Avendo avuto un'esistenza disseminata da malanni vari fin da bambino, ad un certo punto della mia vita mi sono sentito angosciato di doverla proseguire stando a guardare impassibile il destino che mi prendeva a calci e pugni.
Quando avevo circa 15 anni, mio padre aveva la passione di curarsi alcuni piccoli malanni con la fitoterapia.
Ho cominciato ad osservarlo con un sentimento di curiosità che col tempo è divenuto per me sempre più penetrante.
Ho proseguito la mia esperienza documentandomi sul settore ed altri campi alternativi (omeopatia e studio delle componenti di alcuni prodotti naturali ed alimentari) quando lo trovassi opportuno, preparando anche alcuni rimedi conosciuti attraverso la lettura di libri di fitoterapia, collaudandoli sulla mia persona per le mie esigenze personali, e effettuando in “piccole somministrazioni "nei giorni feriali, in orari di piena attività delle strutture Sanitarie Pubbliche”(come insegnatomi da un vecchio libro di fitoterapia in caso del verificarsi di allergie o effetti collaterali negativi, letto nel corso della mia formazione culturale).
Ho imparato, AD ASCOLTARE IL MIO ORGANISMO MONITORANDOLO COSTANTEMENTE e a prevenire nel limite minimo possibile ogni malanno affrontabile.
Preciso che in fitoterapia, non sbagliando la scelta della pianta e di parte di essa consigliata, al massimo si possono verificare, raramente, casi di allergia controllabili. Per assurdo, ma in casi rarissimi, si può giungere a casi di shock anafilattico, non essendo a conoscenza di tale possibilità.
Per quanto riguarda l’omeopatia, ritengo che bisogna osservare con maggiore attenzione le misure di sicurezza sopra raccomandate, trattandosi di un settore molto più ampio che consiste nell’impiego di sostanze più disparate, appartenenti al regno minerale, vegetale, animale o al regno degli organismi semplici monocellulari o pluricellulari; persino i virus possono essere usati in omeopatia. Per non parlare, poi, dell'impiego di radiazioni elettromagnetiche, una volta che queste abbiano irradiato l'acqua: in omeopatia quest'acqua viene diluita e dinamizzata con un apposito procedimento, quindi utilizzata per curare gli effetti nocivi delle radiazioni, comprese quelle radioattive ( consultazione di questo ultimo concetto eseguita sul sito internet http://www.my-personaltrainer.it/).
Detto ciò, non ritenendomi abbastanza informato in relazione a quest’ultima categoria, penso che in caso di dubbi sull’autosomministrazione per patologie di minima entità, o di patologie più complicate, sia sempre meglio consultare una farmacia in cui sia presente anche una persona specializzata nel settore, o un omeopata.
Le informazioni hanno solo un fine illustrativo.
Per quanto riguarda alcuni piccoli rimedi che esporrò di seguito, se vi può interessare provarne la pratica potete stare tranquilli perché, come anzi detto, li ho eseguiti con esito positivo sul mio organismo.
Per esempio. Vi è mai capitato di avere problemi con quelle fastidiose bollicine derivanti dal consumo un pò disordinato di dolci o di cibi piccanti formatesi sulla lingua, o più raramente sulle pareti interne della bocca in corrispondenza delle guance, che spesso causano bruciore?
Provate a prendere un cotton fioc, intingetene una estremità con alcune gocce di limone e spennellatevi la parte dolente, tenendo la bocca aperta 2 o 3 minuti massimo per consentirne la realizzazione migliore dell’effetto.
Eseguite questa azione due o tre volte al giorno per 3-5 giorni.
Vedrete che funziona.
Analoga azione si può eseguire nei confronti di alcune verruche di media entità usando:
Il latte emesso dal picciolo di una foglia strappato da una pianta di Fico.
Allo stesso scopo si può utilizzare un composto costituito da uno spicchio di Aglio tritato amalgamato accuratamente con un cucchiaino di Olio extravergine di Oliva, applicato sulla verruca nella quantità ritenuta opportuna, coperto con una garzina e quest’ultimo con un cerotto che aderisca alla pelle intorno all’area interessata, o un guantino in lattice, o una minima fasciatura di pellicola per alimenti per qualche ora (per esempio solamente di notte quando si riposa), solo una volta al giorno per comodità.
E al mattino si toglie l’applicazione e ci si può lavare, magari strofinandola al termine del lavaggio con una pietra di Allume di Rocca bagnata con un po’ d’acqua per un minuto per eliminare l’odore di aglio.
Asciugarsi tamponando e NON strofinando per consentire l’effetto antiodorante e antisettico della pietra.
A proposito dell’Allume di Rocca, ha molteplici altre proprietà: antiodorante per parecchie ore o addirittura qualche giorno relativamente alle ascelle; se sfregata sull’eritema labiale al sentore dei primi sintomi, ne può rallentare o impedire lo sviluppo.
Si può asciugare tamponando delicatamente se dà fastidio la parte bagnata interessata, e, poiché l’Allume di Rocca è astringente (può rendere secca la pelle), dopo qualche minuto dall’applicazione e durante la giornata, applicare del buon burro di cacao o analoga crema labiale emolliente; Se se ne sopporta il gusto un po’ allappante in bocca, si può adoperare per sbiancare i denti e pulire perfettamente la lingua:
sfregare lo spazzolino da denti sopra la pietra per alcuni secondi prima di sfregarci i denti o la lingua;
sfregare accuratamente la parte da trattare come di consueto;
sciacquare leggermente lo spazzolino sotto l’acqua;
ripetere l’operazione per una volta;
sciacquare la bocca con abbondante acqua fresca.
Ma esistono ancora moltissime possibilità di impiego di questa pietra: cicatrizzante per i piccoli tagli, utile e antisettica per i pediluvi, utile contro le punture di insetto (allevia bruciore, dolore e prurito)…
Si trova ad costo modico presso i negozi di prodotti naturali, erboristerie e bancarelle dei mercati commercianti prodotti, creme e prodotti naturali. Di solito chi la vende rilascia anche un dettagliato foglietto espositivo sui diversi impieghi.
La Natura ci aiuta sempre
19 settembre 2012 ore 17:05 segnalaa76ef5d9-6847-4ee5-b438-55ce33038406
Avendo avuto un'esistenza disseminata da malanni vari fin da bambino, ad un certo punto della mia vita mi sono sentito angosciato di doverla proseguire stando a guardare impassibile il destino che mi prendeva a calci e pugni.
Quando avevo circa 15 anni, mio padre aveva la passione di curarsi alcuni...

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19/09/2012 17:05:02
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Commenti
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claudio10 19 settembre 2012 ore 20:14
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