Perbenismi basta

06 luglio 2009 ore 18:01 segnala

Ne sento di ogni ragione. Basta perbenisti.

Tutti trovano un motivo per farti crepare, ci si mettono anche i parenti a dirmi che sono bravo e faccio l'impossibile, creando in me un'aspettativa da parte loro che prevede il mio suicidio psicologico.

E' una situazione che non reggo più. Voglio una buca pelosa da godere, come un vecchio animale, e niente più pensieri.

Se continuo così ci lascierò le penne. Non reggo più nulla. Tutto è subdolo attorno a me.

Viva gli ospizi e chi li sa usare, ficcandoci i propri assatanati genitori.

Spero di riuscire ad affrontare la banchisa dell'inverno polare per l'ultima passeggiata, quando toccherà a me e le forze, per essere autonomo, verranno meno.

Questa non è vita, io sono già chiuso in una cella frigorifera di un obitorio e i miei si stanno nutrendo degli ultimi miei aliti vitali. 

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Ne sento di ogni ragione. Basta perbenisti. Tutti trovano un motivo per farti crepare, ci si mettono anche i parenti a dirmi che sono bravo e faccio l'impossibile, creando in me un'aspettativa da parte loro che prevede il mio suicidio psicologico. E' una situazione che non reggo più. Voglio una...
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06/07/2009 18:01:59
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Commenti

  1. katya 09 luglio 2009 ore 00:12
    ..in fondo ..lehanno dato qualcosa di importante.....
    senza di loro...nn esisterebbe...le hanno dato la vita...e lei dovrebbe la sua per loro!.....buona serata....e se mai ci riuscisse...buon riposo...
  2. gentediqui 09 luglio 2009 ore 17:40

    Piano con il dare la vita agli altri.

    La vita è come la democrazia, tutti vogliono imporla ma non è detto poi diventi un passeggiata.

    Ci sono diversi modi di dare la vita, per esempio, si va al cinema, cena, dopocena, uno spermatozoo che ti scappa di traverso e la torta è in forno a 180° e passa.

    L'uomo quasi nemmeno se ne accorge, dopo fuma magari, anche. La donna si trova con il forno acceso per nove mesi e la torta Margherita che lievita. Nella fattispecie, mia madre, dopo quella volta, deve aver detto: "Per carita! Basta! Basta!" Per capire che il forno scotta ognuno deve provarci col dito di persona. Sono rimasto figlio unico e questo la dice lunga su 5 minuti di piacere (vabbè avranno anche tirato in lungo ma la sostanza (io) non cambia).

    Dev'essere di oggi la notizia che gli spermatozoi si possono produrre in laboratorio, dalle staminali, così addio uomo che porta al cinema e tutto quello che ne consegue... poi si può prendere in affitto un utero e il forno lo si accende ad un'altra.

    Quando una vita è data, salvarla è più difficile. Dare la propria vita per quella di un altro è un atto istintivo, pazzo e irrazionale. Nessuno salverebbe altri, se avesse la certezza di non salvare anche se stesso.

    Io sto purgando l'inferno sulla terra e da mesi e mesi. Capisco le badanti che picchiano i badati.

  3. katya 09 luglio 2009 ore 18:57
    lei dovrebbe avere un po' di pazienza in più.....e considerare in maniera positiva....ciò che i suoi genitori hanno fatto per lei.....
    nn le hanno dato solo la vita....l'hanno cresciuta...educata..istruita..
    nn sò se lei è genitore....ma se lo fosse....capirebbe quanti sacrifici...comporta avere e crescere un figlio....e oltre ai sacrifici...quante le paure!....facile dire.....una serata o una nottata di piacere...nn tutti i genitori....lo sono diventati per caso....hanno imparato ad essere genitori..questo sì...ma con tutte le responsabilità...diritti..doveri..che competono loro....
  4. gentediqui 14 luglio 2009 ore 00:13

    ma se essere genitore vuol dire costruirsi, coi figli, un'assicurazione sulla vecchiaia meglio non esserlo diventato, anche se avrei preferito di gran lunga esserlo per egoismo.

    La prole e un prosieguo della propria vita.

    Con la prole i genitori generano protuberanze fresche che possono accudire i vecchi rami e le vecchie radici. La specie cura se stessa.

  5. katya 14 luglio 2009 ore 00:22
    i figli...nascono..dall'unione e dall'amore dei genitori....e vivono  per e con il nostro amore.....hanno il nostro dna....ma nn ci appartengono...sono degli individui...a sè stanti.....nn ci devono nulla....oggi....faccio il possibile purchè le mie figlie stiano bene...sia in salute che economicamente...e moralmente..darei la mia vita per loro....e nel vero senso della parola....(non...."darei la mia vita solo se fossi certa di salvare  oltre la loro...anche la mia...)
    non vorrei che domani si sentissero obbligate ad accudirmi...ma se lo facessero.....dovrebbero farlo con lo stesso amore....con il quale le ho accudite io....altrimenti...preferirei marcire in uno spizio....ammesso comunque..che io riesca ad arrivare all'anzianità..ovviamente...!
    buonaserata

  6. gentediqui 14 luglio 2009 ore 18:54

    per questo mi permetto di averne una (e di mantenerla) discordante dalla sua.

    Un bambino quando chiede alla mamma un leccalecca pensa all'amore?

    Per me pensa al leccalecca. L'anziano si comporta allo stesso modo. E' stanco di aspettare il proprio turno. Chiede con insistenza, con arroganza talvolta, ma soprattutto chiede per se stesso, usando le tecniche più subdole che ha sperimentato e maturato in tutta la sua esistenza.

    Con l'avanzare dell'età capirà che il bene più prezioso che abbiamo è il Tempo. Più si va avanti nell'età e più si riduce diventando sempre più prezioso e lasciando sempre meno spazio al tempo degli altri...

    La relazione spazio tempo è risultante velocità. Si accorgerà che un anziano pur assimilandosi sempre più ad una tartaruga si mangerà sempre tutte le lepri che incontrerà sul suo cammino.

    I miei mi chiedono sempre cose che non ho ancora fatto ma mi sto preparando a fare. Non è nemmeno la legge del bastone e della carota, ma del bastone e della frusta. C'è libertà di scelta fra le due punizioni, pur assolvendo appieno le proprie mansioni.

    Quando scrivo così mi tirerei un incudine sui testicoli (giusto per usare un termine tecnico).

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