
A volte capita che la vita ti sorprende... nella monotonia dei giorni tutti uguali, nella stasi del tempo e del movimento. In quei momenti di stupore vivi una seconda dimensione. Pochi attimi inafferrabili che purtroppo sfuggono in fretta.
Sembra tutto un sogno e come dal sogno ci si desta, rendendosi conto che la realtà ha tutta un'altra faccia.
Essere delusi è troppo facile quando si è deboli, perdersi nelle illusioni diventa un bisogno quasi fisiologico per affrontare meglio la realtà.
Ad un tratto però ti guardi indietro e quelli che erano i tuoi sogni appaiono soltanto come i tuoi peggiori incubi, che ricorrono spesso e dal quale vorresti soltanto liberarti.
La liberazione è l'unica cosa desiderata... tutto il resto non conta più!
L'unica via per liberarsi è crearsi “il proprio mondo” fatto di nuovi sogni, di belle immagini, di atmosfere coinvolgenti... La via migliore per creare tutto questo è leggere, ascoltare musica, guardare film.
Come già vi ho detto, ultimamente ho ripreso a leggere, cosa che non riuscivo più a fare per via di tanti problemi. Da qualche mese sto meglio, anche se sono spesso in agguato le giornate “no”, ma finalmente posso darmi alla lettura di tante cose che mi affascinano.
Ovviamente prima fra tutte c'è la lettura dei vostri commenti, da essi traggo innumerevoli spunti di riflessione e anche dei momenti di svago, con la musica, i racconti, le belle immagini.
In questi giorni sto leggendo in particolare due libri. Uno mi è stato consigliato da Paola ed è davvero un gran libro, carico di contenuti che inducono a profonde riflessione su se stessi. L'altro è anch'esso un libro pieno di contenuti, con personaggi molto significativi e profondi.
Il libro è "L’eleganza del Riccio" di Muriel Barbery e da questo ho tratto un brano molto bello (il libro è pienissimo di riflessioni) sulla bellezza della natura.
Questo è il brano:
“C'è talmente tanta umanità in questa capacità di amare gli alberi, talmente tanta nostalgia dei nostri primi stupori, talmente tanta forza nel sentirsi così insignificanti in mezzo alla natura... sì, è proprio questo: l'evocazione degli alberi, della loro maestosità indifferente e dell'amore che proviamo per loro da un lato ci insegna quanto siamo insignificanti, cattivi parassiti brulicanti sulla superficie terrestre, dall'altro invece quanto siamo degni di vivere, perché siamo capaci di riconoscere una bellezza che non ci è debitrice.”
Con queste parole vi lascio il mio saluto, con la speranza che passiate sempre dei giorni pieni di serenità e di salute e con l'augurio che i cambiamenti che stanno avvenendo portino l'intera nazione verso una condizione migliore.
Vi voglio bene, a voi un sorriso :smile