Possiamo farne la somma per quanti sono i nostri o gli altrui anni. Numeri.
Ma ogni secondo, ogni minuto e ora rappresentano un frammento minuscolo di noi che non possiamo raccontare se non sommariamente, a volte con grande difficoltà.
Ogni frammento è un emozione, piccola o grande che abbiamo vissuto e che ci ha fatto gioire oppure soffrire.
Una telefonata che non arrivava, così come l'avvicinarsi di appuntamento o di un incontro, un'attesa noiosa per qualche incombenza, una notte insonne, un bacio, un abbraccio, una carezza.
Momenti che, a seconda dell'emozione vissuta, parevano eterni oppure veloci come la luce.
Tanti frame di vite vissute, belle pettinate o sbadatamente sgualcite ma tutte rigorosamente reali per chi le ha condotte nel sentiero misterioso del tempo che ci è dato e di cui ignoriamo la quantità.
A volte ci pare di non averli vissuti tutti i nostri giorni, ma di ognuno di sicuro resta una traccia dentro di noi anche se la natura, saggiamente, sovrappone degli strati per metterli in un piano per cui non siano d'ingombro per quelli che abbiamo ancora davanti.
Dovremmo viverli intensamente, tutti, con la consapevolezza che non sono infiniti
