
“Sarebbe bello parlare con i bambini che eravamo e chiedere loro cosa ne pensano degli adulti che siamo diventati.”
(J.F. Gabanhia)
Si io parlo e mi confronto spesso con me bambino.E' un dialogo serrato e positivo,mi chiedo se secondo lui io oggi posso soddisfare le sue aspettative e lui,mi dice" non hai tradito la tua...la nostra...natura,il tuo cuore è rimasto un cuore di bimbo e così non mi sento abbandonato ma felice di essere sempre con te in te e tu in tutto con me.Tu mi hai donato ancora quell’ingenuità che purtroppo per te,spesso vivi con incoscienza,ma è giusto che sia così perché altrimenti non potresti rivivere la tua...la nostra fanciullezza...ciao Pinuccio ops scusa Pino,a presto "
Potrebbe sembrare una conversazione difficile,invece è bellissimo confrontarsi con il nostro lui di molti anni fa,perché lui è la nostra radice e da quella radice si è sviluppato non un corpo,ma un pensiero,miliardi di sensazioni,sentimenti e radici che hanno creato altre radici che si son a loro volta motiplicate.Che bello rivivere giochi ginocchia sbucciate sgridate sacrosante e castighi che duravano il tempo di un batter di ciglia.
Invecchiando dicono che si ridiventa bambini,un po è vero e…magari lo fosse nella totalità dell’infanzia…
sognare quei momenti e quando ci si corica poter pensare “ questa notte vorrei sognare quando avevo
cinque anni e all’asilo…” .
Se tutti in questo mondo cercassimo di parlare col noi bambino,quanta meno cattiveria violenza prepotenza e,quanto più amore tenerezza gioia di vivere e condividere i nostri pensieri innocenti
I nostri giochi gli scherzi le risate…LA VITA...
gandalf-pino