Breve storia del Rasentismo.(Primo folio)

06 giugno 2012 ore 19:08 segnala


Nello anno 1080 nacque il fondatore dello nostro ordine.
Di umili origini contadine Abelardo Da Norkis (di cui porto indegnamente lo nome) venne alla luce in tardo giorno di fine inverno. Li suoi genitori villici del contado furono felici del lieto evento in quanto era morto da poco tempo lo loro mulo e il loro figlioletto avrebbe potuto sostituirlo degnamente nelli lavori delli campi.
Fino alla tenere età di 16 anni l'Abelardo sostituì degnamente lo compianto animale.
Un giorno però , mentre si trovava sullo fiume che bagna le dolci Toscane terre incontrò uno pellegrino proveniente dalle Sante terre.
"Givane uomo onde posso trovare ristoro alle membra mie stanche dello lungo cammino?" chiese l'anziano. "Nobil vegliardo venga meco la ospiteremo noi" rispose prontamente Abelardo.
Lo vegliardo venne accolto nella casupola della famiglia e con lo tempo prese a ben volere allo giovine in quanto anche a lui era morto lo mulo durante lo pellegrinaggio. "Vieni meco" disse allo giovane ,accompagnami nello mio peregrinare e io ti insegnerò li segreti dello mondo.
L'Abelardo colse al volo tal occasione e per due anni vagò per le terre Italiche portando a cavacecio lo anziano pellegrino.
Oramai giunto alla fine della vita terrena lo vecchio fece avvicinare lo giovane oramai diventato ragazzo e con voce rotta gli disse "Oh Abelardo...mi hai seguito fedelmente e in silenzio...ricordati le mie ultime parole...una legge universale regola la vita dello uomo"
"Quale legge ? Chiese lo ragazzo.
"La legge del Menga" dette queste criptiche parole il vecchio spirò.
Il Nostro padre fondatore viaggio ancora molto fermandosi in molti villaggi e domandando a tutti gli uomini dotti che incontrava cosa foste codesta legge del Menga.
Non trovando risposta allo quesito diresse lo sguardo suo al lontano Oriente.
Forse lì avrebbe trovato la risposta.
Si mise in cammino e giunse nel terre a sud..lì cercò un mercantile diretto a Oriente. "Da dove venite e dove siete diretti " chiese il ragazzo allo capitano dello vascello. "Noi veniam da Sodoma e dirigiamo verso Oriente" gli rispose lo capitano.
"Verrò con Voi " Disse Abelardo "Ma non ho di che pagarvi"
"Non ti preoccupare giovine...troveremo lo modo di farti sdebitare.
Per tutto lo viaggio lo giovane dovette sdebitare tutto lo equipaggio e quando giunse in vista della meta sua ringraziò lo cielo poichè a furia di sdebitarsi gli bruciavan le terga.

Fine primo folio.

Tratto da "La vita dello Fratello Abelardo"

Lo Unguento

05 giugno 2012 ore 14:43 segnala


Carissimi,
Lo abate mi comunicò che voi povere pecorelle state affrontando unperiodo difficile.
Li vostri governanti hanno alzato li balzelli ancora una volta.
Purtoppo coloro che vivono nello lusso non soffriranno come Voi mie pecorelle indigenti.
Dopo notti insonni passate a passeggiare nello chiostro ho trovato lo rimedio per allevviare le vostre esistenze terrene.
Ho preparato uno unguento prodigioso che vi aiuterà a sopportare meglio le pene e a favorir "l'ingresso" delli balzelli nelle vostre vite.
Esso è composto da olio d'oliva dello nostro orto unito a uno cucchiaio di vasellina e una lagrima di succo di mandragora (fortemente anestetizzante).
Dovrete porvi lo unguento sotto le pudenda due volte al dì e un'ora prima di pagar lo balzello. Forse codesta cura non vi eviterà di impoverirvi dello denaro ma almeno ne proverete giovamento allo spirito.
Uno caro abbraccio Fra Severino erborista.

Benvenuti allo convento

05 giugno 2012 ore 14:03 segnala


Dopo anni di clausura...noi seguaci del Rasentismo apriamo le porte a tutti li pellegrini che cercano sfogo allo core e allo spirito.
Qui troverete lo conforto delle membra e dello spirito.
Fra Severino erborista risponderà alle vostre domande sulla cura dello corpo
Fra Ghiottone vi aiuterà nella preparazione delli vostri deschi (aiutato da Suor Germana)
Fra Tacchione sulla filosofia del rasentismo
Infine io Fra Abelardo da Norkis sulle questioni terrene.
Venite cum spirito aperto e portate un poco delle vostre gioie o pene allo nostro convento...sarete benvenuti e ascoltati.