dacchè la mia Violetta agi per me lasciò, dovizie, amori e le pompose feste, ov’agli omaggi avvezza, vedea schiavo ciascun di sua bellezza. Ed or contenta in questi ameni luoghi tutto scorda per me. Qui presso a lei io rinascer mi sento, e dal soffio d’amor rigenerato scordo ne’ gaudi suoi tutto il passato. De, miei bollenti spiriti, il giovanile ardore ella temprò col placido sorriso dell’amor, dell’amor! Dal dì che disse: vivere io voglio, io voglio a te fedel, dell’universo immemore io vivo, io vivo quasi in ciel.
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