W L'ITAGLIA....

25 aprile 2008 ore 14:57 segnala

Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma;
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò,

Noi fummo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme;
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò,

Uniamoci, amiamoci;
L'unione e l'amore
Rivelano ai popoli
Le vie del Signore.
Giuriamo far libero
Il suolo natio:
Uniti con Dio,
Chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò,

Dall'Alpe a Sicilia,
Dovunque è Legnano;
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core e la mano;
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla;
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò,

Son giunchi che piegano
Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò

VOTA ROCCO....

24 aprile 2008 ore 15:19 segnala
...VOTA ROCCO... VOTA ROCCO... VOTA ROCCO...

SFUMATURE....

21 aprile 2008 ore 10:18 segnala
...DELLA LINGUA ITALIANA...

COSE DA MATTI.....

18 aprile 2008 ore 13:07 segnala
AMORE IN UN OSPEDALE PSICHIATRICO

Jim e Edna erano entrambi pazienti in un ospedale psichiatrico. Un giorno,
mentre stavano passeggiando intorno alla piscina dell'ospedale, Jim saltò
improvvisamente nell'acqua. Raggiunse il fondo della piscina e vi rimase.
Edna saltò prontamente nella piscina per salvarlo. Nuotò fino al fondo e
tirò fuori Jim. Quando il Direttore Psichiatrico venne a conoscenza
dell'atto eroico di Edna, provvide immediatamente alla sua dimissione
dall'ospedale, perchè adesso la considerava come sana di mente. Quando andò
a comunicare la notizia a Edna, disse: 'Edna, ho una buona e una cattiva
notizia. Quella buona è che sei stata dimessa; dal momento in cui sei stata
capace di rispondere razionalmente ad una crisi gettandoti nell'acqua e
salvando la vita di un altro paziente, ho concluso che il tuo atto dimostra
sanità mentale. Quella cattiva è che Jim, il paziente che hai salvato, si è
impiccato nel bagno con la cintura del suo accappatoio dopo che tu lo avevi
salvato.Sono molto dispiaciuto, ma è morto.' Edna rispose: 'Non si è
impiccato, l'ho messo lassù ad asciugare. Quando posso andare a casa?'



IN OGNI COSA....

15 aprile 2008 ore 14:05 segnala

 

 

 

 

 

 

In ogni cosa ho voglia di arrivare

In ogni cosa ho voglia di arrivare
sino alla sostanza.
Nel lavoro, cercando la mia strada,
nel tumulto del cuore.

Sino all'essenza dei giorni passati,
sino alla loro ragione,
sino ai motivi, sino alle radici,
sino al midollo.

Eternamente aggrappandomi al filo
dei destini, degli avvenimenti,
sentire, amare, vivere, pensare,
effettuare scoperte.

(Boris Pasternak)

G.D. APRILE.....

11 aprile 2008 ore 05:50 segnala
Socchiusa è la finestra, sul giardino.
Un'ora passa lenta, sonnolenta.
Ed ella, ch'era attenta, s'addormenta
a quella voce che già si lamenta,
- che si lamenta in fondo a quel giardino.

Non è che voce d'acque su la pietra:
e quante volte, quante volte udita!
Quell'amore e quell'ora in quella vita
s'affondan come ne l'onda infinita
stretti insieme il cadavere e la pietra.

Ella stende l'angoscia sua nel sonno.
L'angoscia è forte, e il sonno è così lieve!
(Par la luce d'april quasi una neve
che sia tiepida.) Ed ella certo deve
soffrire, vagamente, anche nel sonno.

Tutto nel sonno si rivela il male
che la corrompe. Il volto impallidisce
lentamente: la bocca s'appassisce
nel suo respiro; su le guance lisce
s'incava un'ombra... O rose, è il vostro male:

rose del sole nuovo, pur di ieri,
ch'ella recise ad una ad una (e intanto
ella era affaticata un poco, e intanto
l'acque avean su la stessa pietra il pianto
d'oggi), oggi quasi sfatte, e pur di ieri!

Ella non è più giovine. I suoi tardi
fiori effuse nel primo ultimo amore.
Fu di voluttà ebra e di dolore.
Un grido era nel suo segreto cuore,
assiduo: - Troppo tardi! Troppo tardi! -

Ella non è più giovine. Son quasi
bianchi i capelli su la tempia; sono
su la fronte un po' radi. L'abbandono
(ella è supina e immota), l'abbandono
fa sembrar morte le sue mani, quasi.

Né pure il gesto fa scendere mai
sangue all'estrenútà de le sue dita!
La tragga il sogno lungi da la vita.
Veda nel sogno almen ringiovanita
l'Amato ch'ella non vedrà piu mai.

Socchiusa è la finestra, sul giardino.
Un'ora passa lenta, sonnolenta.
Non altro s'ode, ne la luce spenta,
che quella voce che giù si lamenta,
- che si lamenta in fondo a quel giardino.

FUMA....FUMA....

10 aprile 2008 ore 12:19 segnala
CHE CAMPI CENT'ANNI....

L'AMORE NON SI SPIEGA...

07 aprile 2008 ore 14:16 segnala

Cosa non farò per farmi amare
Cosa non farò per dirti che
Cosa non farò per quest'amore
Per dirti cosa sei per me
Dormo ancora solo in questa stanza
Dove al buio i sogni vanno via
Resta solo il peso della mia
Malinconia
L'amore non si spiega
Fa girare il mondo e poi
Se non c'è diventa tutto inutile
Non puoi farne a meno mai
Nemmeno quando poi
Sarà solo silenzio e freddo tra di noi
E volando superando i monti
Verso cieli bianchi di libertà
E volando finchè tutto il mondo
Solamente un punto sembrerà
E ora cosa non farò per amare
Cosa non farò per te
Tu sola sei l'amore
Tu sola per me
Dimmi che vorrai stare al mio fianco
Dimmi che sarai solo per me
Dimmi che consolerai il mio pianto
Ed io vivrò solo per te
Dammi ancora solo un po' di tempo
Giusto quanto basta perché poi
Torni ancora tutto come prima
Tra di noi
E volando superando i monti
Verso cieli bianchi di libertà
E volando finchè tutto il mondo
Solamente un punto sembrerà
E ora cosa non farò per amare
Cosa non farò per te
Stella del mio cuore
Splendi su di me
E ora cosa non farà per amare
Non mi chiedere perché
L'amore non si spiega
Tu sola sei per me
(less)