Sparire.
26 novembre 2008 ore 23:57 segnala
Sparire.
Sparire, che bella parola, brutto il significato che le fa da ombra, che la segue sempre.
Grazie ad un intervento della Vio (mia cugina) mi è venuta voglia di scrivere, grazie Violina.
Quante volte avrei voluto sparire.
Forse troppe.
Tutte quelle volte che per l’ennesima volta ho sofferto, quasi come se fosse divenuta un’abitudine per la mia vita. Poi arrivi al momento in cui non ce la fai più, in cui capisci che non puoi continuare ad andare avanti così, anche se ti sembra impossibile che la situazione migliori. A quel punto ci sono arrivata tante volte, e tutte quelle volte avrei voluto sparire, solo e soltanto chiudere questo capitolo di vita per aprirne un altro, sperando in uno migliore.
Poi arrivano delle persone, o forse angeli, persone che cercano di farti capire che se tu te ne andassi loro starebbero male.
Non mi interessa, io devo pensare alla mia vita.
Poi rifletto, la mia vita è fatta anche di loro, anzi, soprattutto di loro che sempre mi ascoltano, mi consigliano, si confidano, chiedono aiuto, cercano di capire come aiutarmi, mi dimostrano di volerti bene.
Come potrei quindi dare un taglio netto a tutto ciò?
Non se ne parla.
Capisco dunque che non potrei farle del male, dirgli per l’ultima volta”ciao” senza valida motivazione, capisco che nessun’altro tranne loro ha per me quell’importanza che non si può spiegare. Ho bisogno di loro e basta, anzi, cito una frase di un libro che amo, “se ci sono loro non hai bisogno del paradiso”, niente di più vero.
Io non potrei svegliarmi la mattina con il sorriso se non sapessi che mi aspetta fuori una scema con l’i-pod nelle orecchie, lo zaino pieno e strapieno nero sulle spalle, con il succo in mano.
Non potrei passare un compleanno, anche sola, ma senza il pensiero che quel giorno tanti si sono ricordati di me.
E potrei sopportare quell’attesa, interminabile, allucinante, odiosa, ma poi giustificata dal fine? Non credo, anzi, ne sono certa.
Quindi potrei dire che un Grazie va a loro, perché se non mi avessero rotto le scatole con i loro discorsi, per me a volte strani, su ciò che fosse giusto o sbagliato, chissà adesso dove sarei, chissà se ci sarei.
A loro devo tutto.
L’unica cosa che mi dispiace è che in tutto ciò non posso dare ampio spazio a persone della mia famiglia, o almeno non tutti, perché hanno un’importanza diversa.
Gli voglio bene, ma non mi hanno aiutato quanto certi amici, e non credo sia una cosa da poco.
Gine
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Sparire.
Sparire, che bella parola, brutto il significato che le fa da ombra, che la segue sempre.
Grazie ad un intervento della Vio (mia cugina) mi è venuta voglia di scrivere, grazie Violina.
Quante volte avrei voluto sparire.
Forse troppe.
Tutte quelle volte che per l’ennesima volta ho...

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