le cose non vanno mai come vorresti
09 settembre 2007 ore 15:47 segnala- mi piaceiLikeItPublicVote
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Roma tra storia e leggenda
30 agosto 2007 ore 22:20 segnalaLa fontana delle tartarughe, a Roma, ha una storia curiosa. Fu realizzata alla fine del '500 su un progetto che prevedeva originariamente dei delfini sorretti da quattro efebi in bronzo ed alimentata da uno dei tanti acquedotti storici di Roma, quello dell'acqua vergine.
A lavori ultimati si scoprì che i delfini erano troppo pesanti per esser posti in cima alla vasca della fontana, ed essa rimase incompiuta. La tradizione vuole che sia stata idea del Bernini completarla con le tartarughe, quasi un secolo dopo dalla sua realizzazione. E da esse ha preso il nome.
La fontana è sita in piazza Mattei, nella zona del ghetto, a Roma. Di fronte c'è l'ala sinistra di Palazzo Antici- Mattei, edificio storico di Roma, sede attualmente della biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, nonché della Discoteca di Stato che conserva ancora i vinili dei discorsi del Duce - quelli tutti gracchianti che a volte si sentono nei documentari sul periodo fascista - davanti al cui ingresso, per chi se lo ricorda, fu ritrovata la Renault 4 rossa col corpo martoriato di Aldo Moro.
Ad un osservatore attento non sfuggirà che quell'ala sinistra del palazzo conserva una finestra murata. La leggenda narra di una storia d'amore intorno a quella finestra murata. Il duca Mattei si era innamorato di una donna giovane e ricca, ma il padre di lei non voleva concedere la mano della figlia, con la motivazione che il pretendente era uno squattrinato. Allora il duca, per stupire quell’uomo tronfio, fece realizzare la fontana in una sola notte, il giorno prima dell'arrivo dei due, invitati lo stesso a palazzo, malgrado il diniego al matrimonio. Quando vide la fontana, l’uomo si convinse e diede la figlia in sposa. Allora il duca fece murare la finestra, perchè nessun altro potesse affacciarsi su quella splendida visuale, in ricordo di quella straordinaria giornata.
Che si tratti di leggenda è ovvio, perché il palazzo in realtà è stato costruito dopo la fontana.
Roma, tra storia e leggenda.
:-)
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la mia Ruga
28 agosto 2007 ore 16:28 segnalaNo, non è una ruga nuova portata dagli anni che avanzano. E' la mia macchina che si chiama Ruga.
E' la gemella di quella di una mia amica, le abbiamo comprate in contemporanea, ovvero lei qualche giorno prima di me.
Abbiamo notato che nelle forme le auto somigliavano ad una tartaruga.
Siccome la mia amica è un bel pò più giovane di me, abbiamo deciso che la sua si doveva chiamare Tarta, anche perchè nata prima, e la mia Ruga, sia perchè nata seconda, sia per le ovvie ragioni di età della sua proprietaria. Era molto bello vederle, a volte, parcheggiate l'una accanto all'altra, chissà quante cose si raccontavano quando si vedevano!
Peccato che dopo due anni la mia amica abbia venduto Tarta per comprarsi una moto. E' una ragazza esuberante ed impetuosa nelle passioni. Il fascino delle moto l'ha conquistata.
Ora Ruga non vede più sua sorella e si sente un pò più vecchia, ma tutti ci dobbiamo abituare agli abbandoni ed anche le auto devono imparare a soggiacere alla dura legge della vita.
:-)
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Uomini e Donne
28 agosto 2007 ore 12:09 segnalaUn tale che risponde al nome di Sigmund Freud, in tempi passati, ha detto che gli uomini, nei loro comportamenti, sono guidati principalmente dal loro primitivo istinto animale. Tradotto in soldoni ciò significa che la molla che li spinge è la pulsione sessuale.
Tale concetto è vero, ma necessita di approfondimento.
Gli uomini, vuoi per cultura ed educazione, vuoi per istinto innato, sono spinti da una molla potente: il desiderio di dominio.
Anche nella ricerca affannosa di soddisfazione sessuale quel che manifestano è principalmente il desiderio di dominio.
Fino a qualche tempo fa questo esercizio di potenza, sessuale e sociale, trovava un corrispettivo di remissività nell'universo femminile. Gli uomini, che faremmo bene in tal caso a chiamare semplicemente "maschi", erano indiscutibilmente più forti delle donne, socialmente più affermati, più liberi di esercitare la loro sessualità anche al di fuori del vincolo del matrimonio, a cui per convenzione sociale si dovevano adeguare. In alcune civiltà ciò è ancora valido, attraverso il diritto esplicito alla poligamia, vietata per le donne.
La società occidentale ha, col passare dei secoli, riconosciuto un diritto di individualità alle donne. Ha consentito loro di votare, di non esser solo le matrone del focolare domestico e tante altre cose che i maschi hanno spesso visto come impoverimento e detrazione alla loro virilità.
Da quel momento in poi la relazione uomo-donna si caratterizza come una lotta senza quartiere per l’affermazione del ruolo dominante!
E’ un vicolo cieco. Per uscirne propongo queste soluzioni:
soluzione A: la donna torni ad essere l’angelo del focolare, non con rassegnazione ma con intelligenza e senso del dovere civile, restituendo al maschio l’autorità perduta
soluzione B: il maschio provi, almeno pro-tempore, ad assumere il ruolo in cui ha relegato per secoli la donna, assicurando a lei il dominio in ogni campo, poligamia inclusa.
Cercare un’armonia tra i sessi è utopico ed altamente deleterio, perché impegnerebbe uomini e donne in un lavoro impossibile, sfiancando le energie che invece potrebbero essere impegnate in modo più produttivo. Pertanto tale soluzione non è da contemplare.
Soluzione C: in nome della libertà, ciascuno scelga il ruolo che gli è più congeniale, e si faccia un albo delle donne-con-la-gonna e dei maschi-con-le-palle, perché possano scegliersi reciprocamente e convivere felicemente e senza intoppi.
Qui si apre un’altra prospettiva, che chiameremo C1: il caso di donne-con-le-palle che non accettano di cedere il primato al maschio, in tal caso non è possibile convivenza, e poichè una donna-con-le-palle non accetterebbe un uomo-senza-palle, la soluzione dovrebbe essere la singletudine per scelta.
Arrendersi all’evidenza dei fatti è segno di intelligenza e civiltà.
:-)))
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5 buoni motivi per andare in vacanza
22 agosto 2007 ore 22:35 segnalaperchè si va in vacanza?
1. perchè in città fa caldo, e si cerca aria più fresca (obiettivo raggiunto solo nella parte salentina della vacanza, in sicilia mi sono sciolta dalla calura)
2. per rilassarsi spalmata su un lettino o su una sdraio (obiettivo raggiunto)
3. per nuotare come pesci e abbronzarsi e sembrare vagamente meno agée (obiettivo raggiunto solo in minima parte)
4. per non pensare a tutto quel che normalmente ci affligge nella quotidianità (obiettivo mancato)
5. per condividere una bella esperienza di amicizia e intimità (obiettivo mediamente raggiunto con soddisfazione)
Allego foto :-p
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Con le pinne fucile ed occhiali
20 luglio 2007 ore 18:47 segnalaAlzare il volume delle casse e godersi il video, prego!
Io sono quella mora con la fascia colorata tra i capelli!
:-p
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oggi...
20 luglio 2007 ore 17:04 segnalaOggi, ultimo giorno prima delle ferie. Ultime frenetiche corse per le cose da sbrigare, il trolley ancora da fare, cosa mi porto? Viaggio in aereo sempre col timore che mi perdano il bagaglio. Ho tagliato i capelli più corti, così faccio prima ad asciugarli. Mentre faccio una lavatrice penso a quanta distanza metterò tra me e le cose che mi hanno impegnato la testa fino ad ora. Sarà un tempo di distacco dalle preoccupazioni quotidiane, spero di ritrovare serenità ed armonia, insieme al calore di amiche con cui ho condiviso tante esperienze e di altre che sono arrivate da poco. Il Cielo mi regala anche quest’anno un’estate positiva e diversa da quel magma stagnante in cui sono vissuta nel luglio e agosto 2002. Ogni volta che mi butto in una novità, non posso fare a meno di ripensare a tutto quello che mi sono negata in passato. Sono proprio contenta, domani mi aspetta un aereo, una settimana piena di mare in Sicilia, poi un salto a Roma per due giorni, poi di nuovo mare, stavolta nel salento. La mia gioia è che abbiamo, nelle coste che bagnano isole e penisola, delle insenature che godono della bandiera blu. Farò il pieno di sole e di calore, mi entrerà nelle ossa e so già che i suoi benefici dureranno almeno fino all’inverno. Mi prendo quel che mi serve per ritrovarmi. E’ tempo saturo di cambiamenti ed il mutamento è la via per rinnovare la propria identità.
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il mitico Frank
20 luglio 2007 ore 00:01 segnala
Un grande in assoluto, the voice.
( goccia batte reg, 3-0 giusto??? ) :batasudato
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carmen
19 luglio 2007 ore 10:48 segnala
Carmen, gitana passionale, arrogante di bellezza, emblema della provocazione e dell'infedeltà,
Don José, brigadiere onesto, amante ingenuo, intrappolato nella follia di un amore crudele.
Siviglia, primi dell'ottocento, tra tori e contrabbandieri.
Una storia di passione, di gelosia e di morte.
l'opera che mi piace di più...
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carmen
19 luglio 2007 ore 10:48 segnala
Carmen, gitana passionale, arrogante di bellezza, emblema della provocazione e dell'infedeltà,
Don José, brigadiere onesto, amante ingenuo, intrappolato nella follia di un amore crudele.
Siviglia, primi dell'ottocento, tra tori e contrabbandieri.
Una storia di passione, di gelosia e di morte.
l'opera che mi piace di più...
Carmen
L’amour est un oiseau rebelle
que nul ne peut apprivoiser,
et c’est bien en vain qu’on l’appelle,
s’il lui convient de refuser!
Rien n’y fait, menace ou prière,
l’un parle bien, l’autre se tait;
et c’est l’autre que je préfère,
il n’a rien dit, mais il me plaît.
L’amour! l’amour! l’amour! l’amour!
L’amour est enfant de Bohême,
il n’a jamais, jamais connu de loi,
si tu ne m’aimes pas, je t’aime,
si je t’aime, prends garde à toi!
Choeur
Prends garde à toi!
Carmen
Si tu ne m’aimes pas,
si tu ne m’aimes pas, je t’aime!
Choeur
Prends garde à toi!
Carmen
Mais si je t’aime,
si je t’aime, prends garde à toi!
L’oiseau que tu croyais surprendre
battit de l’aile et s’envola;
l’amour est loin, tu peux l’attendre,
tu ne l’attends plus, il est là.
Tout autour de toi, vite, vite,
il vient, s’en va, puis il revient;
tu crois le tenir, il t’évite,
tu crois l’éviter, il te tient!
L’amour! l’amour! l’amour! l’amour!
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Scrive dal: | 23/06/2007 |
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