Viviamo attimi ( non si può mai quantificare il tempo )
nella nostra vita nei quali abbiamo difficoltà a dare
spiegazioni a fatti cose sensazioni.Un fiore ci può
raccontare la sua storia dal seme al bocciolo,ma per
noi è tutto scontato.Ma non è cosi'.Ci sentiamo rapiti
di fronte a una scultura e giustamente pensiamo
allo scultore che dal nulla ci ha donato quello splendore.
Dal nulla?Dietro a quel nulla ci sono milioni di anni
nei quali la materia ha preso la sua forma,si è corretta
modificando le sue imperfezioni e da dura e oscura pietra
si è trasformata in candido marmo.Quel marmo è stato
attaccato dall'uomo per estrarlo dal suo luogo naturale
fino a farlo arrivare nello studio dello scultore.Nulla è per
caso,tutto segue una scala di valori tecnici umani e...
spirituali...perchè in fondo poi il tutto nasce da li.
Lo Spirito della Creazione che oltre alla materia sulla
nostra terra ha donato all'uomo lo spirito della cultura e
il senso dell'amore.Amore per l'umanità per la bellezza
del nostro mondo e per cercar di non disperdere
quell'amore ereditato da Lui.Passeggiando e guardandomi
intorno ho associato ogni cosa bella alla sua materialità
alla spiritualità umana o divina che l'hanno concepita.
Ho cosi fatto questo video intitolandolo
IL CORPO E L'ANIMA,perchè in ogni nostro batter di
ciglia ci sono queste due entità indivisibili.
gandalf-pino
IL CORPO E L'ANIMA
30 maggio 2025 ore 16:14 segnala391f384e-895e-44a5-956c-b246e2b660ab
none
- mi piaceiLikeItPublicVote
- commenticommentComment
UN RESPIRO
28 maggio 2025 ore 15:39 segnala
Si e un sospiro insieme che avvolgono tutto quello che intorno a noi
esiste vive e ci permette di vivere.Ogni elemento ha una sua funzione
che per noi il più delle volte può essere sconosciuta ma indispensabile per la nosytra sopravvivenza.Non tutto è però cosi' vitale,ma importante lo è comunque,e sempre per noi che oltre alla carezza del vento viviamo
anche la carezza di altri elementi.
Il suono...forse ogni suono fin da piccoli ci prende per mano per accompagnarci in un mondo che nulla ha a che fare con quello reale,pur essendo reale anche lui.
Ma lui vive in un'ottava,cosi' si esprimono gli intenditoridi suoni(superiore
o inferiore al suono normale)che ci permette di far parte di un'armonia fatta di piccole macchie su di un pentagramma che esprimono l'amore di chi le ha inserite come dono del suo cuore all'umanità.
Battere un pezzo di legno su qualunque corpo provoca una vibrazione,un suono...ma questo sarebbe fine a se stesso,ed ecco dove la mente umana (umana o dono ricevuto) è riuscita a dare un senso all'armonia di un suono fine a se stesso.Il vibrare prima involontario di una corsa e poi di una voce e ancora di altri elementi che pian piano sono cresciuti con il crescere dell'intelletto dell'umanità.
L'ORCHESTRA!
Ma pensate con sette note quanti milioni di storie sono riusciti a donarci musicisti che sono a noi noti e altri dei quali nulla conosciamo ma dai quali tutto è nato.
Stavo asoltando un'orchestra cinese nella sua dolce espressione,i loro strumenti sono in parte di foggia diversa da quelli a noi più conosciuti,ma hanno comunque il dono della profonda sensibilità.Come dicevo all'inizio sono un respiro e un sospiro donato a noi da sette piccole macchie su di un pentagramma.
gandalf-pino
esiste vive e ci permette di vivere.Ogni elemento ha una sua funzione
che per noi il più delle volte può essere sconosciuta ma indispensabile per la nosytra sopravvivenza.Non tutto è però cosi' vitale,ma importante lo è comunque,e sempre per noi che oltre alla carezza del vento viviamo
anche la carezza di altri elementi.
Il suono...forse ogni suono fin da piccoli ci prende per mano per accompagnarci in un mondo che nulla ha a che fare con quello reale,pur essendo reale anche lui.
Ma lui vive in un'ottava,cosi' si esprimono gli intenditoridi suoni(superiore
o inferiore al suono normale)che ci permette di far parte di un'armonia fatta di piccole macchie su di un pentagramma che esprimono l'amore di chi le ha inserite come dono del suo cuore all'umanità.
Battere un pezzo di legno su qualunque corpo provoca una vibrazione,un suono...ma questo sarebbe fine a se stesso,ed ecco dove la mente umana (umana o dono ricevuto) è riuscita a dare un senso all'armonia di un suono fine a se stesso.Il vibrare prima involontario di una corsa e poi di una voce e ancora di altri elementi che pian piano sono cresciuti con il crescere dell'intelletto dell'umanità.
L'ORCHESTRA!
Ma pensate con sette note quanti milioni di storie sono riusciti a donarci musicisti che sono a noi noti e altri dei quali nulla conosciamo ma dai quali tutto è nato.
Stavo asoltando un'orchestra cinese nella sua dolce espressione,i loro strumenti sono in parte di foggia diversa da quelli a noi più conosciuti,ma hanno comunque il dono della profonda sensibilità.Come dicevo all'inizio sono un respiro e un sospiro donato a noi da sette piccole macchie su di un pentagramma.
gandalf-pino
d69e2938-369f-42a8-aeb5-bca30ba8f199
none
- mi piaceiLikeItPublicVote
- commenticommentComment
LA BANDA DEI CAPRONI
26 maggio 2025 ore 17:00 segnala
Salendo da Pontremoli 260 mt.slm

per arrivare alla casa dove vivevo a 1.000 mt.

verso metà percorso(totale 20 km.)si arriva in un punto chiamato la Tecchia Rossa.
Forse il nome deriva dal colore rossastro delle rocce,e in quel punto di strada
c'è sempre un posto di blocco o meglio un blocco dove si deve pagare un dazio per poter proseguire.
Gli esattori sono inflessibili e incorruttibili,o paghi o torni indietro!
E qui nasce il problema per i viaggiatori,quanto e come si deve pagare?
Il prezzo è salato ma anche dolce,ecco che cominciamo con la confusione
,ma al tempo stesso è la realtà.
Questo è il capo degli esattori,guardate che sguard truce e inflessibile

ma gli altri non sono certo da meno


Quando transiti alla Tecchia Rossa trovi la banda in mezzo alla strada,due membri della banda davanti all'auto e ai due lati dell'auto stessa gli altri componenti
della banda che aspettano.Dai finestrini allora ecco scendere manate colme di sale
da una parte e caramelle dall'altra parte,a questo punto il capo degli esattori lancia il suo segnale e i banditi esattori si ritirano nel bosco per granocchiare il loro lauto bottino.
gandalf-pino

per arrivare alla casa dove vivevo a 1.000 mt.

verso metà percorso(totale 20 km.)si arriva in un punto chiamato la Tecchia Rossa.
Forse il nome deriva dal colore rossastro delle rocce,e in quel punto di strada
c'è sempre un posto di blocco o meglio un blocco dove si deve pagare un dazio per poter proseguire.
Gli esattori sono inflessibili e incorruttibili,o paghi o torni indietro!
E qui nasce il problema per i viaggiatori,quanto e come si deve pagare?
Il prezzo è salato ma anche dolce,ecco che cominciamo con la confusione
,ma al tempo stesso è la realtà.
Questo è il capo degli esattori,guardate che sguard truce e inflessibile

ma gli altri non sono certo da meno


Quando transiti alla Tecchia Rossa trovi la banda in mezzo alla strada,due membri della banda davanti all'auto e ai due lati dell'auto stessa gli altri componenti
della banda che aspettano.Dai finestrini allora ecco scendere manate colme di sale
da una parte e caramelle dall'altra parte,a questo punto il capo degli esattori lancia il suo segnale e i banditi esattori si ritirano nel bosco per granocchiare il loro lauto bottino.
gandalf-pino
1fd21c33-16e6-49b9-a3b8-4697e629242d
Salendo da Pontremoli 260 mt.slm
« immagine »
per arrivare alla casa dove vivevo a 1.000 mt.
« immagine »
verso metà percorso(totale 20 km.)si arriva in un punto chiamato la Tecchia Rossa.
Forse il nome deriva dal colore rossastro delle rocce,e in quel punto di strada
c'è sempre un posto di...

Post
26/05/2025 17:00:30
none
- mi piaceiLikeItPublicVote3
- commenticommentComment
ANTICO PAESE
22 maggio 2025 ore 16:09 segnala
Antico paese abbandonato
un tempo molto affollato.
Piccolo e isolato.

Passato il cartello che descrive l'identità del paese si vede li sotto quello che era...

Poi scendo e mi addentro...

Questa vasca...rivedo ora con la mente le greggi e le mandrie che venivano qui ad abbeverarsi...e nelle case dove l'acqua non arrivava,le donne venivano per lavare,coi secchi lavarsi e preparar la cena.Perchè al mezzogiorno gli uomini erano nei pascoli e nei campi con un pezzo di alvada(pane cotto nei testi)e un pezzo di formaggio o di castagnaccio...

Mia madre quand'era bambina partendo dal suo paese che distava almeno 10 km a dorso d'asino,passava giornate e notti specialmente quando dopo aver raccolto le castagne,venivano portate al riparo e distribuite su di una rete nel sottotetto per essere seccate.E sotto nell'unico vano disponibile per mangiare dormire e nient'altro perchè eravamo ai primi del 900'accendevano un fuoco per terra affinchè il calore seccasse le castagne e facesse loro compagnia...

Quante vite saranno state concepite fra queste pietre dove ancora ora pur essendo io qui solo ...meravigliosamente... con questo magico silenzio,sento che c'è vita,queste pietre raccontano una storia che non è nei libri ma,nel cuore di
chi questi ricordi ha impressi in lui e desidera che continuino a vivere...Ma torno alla realtà.Torno a quello che oggi forse impropriamente sotto molti aspetti chiamiamo "civiltà"...
gandalf-pino
1051a795-3459-41c8-bb6c-5ffe57817954
« immagine »
Antico paese abbandonato
un tempo molto affollato.
Piccolo e isolato.
« immagine »
Passato il cartello che descrive l'identità del paese si vede li sotto quello che era...
« immagine »
Poi scendo e mi addentro...
« immagine »
Questa vasca...rivedo ora con la mente le greggi...

Post
22/05/2025 16:09:47
none
- mi piaceiLikeItPublicVote4
- commenticommentComment10
MI SONO INOLTRATO
19 maggio 2025 ore 16:45 segnala
... nel bosco, era già tardo pomeriggio. Il desiderio di ricercare la quiete assoluta mi ha spinto a farlo, come quando si vede un ruscello dopo aver desiderato tanto un sorso d’acqua.Ma quel bosco è “il mio bosco”e io conosco ogni sasso, ogni foglia, ogni profumo che vivono li .Son più di 70anni che lo visito, lo coccolo e lo amo come lui ama me,ho camminato a lungo vivendo ogni angolo,perché come sempre anche se uguale,ogni volta ti svela qualcosa di diverso di più vivo e profondo.Mi sono accorto che ormai era scesa la notte e tornare all’auto era troppo lunga cosi’,sono andato li nella cascina,dove sapevo esserci un giaciglio e li mi sono accomodato.Non serviva la luce perché certe pagine si possono leggere anche ad occhi chiusi.Sai anche la notte,nel bosco ci sono molti rumori ma ad un certo punto c’era il silenzio assoluto.Questo mi ha fatto preoccupare e riprendendo coscienza mi sono ritrovato su di un albero…Come c’ero arrivato?Sotto di me c’era la cascina nella quale avevo trovato rifugio e un’interminabile coda di animaletti,insetti e altri abitanti del bosco che si accalcavano alla porta.Ho cercato di allungare il collo dal ramo dov’ero seduto ma non è stato necessario,d’un tratto era come se il tetto della cascina non ci fosse più e ho visto benissimo dentro.Ero steso sul giaciglio immobile e intorno a me c’erano il gufo,il cinghiale,la lepre la volpe e via via tutti gli altri e tutti piangevano perché?Io stavo bene,ma quello li coricato ero io…solo in quel momento ho capito,allora non ero più li e io stavo vedendo tutto da un’altra dimensione, ma non riuscivo a esser triste. Ho continuato a guardare e tutti insieme i miei amici hanno iniziato a raccogliere i rami più belli e freschi e con grande maestria sono riusciti a costruire un lettino bellissimo sul quale con un po’ di fatica erano riusciti a coricarmi e allora il cinghiale e la volpe hanno iniziato a trasportarmi sulla pianura poco lontana.Durante il breve tragitto si è staccata una foglia da un castagno e mi si è appoggiata sul viso procurandomi uno starnuto .Tutti fermiiiiiiiiiiiii…io non ero più sull’albero ma mi trovavo li’, seduto su quel bellissimo lettino .
Allora ci fu festa grandeeeeeeeeeeeee . tutti gli amici del bosco erano intorno a me per accarezzarmi e festeggiare…Lontano lontano notai una lucina che stava ancora brillando,chissà da chi veniva alimentata ???Ma sai che io credo nelle fate???...SIIIIII…Allora era tutto un sogno…infatti dalla finestrella della cascina iniziava a spuntar la prima luce dell’alba e,tutti i suoni,i magnifici suoni del bosco avevano ripreso a dar vita a quel luogo incantato e a me.Uscendo dalla porticina,ecco lo scampanellare festoso delle pecore,anche loro hanno voluto darmi il buongiorno con la semplicità e l’amore che in quel bosco era…è…e sarà sempre custodito…
gandalf-pino
Allora ci fu festa grandeeeeeeeeeeeee . tutti gli amici del bosco erano intorno a me per accarezzarmi e festeggiare…Lontano lontano notai una lucina che stava ancora brillando,chissà da chi veniva alimentata ???Ma sai che io credo nelle fate???...SIIIIII…Allora era tutto un sogno…infatti dalla finestrella della cascina iniziava a spuntar la prima luce dell’alba e,tutti i suoni,i magnifici suoni del bosco avevano ripreso a dar vita a quel luogo incantato e a me.Uscendo dalla porticina,ecco lo scampanellare festoso delle pecore,anche loro hanno voluto darmi il buongiorno con la semplicità e l’amore che in quel bosco era…è…e sarà sempre custodito…
gandalf-pino
6364db8a-ca38-44c8-ab84-46a97f232e00
... nel bosco, era già tardo pomeriggio. Il desiderio di ricercare la quiete assoluta mi ha spinto a farlo, come quando si vede un ruscello dopo aver desiderato tanto un sorso d’acqua.Ma quel bosco è “il mio bosco”e io conosco ogni sasso, ogni foglia, ogni profumo che vivono li .Son più di 70anni...

Post
19/05/2025 16:45:55
none
- mi piaceiLikeItPublicVote1
- commenticommentComment2
IL SUONO DELLE CAMPANE
13 maggio 2025 ore 17:14 segnala
Io sono un sognatore,anzi un accanito sognatore.Non passa notte nella quale io non venga rapito e portato in un universo sconosciuto a molti,dove esiste il tutto e il contrario di tutto.
D’altronde il sogno è un momento immateriale,ma colmo della materialità che noi inconsciamente viviamo e chissà forse desidereremmo vivere o rivivere nella nostra quotidianità.
Quanti fatti che durante la giornata ci sfiorano senza impressionarci,senza cioè lasciare apparentemente un segno nella nostra memoria,e che ci ritroviamo(per i più fortunati)a rivivere dopo…nel meraviglioso mondo dei sogni…
Avete presente il suono delle campane,non a tutti è gradito ma lo è molto per me.Il campanile della mia Parrocchia è proprio di fronte a casa,e quando sento battere le ore,mi invita alla preghiera,ma non solo.Perchè ad ogni azione c’è sempre un risultato o una reazione,questo è matematico.Ma per un sognatore la matematica scienza perfetta non esiste,esiste solo l’universo della fantasia.Rifacendomi a questo principio voglio raccontarvi il sogno che mi ha accompagnato la scorse notte e che ha dato il titolo a questo mio pensiero.
MI trovo lassù nell’alta Lunigiana Comune di Zeri nella frazione di Piagna,dove vide i natali la mia mamma.Piagna che nome strano,ma c’è una ragione.Tutti i tetti delle case sono ricoperti da piagne,cioè sottili lastre di pietra grigia che evidentemente venivano recuperate in cave vicine al paesino.Sto facendo una passeggiata con un’anziana del posto di nome Albina,stiamo percorrendo un sentiero fra cespugli di more e fiori di cardi,belli ma come tutte le cose belle difficili da avvicinare perchè forniti di tenaci spine che li proteggono.Il magico silenzio di questa passeggiata viene interrotto dal dolce suono delle campane.
E’ come se nascesse l’immobilità,si ferma la dolce brezza e gli uccellini non cinguettano per ascoltare anche loro quella dolce carezza.Non tutti…fortunatamente…abbiamo la stessa sensibilità,io vivo con gioia quei rintocchi e l’Albina mi dice…ma perché suonano le campane che non è l’ora.
Come spiegare che il suono delle campane e l’ora possono essere come suocera e nuora,ecco la matematica,campane ora
campane funerale campane Messa!Allora io le dico(e senz’altro sbagliando ma è quello che mi suggerisce il cuore)sai le campane sono richiamo non solo per determinati momenti che si vivono nella Chiesa,possono essere un richiamo alla nostra coscienza,per risvegliarla da un sonno non fisico nel quale si è adagiata seguendo matematicamente orari che se non imposti ci vengono proposti.Quei fiori di cardo hanno spine a protezione del loro fiore,quel suono ci dice che anche noi dovremmo avere protezione per la nostra anima.Non serve correre al loro suono alla domenica per andare alla Messa,ma il loro suono ci consiglia di donare la dolcezza che riceviamo da Lui a chi è sordo a quel suono e a tutti i suoni che potrebbero alleviare la sua anima dalla tristezza e malinconia nelle quali vivono la loro quotidianità.
gandalf-pino
D’altronde il sogno è un momento immateriale,ma colmo della materialità che noi inconsciamente viviamo e chissà forse desidereremmo vivere o rivivere nella nostra quotidianità.
Quanti fatti che durante la giornata ci sfiorano senza impressionarci,senza cioè lasciare apparentemente un segno nella nostra memoria,e che ci ritroviamo(per i più fortunati)a rivivere dopo…nel meraviglioso mondo dei sogni…
Avete presente il suono delle campane,non a tutti è gradito ma lo è molto per me.Il campanile della mia Parrocchia è proprio di fronte a casa,e quando sento battere le ore,mi invita alla preghiera,ma non solo.Perchè ad ogni azione c’è sempre un risultato o una reazione,questo è matematico.Ma per un sognatore la matematica scienza perfetta non esiste,esiste solo l’universo della fantasia.Rifacendomi a questo principio voglio raccontarvi il sogno che mi ha accompagnato la scorse notte e che ha dato il titolo a questo mio pensiero.
MI trovo lassù nell’alta Lunigiana Comune di Zeri nella frazione di Piagna,dove vide i natali la mia mamma.Piagna che nome strano,ma c’è una ragione.Tutti i tetti delle case sono ricoperti da piagne,cioè sottili lastre di pietra grigia che evidentemente venivano recuperate in cave vicine al paesino.Sto facendo una passeggiata con un’anziana del posto di nome Albina,stiamo percorrendo un sentiero fra cespugli di more e fiori di cardi,belli ma come tutte le cose belle difficili da avvicinare perchè forniti di tenaci spine che li proteggono.Il magico silenzio di questa passeggiata viene interrotto dal dolce suono delle campane.
E’ come se nascesse l’immobilità,si ferma la dolce brezza e gli uccellini non cinguettano per ascoltare anche loro quella dolce carezza.Non tutti…fortunatamente…abbiamo la stessa sensibilità,io vivo con gioia quei rintocchi e l’Albina mi dice…ma perché suonano le campane che non è l’ora.
Come spiegare che il suono delle campane e l’ora possono essere come suocera e nuora,ecco la matematica,campane ora
campane funerale campane Messa!Allora io le dico(e senz’altro sbagliando ma è quello che mi suggerisce il cuore)sai le campane sono richiamo non solo per determinati momenti che si vivono nella Chiesa,possono essere un richiamo alla nostra coscienza,per risvegliarla da un sonno non fisico nel quale si è adagiata seguendo matematicamente orari che se non imposti ci vengono proposti.Quei fiori di cardo hanno spine a protezione del loro fiore,quel suono ci dice che anche noi dovremmo avere protezione per la nostra anima.Non serve correre al loro suono alla domenica per andare alla Messa,ma il loro suono ci consiglia di donare la dolcezza che riceviamo da Lui a chi è sordo a quel suono e a tutti i suoni che potrebbero alleviare la sua anima dalla tristezza e malinconia nelle quali vivono la loro quotidianità.
gandalf-pino
8323b2de-8229-49fd-bd30-8ff46e7509a1
none
- mi piaceiLikeItPublicVote
- commenticommentComment
LA CROCE PRIMA DELLA VESTE
10 maggio 2025 ore 15:13 segnala
Non è nato nel marmo.
Ma nel rumore degli autobus,
nelle case senza quiete,
tra le mani nodose di chi lavora per credere
e crede per resistere.
Robert, figlio dell’ombra e del pane spezzato,
non portava anelli,
ma vesciche.
Non si sedeva ai tavoli dei potenti,
ma sulle panche in fondo alle chiese,
dove la fede non è dottrina,
ma fame.
Poi il Perù lo ha chiamato.
Terra alta, terra povera.
Lì ha imparato che il Vangelo
non si predica in latino,
ma si morde in silenzio,
tra le lacrime di chi non ha voce.
Lì ha visto Dio
nei bambini che non sanno pregare,
nelle madri che sfidano la notte
per cucinare dignità.
Ogni passo verso l’altare
è stato un passo via da sé.
Ha seppellito sogni,
sostituendoli con bisogni altrui.
Ha camminato con scarpe bucate
e mani piene di nomi.
Ha detto “sì” a cose
che nessuno avrebbe scelto.
E oggi,
mentre il bianco gli scivola sulle spalle
come neve che pesa,
non dimentica la polvere.
Porta il Perù negli occhi.
E Detroit nelle vene.
Ha in sé le lingue spezzate del mondo,
ma parla ancora con l’accento
di chi ha sofferto prima di servire.
Non lo ha cercato,
questo trono di spine mascherato da gloria.
Ma lo ha accolto
come si accoglie un vecchio nemico:
con rispetto e silenzio.
Perché chi ha imparato a perdere tutto
è l’unico che può reggere tutto.
(FC Frammenti Sparsi)
Ma nel rumore degli autobus,
nelle case senza quiete,
tra le mani nodose di chi lavora per credere
e crede per resistere.
Robert, figlio dell’ombra e del pane spezzato,
non portava anelli,
ma vesciche.
Non si sedeva ai tavoli dei potenti,
ma sulle panche in fondo alle chiese,
dove la fede non è dottrina,
ma fame.
Poi il Perù lo ha chiamato.
Terra alta, terra povera.
Lì ha imparato che il Vangelo
non si predica in latino,
ma si morde in silenzio,
tra le lacrime di chi non ha voce.
Lì ha visto Dio
nei bambini che non sanno pregare,
nelle madri che sfidano la notte
per cucinare dignità.
Ogni passo verso l’altare
è stato un passo via da sé.
Ha seppellito sogni,
sostituendoli con bisogni altrui.
Ha camminato con scarpe bucate
e mani piene di nomi.
Ha detto “sì” a cose
che nessuno avrebbe scelto.
E oggi,
mentre il bianco gli scivola sulle spalle
come neve che pesa,
non dimentica la polvere.
Porta il Perù negli occhi.
E Detroit nelle vene.
Ha in sé le lingue spezzate del mondo,
ma parla ancora con l’accento
di chi ha sofferto prima di servire.
Non lo ha cercato,
questo trono di spine mascherato da gloria.
Ma lo ha accolto
come si accoglie un vecchio nemico:
con rispetto e silenzio.
Perché chi ha imparato a perdere tutto
è l’unico che può reggere tutto.
(FC Frammenti Sparsi)
f858ab11-26e7-474b-ae3a-0c6728ce1921
none
- mi piaceiLikeItPublicVote
- commenticommentComment
ASTUZIA E INGENUITA'
08 maggio 2025 ore 15:20 segnala
La mia quotidiana passeggiata per scoprire qualche curiosità da poter poi raccontare.
Dopo tanta pioggia un bel sole scalda oltre il corpo anche il cuore,e vedere visi sorridenti e sentire voci di bimbi aiuta a rendere la giornata ancor più bella.
Incontro un signore che con fare rispettoso mi saluta dicendomi sono l’idraulico.
Premessa,ho un guasto in casa e ho chiamato l’amministratore del condominio per l’eventuale intervento dell’idraulico,persona che non ho mai visto.
Al saluto di quel signore rispondo con un sorriso al che lui mi dice…quando posso venire per riparare il guasto?Chiamo mia moglie e ci mettiamo d’accordo per l’ora dell’intervento.
Prima di salutarmi mi dice che dovrebbe comperare il materiale ma ha dimenticato il portafoglio In magazzino,e mi chiede se potrei anticipargli i soldi per il materiale.Gli do 20 euro ma lui mi dice che son pochi,allora gliene do 50 e arrivederci.
ASTUZIA E INGENUITA’…solo dopo il saluto ho pensato ma come cavolo faceva quell’individuo a conoscermi e a sapere che avevo bisogno dell’idraulico?Richiamo l’amministratore e gli chiedo il numero cell. dell’idraulico e lo chiamo subito raccontandogli il fatto.Lui mi risponde che è al lavoro in
provincia nell’entroterra e non poteva trovarsi in quella via,ma sarebbe passato da casa per vedere il lavoro e per farsi conoscere.Infatti non era l’idraulico fasullo che mi ha con astuzia e destrezza fatto fuori i 50 euro.
Morale della favola che purtroppo favola non è stata,seguire sempre i proverbi perché difficilmente sbagliano…fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio…ma soprattutto valutare bene tutte le circostanze e pensare che se noi siamo onesti creduloni e come si dice a Genova un po “ abelinati “,non è detto che gli altri siano come noi.
gandalf-pino
Dopo tanta pioggia un bel sole scalda oltre il corpo anche il cuore,e vedere visi sorridenti e sentire voci di bimbi aiuta a rendere la giornata ancor più bella.
Incontro un signore che con fare rispettoso mi saluta dicendomi sono l’idraulico.
Premessa,ho un guasto in casa e ho chiamato l’amministratore del condominio per l’eventuale intervento dell’idraulico,persona che non ho mai visto.
Al saluto di quel signore rispondo con un sorriso al che lui mi dice…quando posso venire per riparare il guasto?Chiamo mia moglie e ci mettiamo d’accordo per l’ora dell’intervento.
Prima di salutarmi mi dice che dovrebbe comperare il materiale ma ha dimenticato il portafoglio In magazzino,e mi chiede se potrei anticipargli i soldi per il materiale.Gli do 20 euro ma lui mi dice che son pochi,allora gliene do 50 e arrivederci.
ASTUZIA E INGENUITA’…solo dopo il saluto ho pensato ma come cavolo faceva quell’individuo a conoscermi e a sapere che avevo bisogno dell’idraulico?Richiamo l’amministratore e gli chiedo il numero cell. dell’idraulico e lo chiamo subito raccontandogli il fatto.Lui mi risponde che è al lavoro in
provincia nell’entroterra e non poteva trovarsi in quella via,ma sarebbe passato da casa per vedere il lavoro e per farsi conoscere.Infatti non era l’idraulico fasullo che mi ha con astuzia e destrezza fatto fuori i 50 euro.
Morale della favola che purtroppo favola non è stata,seguire sempre i proverbi perché difficilmente sbagliano…fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio…ma soprattutto valutare bene tutte le circostanze e pensare che se noi siamo onesti creduloni e come si dice a Genova un po “ abelinati “,non è detto che gli altri siano come noi.
gandalf-pino

a64ecf4a-113e-4adb-8a2d-4054c7f41207
La mia quotidiana passeggiata per scoprire qualche curiosità da poter poi raccontare.
Dopo tanta pioggia un bel sole scalda oltre il corpo anche il cuore,e vedere visi sorridenti e sentire voci di bimbi aiuta a rendere la giornata ancor più bella.
Incontro un signore che con fare rispettoso mi...

Post
08/05/2025 15:20:17
none
- mi piaceiLikeItPublicVote2
- commenticommentComment11
I TRUOGOLI DI SANTA BRIGIDA
23 aprile 2025 ore 15:36 segnala
Uno degli angoli senza dubbio più suggestivi di Genova è l’antico lavatoio, costruito nel 1656
Lunghe file di panni stesi al sole, il chiacchiericcio delle lavandaie, le grida dei bambini a giocare.
Questo dovevano trovarsi davanti i passanti che attraversavano via Balbi e volgevano lo sguardo verso i Truogoli di Santa Brigida.
La stessa scena che ha immortalato Alfred Noack a metà dell'800.
Uno scorcio che conserva il suo fascino, merito anche della risistemazione della zona: gli alti palazzi medievali abbracciano il lavatoio pubblico che dal 1656 si trova al centro della piazza.
Una storia, quella dei Truogoli che parte dalla pestilenza che nel XVII secolo flagellò Genova.
Infatti, per far fronte alla situazione, la famiglia Balbi che da poco aveva comprato diversi terreni della zona e stava lavorando all’edificazione della strada, decise di far costruire un lavatoio per offrire acqua alla popolazione attingendola dalla fonte detta Bocca di Bova.
L’intitolazione della strada, che oggi si presenta “tagliata” proprio da via Balbi, si deve far risalire al passaggio di Santa Brigida a Genova.
La santa svedese, madre di 8 figli, alla morte del marito scelse di spogliarsi dei suoi beni per dedicare la vita a Dio. Nei suoi numerosi pellegrinaggi si ritrovò a passare a Genova e proprio a Brigida si deve una terribile profezia in cui la Santa, guardando la città dal Righi, ne predisse la distruzione.
Qualche anno più tardi rispetto al passaggio della santa in città, venne costruito un convento voluto dalle suore agostiniane, che lasciarono Sarzano per trovare nuova ospitalità nella zona dedicando il convento a Santa Brigida.

Il convento era pensato per far coabitare frati e suore, tutti votati alla clausura, ed era composto di diversi passaggi labirintici che oggi sono creuze ancora percorribili.
Oggi del convento rimane solo un portale sormontato proprio dall’effigie della santa avvolta in un manto.
Lunghe file di panni stesi al sole, il chiacchiericcio delle lavandaie, le grida dei bambini a giocare.
Questo dovevano trovarsi davanti i passanti che attraversavano via Balbi e volgevano lo sguardo verso i Truogoli di Santa Brigida.
La stessa scena che ha immortalato Alfred Noack a metà dell'800.
Uno scorcio che conserva il suo fascino, merito anche della risistemazione della zona: gli alti palazzi medievali abbracciano il lavatoio pubblico che dal 1656 si trova al centro della piazza.

Una storia, quella dei Truogoli che parte dalla pestilenza che nel XVII secolo flagellò Genova.
Infatti, per far fronte alla situazione, la famiglia Balbi che da poco aveva comprato diversi terreni della zona e stava lavorando all’edificazione della strada, decise di far costruire un lavatoio per offrire acqua alla popolazione attingendola dalla fonte detta Bocca di Bova.
L’intitolazione della strada, che oggi si presenta “tagliata” proprio da via Balbi, si deve far risalire al passaggio di Santa Brigida a Genova.
La santa svedese, madre di 8 figli, alla morte del marito scelse di spogliarsi dei suoi beni per dedicare la vita a Dio. Nei suoi numerosi pellegrinaggi si ritrovò a passare a Genova e proprio a Brigida si deve una terribile profezia in cui la Santa, guardando la città dal Righi, ne predisse la distruzione.
Qualche anno più tardi rispetto al passaggio della santa in città, venne costruito un convento voluto dalle suore agostiniane, che lasciarono Sarzano per trovare nuova ospitalità nella zona dedicando il convento a Santa Brigida.

Il convento era pensato per far coabitare frati e suore, tutti votati alla clausura, ed era composto di diversi passaggi labirintici che oggi sono creuze ancora percorribili.
Oggi del convento rimane solo un portale sormontato proprio dall’effigie della santa avvolta in un manto.

f1ce2a8e-41d6-40cb-8393-7ca090981e32
@dolcecarrie
@AbbaZuzzu09
@ninfeadelnilo
@GemellaPerversa
@gemmarosa
Uno degli angoli senza dubbio più suggestivi di Genova è l’antico lavatoio, costruito nel 1656
Lunghe file di panni stesi al sole, il chiacchiericcio delle lavandaie, le grida dei bambini a giocare.
Questo dovevano trovarsi...

Post
23/04/2025 15:36:38
none
- mi piaceiLikeItPublicVote5
- commenticommentComment
LA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE
18 aprile 2025 ore 10:21 segnala
Anni fa era uso nel comune di Zeri fare la Via crucis vivente. Non so perché a me è sempre toccata la parte di Ponzio Pilato,pur essendo lontano anni luce dal suo modo di interpretare la vita ma,di necessità virtù.
Spero che rivivere la Passione,ci faccia ricordare il poco valore che veniva e viene dato alla vita e,quanto invece è grande l’amore di DIO per noi…
Spero che rivivere la Passione,ci faccia ricordare il poco valore che veniva e viene dato alla vita e,quanto invece è grande l’amore di DIO per noi…
a51628f8-f7e7-4ccd-8512-bdf3760867e9
Anni fa era uso nel comune di Zeri fare la Via crucis vivente. Non so perché a me è sempre toccata la parte di Ponzio Pilato,pur essendo lontano anni luce dal suo modo di interpretare la vita ma,di necessità virtù.
Spero che rivivere la Passione,ci faccia ricordare il poco valore che veniva e viene...

Post
18/04/2025 10:21:29
none
- mi piaceiLikeItPublicVote1
- commenticommentComment10
Blog Info
Visite totali: | 284.770 |
Post scritti: | 1.023 |
Scrive dal: | 28/08/2010 |
In evidenza: | è un autore popolare |
Coinvolgimento: | 43 (discreto) |
Passa parola
fai conoscere questo blog ai tuoi amici,
usa i social tools qui sotto.