IL NASTRO 5

17 marzo 2010 ore 14:45 segnala
era un serpente di luce, correva per i cieli quasi preso da furore...... poi si divise in due...... ed io vidi un bivio, e due strade lucenti..... era gia' successo, in un tempo cosi' remoto, che non portavo ricordi..... non so dov'e' quel bivio, e non sapro' mai dove andavano le vie splendenti........ quella volta tornai indietro e, questa, ebbi paura di guardare.........

scritto ed inviato da Freya

IL NASTRO 4

17 marzo 2010 ore 14:42 segnala
cosi' lascia scarpe, ricordi, abiti e pregiudizi...... la sfavillante corrente mi prese, trasportandomi per cieli sconosciuti....... guardavo e non pensavo, guardavo e basta...... e tutto il mio essere veniva impregnato da emozioni aliene........

scritto ed inviato da Freya

IL NASTRO3

15 marzo 2010 ore 20:40 segnala
.....i miei pensieri giravano vorticosamente, seguendo il suo ipnotico piroettare..... poi le mie emozioni si sciolsero, nei suoi colori, ed io persi la sensazione di essere me........
allora si srotolo', in lucentissimo nastro, di nuovo invitandomi al viaggio.........

scritto ed inviato da Freya

IL NASTRO 2

15 marzo 2010 ore 20:38 segnala

...guardavo, quella danza, con occhi attoniti..... guardavo e non pensavo...... mi scruto', per un attimo, interrogativo........ poi si alzo', e prese a roteare in tutta la sua maesta'.........

scritto ed inviato da Freya

IL NASTRO

15 marzo 2010 ore 20:34 segnala
vidi un nastro lucente, sfavillante, scintillante..... fra gli alberi danzava...... mi chiamava ad un viaggio...... la sua danza era suadente, affascinante, inebriante......

scritto ed inviato da Freya

IL NASTRO

15 marzo 2010 ore 20:32 segnala
Il mio prossimo racconto sara' legato strettamente alle immagini..... e, poiche' tutte le immagini usate, sono tratte dal sito del signore nella photo, era doveroso questo articolo:)
il signore, in questione, si chiama sigurdur h stefnisson, e queste sono le sue NORTHERN LIGTS:). girulando, per internet, ho trovato queste splendide photo, di aurore boreali, nel suo sito..... e, in testa, mi e' esploso il racconto che segue:

scritto ed inviato da Freya

INCANTO

09 marzo 2010 ore 21:43 segnala
una notte entrai in un sogno.... aprii un grande, e arrugginito cancello, e mi trovai in un giardino, incolto da anni..... una forza vitale, strana e potentissima, aveva sconvolto aiuole artefatte, e specie selezionate....... nulla mi sembrava estraneo, ma niente assomigliava a cio' che gia' conoscevo....... il sole accendeva i colori, e delineava i contrasti... una sinfonia di ronzii, e fruscii, mi attraversava, scatenando pensieri che non riuscivo a inseguire... i miei sensi si incantarono..........
un nastro di profumi familiari, eppure alieni, mi avvolse come un serpente.... poi si srotolo' veloce, come un gomitolo di emozioni..... si inoltro' nel giardino, trascinandomi nella sua scia.......
un fiume attraversava il giardino, scorreva lento, gorgogliando quasi sottovoce...... lo seguii, senza usare pensiero..... un nastro ipnotico, di sensazioni, mi trascinava........
il fiume inizio' a correre, sempre più veloce, si inoltro' in una foresta...... mi incantai, di nuovo, a guardare i ricami del sole, che filtrava fra gli alberi....... e persi, di vista, il fiume........... quei fili di sole sembravano corde, di un'inconsueta arpa....... la brezza la suonava, e tutto vibrava di aliene melodie..... galleggiavo a mezzaria, senza ricordi, ne' pensieri.......... ero parte di quel nastro di vibrazioni profumate...... ci srotolammo attraverso la foresta, spiraleggiando intorno ai tronchi, e sussurrando, incomprensibili sonetti, ai fili d'erba............ attraversammo la vegetazione, e le stagioni e, forse, ore sconosciute...... poi ci depositammo su di una spiaggia........ la candida sabbia, e il burrascoso mare, catalizzarono la mia attenzione...... il nastro era dissolto........ ma avevo scordato casa mia........ e il mio nome........ e pure il tempo............
venne un vento gelido, mi voleva svegliare...... io non volevo uscire dall'incanto..... ma il mare svani'..... e, nella foresta, i fiori appassivano, e gli alberi precipitavano al suolo, diventando polvere...... ero senza ricordi, ne' pensieri........ migliaia di emozioni estranee e sconvolgenti, mi avvolsero...... cercavo disperatamente....... non sapevo cosa......... la realta' si lacero'...... caddi nel letto....... e mi svegliai di soprassalto..............
ci impiegai un po' di tempo, per capire cos'ero... poi chi ero.... e poi,ancora, dov'ero........ alla fine mi alzai, mi sciacquai il viso, e andai al lavoro...........
la strada mi sembrava diversa, ma non c'era niente di cambiato..... non so, il sole sembrava di un altro colore, ma non avrei saputo dire, com'era prima...... la gente era la stessa di ieri, eppure..... le tazze al bar.. violette.... mah..? forse erano state cambiate da poco.... alzai lo sguardo, e mi guardai nel grande specchio, dietro al bancone...... e non mi riconobbi....... gli occhi erano spostati.... i capelli.... ma erano capelli...?!!? e reggevo quella tazza, di liquido bluastro, con strane appendici.........
fuggii in preda al terrore..... un solo pensiero..... ritrovare quella casa, quel letto, riaddormentarmi, e tornare al sogno........ presi a girare come un insetto impazzito, senza conoscere direzione..... fino a che, andai a sbattere,contro un enorme cartellone pubblicitario....... eccola,,!!!! quella era la spiaggia, e quello il mare..!!!! era una photo immensa, occupava un'intera facciata di un edificio senza finestre.... vi erano riprodotti proprio quella spiaggia, quel mare, e quella foresta, che scendeva fin sulla riva........ e sotto, in un angolo della costruzione, seminascosto, un piccolo ufficio, un'agenzia viaggi............ senza pensare aprii la porta a vetri, la stanza era piccolina, e un impiegato mi sorrise, da dietro al bancone.. pure lei vuole andare alla spiaggia dell'incanto, vero..? viaggio fantastico, ma siete in molti....... no, non si preoccupi.. aggiunse, notando la mia espressione costernata.. la metto in lista subito, dovra' solo attendere il suo turno...... si apri' una porta laterale, seminascosta dai manifesti, e apparve un altro uomo, pure lui con un largo sorriso....... nel frattempo, se non ha un impiego, può lavorare da noi.. disse........ non riuscivo ad organizzare pensieri......... si.. continuo' lui, come se non si fosse accorto del mio stato confusionale.. ci occorre qualcuno che spieghi, ai viaggiatori, i dettagli del luogo, e lei ha bisogno di un lavoro, no...? e' un impiego interessante.. prosegui'.. di qui passa gente, di varia provenienza, e di culture diverse..... solo che, tutti, vogliono la stessa cosa: la spiaggia dell'incanto......... e poi potrà viaggiare.. aggiunse.. e visitare luoghi inimmaginabili..... le piacerà senz'altro, e potrà accumulare crediti per il suo, di viaggio.... e' un po' costoso, se ne rende conto, vero..? si.. dissi io, allora.. ma quanto tempo dovrò attendere, per partire a mia volta...? tutti uguali.. rispose un po' costernato.. e quando potro' partire..?? e quando potro' tornare..?? ma che cosa cercate, tutti, di tanto speciale, proprio non capisco.. borbotto'....... mi usci, un filo di voce.. casa mia.... voglio tornare dove vivevo prima...... ecco, si.. parlava un po' sottovoce, ora.. e cosa ricorda del luogo, dal quale dice di provenire...? cercai fra i miei pensieri un ricordo..... disperatamente.... inutilmente...... tutti i miei ricordi si fermavano al cancello d'entrata, al di la' non c'era assolutamente nulla........ allora abbozzai.. amicizie..... affetti..... amori..... me ne dica uno.. replico'.. uno solo......... avevo la testa in fiamme, e la gola arida.. io non appartengo a questa realta'.. sussurrai con voce roca........ si.. mi rispose, con uno strano sorriso.. forse..... e, forse, nessuno di noi appartiene a questa realta'...... stiamo tutti qui, attendendo un viaggio, che ci riporti ad un mondo, del quale non abbiamo ricordi..... pareva pensare a voce alta....... gia'.. prosegui', guardando nel vuoto.. lei, come altri, ritornerà alla spiaggia dell'incanto... arriverà al cancello.... lo aprira'..... e passera' di la'........ lei sa, cosa cercare, quando sara' di la'...?


scritto e inviato da Freya

MOSAICO

08 marzo 2010 ore 21:59 segnala
mi cercavo...... era buio, completamente buio, solo odore di muffa e marciume...... facevo scorrere le mie mani sulle pareti, cercando un indizio.......
un mosaico..!!! sentivo le tesserine inclinate sotto le dita..... i colori sarebbero stati creati dal riflesso, se ci fosse stata luce..... luce diversa, realta' diverse, mi avevano detto...... ma la luce non c'era............
una sensazione....... mi voltai.......... un sottilissimo filo di chiarore, mi attraverso' come una lama.......... e si accesero gli azzurri........... i ricordi mi travolsero come un'onda di piena... il vento sussurrava..... strana gente costruiva barche in riva al mare...... schiuma bianca e salsedine.... avevo i capelli bagnati, e la pelle incrostata di sale......... sentii una carezza sfiorarmi il capo, alzai lo sguardo... Il sole cominciava a filtrare dall'alto, sembrava brillantissima pioggia..... ed esplosero i gialli............ in un attimo, l'atmosfera, ebbe tutti i colori dell'oro.... l'aria era tiepida, e profumava d'estate........ mi guardai intorno, mi piaceva quel posto, e per un attimo pensai fosse proprio quello, il punto d'arrivo....... ma un violento fiotto di luce mi investi'.... mi acceco'completamente, per qualche secondo... e, quando riaprii gli occhi, tutto vibrava sul rosso.... le emozioni mi scoppiarono nel cuore, salirono alla gola, entrarono nel cervello...... dilagarono per ogni dove...... l'ira mi avvolgeva, il furore turbinava come un uragano... le passioni mi facevano vibrare.... mi ribolliva il sangue.... non avevo pensieri, ma solo immediate emozioni, che mi facevano sussultare......... voltai gli occhi..... il verde mi avvolse..... un grande prato, un grande vecchissimo olmo.... sentivo odore di erba bagnata, rumori di cavalli e cavalieri..... uno mi si fece incontro, il suo abito violetto cambio' il colore del cielo..........
la vibrazione del viola mi scosse..... avevo ancora le mani incollate al mosaico... da una fessura filtrava una strana luce, era l'unica via d'uscita che avevo.......
sto ancora camminando, carponi, verso quella luce.... ora sembra rossa, ora gialla..... ora mi fermo in un angolo, pensando di addormentarmi, e dimenticare tutto...... ora corro, affannosamente. prima che la fessura si chiuda.........

epilogo
la tecnica, estremamente raffinata, del mosaico bizantino, consisteva nell'inclinare le tesserine, in modo che, la luce, creasse l'effetto cromatico desiderato..... naturalmente, se cambiava la luce, cambiava il colore.... luce diversa, colore diverso...... realta' diverse...............


scritto e inviato da Freya

RACCONTI

28 febbraio 2010 ore 22:51 segnala

ma come era potuto succedere...?! me ne sto in quest'angolo buio...... devo pensare..... devo capire....... devo trovare qualcosa da scrivere..... e subito....!!! e tutto nero, qui, ma intravedo il palmo della mia mano, e li' scriverò qualcosa........ ma devo trovare il pensiero giusto, un pensiero valido, un pensiero che mi porti fuori.........
ricordo una delle prime volte..... imbastii una piccola storia, su di un leoncino, che avevo visto al circo...... e mi ritrovai, quel cucciolo, addormentato nel mio letto......... cominciai a sospettare, di avere uno strano potere, e volli approfittarne: scrissi di un grande amore, e lo incontrai proprio nel modo, e nel luogo, che avevo descritto: appena terminato il racconto mi voltai, seguendo n impulso improvviso, e vidi una strada alberata lunghissima, una strada che non avevo mai percorso...... il mio sogno era li' in fondo, con gli occhi scintillanti...... allora descrissi subito un lago d'amore.... ed ecco il lago........ e, noi, a contemplarne la sfavillante superficie............
mi sentii onnipotente...... usai la scintillante superficie del lago per scrivere di un arcobaleno, che usciva dall'acqua, andava fino al cielo, poi si perdeva in una misteriosa foresta....... irresistibile......... il fascino dell'arcobaleno, il profumo di mistero dei luoghi sconosciuti che si intravvedevano oltre, mi presero la mente e la volontà..... e feci il primo errore: senza pensare a nulla, attraversai quel coloratissimo ponte, e mi inoltrai nella foresta...... guardavo gli strani alberi, i fiori sconosciuti, i sassi multicolori........ che strano..... era tutto silenzioso.... troppo...... non vi erano uccelli, ne' altri animali, nemmeno il più piccolo insetto..... gia', li avevo omessi dal racconto, per dimenticanza......... il silenzio era terribile, avevo dimenticato pure il vento....... la solitudine spaventosa, avevo abbandonato il mio amore, li' sul lucente lago, e l'arcobaleno era svanito.......... allora scrissi, in fretta, su un pezzo di corteccia, di un castello su di una radura...... non finii, alzai gli occhi e lo intravidi, fra gli alberi, maestoso e illuminato dal sole........... mi precipitai verso il maniero, il ponte levatoio era abbassato, le enormi porte socchiuse..... entrai e percorsi l'ampia corte, deserta....... si, purtroppo non avevo terminato il racconto, avevo descritto solo il castello....... esplorando le grandi sale deserte, mi resi conto, avevo omesso abitanti, e tutto il resto......... c'erano solo dipinti e affreschi e, da li', un popolo sconosciuto mi osservava con curiosità....... ma non l'avevo scritto, questo..!!
ebbi un unico pensiero: uscire! e alla svelta..! cercando la via per tornare indietro, attraversai stanzoni enormi, completamente affrescati, oppure con enormi dipinti alle pareti... sembravano finestre, su di un altro mondo, su di un universo parallelo...... e, quel popolo, mi guardava fra il curioso e il divertito, come stessero studiando uno strano animale.......... tutte quelle stanze si aprivano l'una nell'altra, avevano solo porte ma nessuna, di queste, apriva in un corridoio........ girai a vuoto, per un tempo indefinito poi, la paura, si impadroni' del mio cuore.......... avevo una sola via d'uscita, ma ogni superficie era coperta, da disegni e figure, non potevo scrivere...! no, incredibilmente mi balzo' agli occhi, un angolino, dove la muffa aveva intaccato gli affreschi...... lo pulii, e iniziai un racconto............ descrissi un giardino, pieno di fiori, e fontane zampillanti...... e, nel giardino, una festa: tanta gente felice, allegra e chiacchierona.......... sentii un calore, alle mie spalle, mi voltai..... c'era una vera, ampia finestra, fra gli affreschi, e dava su di un soleggiato giardino........ e vicino una porta, aperta su di un ampio terrazzo, e una scala che, dal terrazzo, portava fra le aiuole fiorite...... scesi felice, in mezzo alla festa, mi aspettavano, fecero a gara nell'offrirmi cibo e bevande.............. poi iniziarono a disquisire, e discutere animatamente, tutti assieme: di abiti, di auto nuove, di profumi........ volevo chiedere la strada per il ritorno ma, appena aprivo la bocca, me la riempivano di cibo............. ero alla disperazione......... prima di perdere la ragione, intinsi un dito nel vino e scrissi, su una di quelle bianche tovaglie, di un posto tranquillo, dove poter riordinare le idee........... e scivolai sotto al tavolo.................
sto qui, nel buio..... se esco, in quale realta' potro' cadere...? cerco un racconto, e devo scriverlo bene, con tutti i particolari, anche i più piccoli, e insignificanti........ ma ci stara', tutto, nel palmo della mia mano....

scritto e ricevuto da Freya

L'INVISIBILITA'

24 febbraio 2010 ore 20:53 segnala
avevo sempre voluto essere invisibile... mi addormentavo in quel pensiero... ed era il primo desiderio del risveglio..... pensavo.. non potendomi vedere, mi avrebbero lasciato in pace... un po' di tranquillita', finalmente, senza nessuno che mi fermasse,per raccontarmi stupidaggini....... pensavo... basta convenevoli, finti sorrisi, false emozioni.......
si dice.. quando gli dei vogliono punirti, fanno avverare i tuoi desideri....... mi ritrovai completamente invisibile....... di giorno non me ne accorgevo, sembrava la solita vita di sempre... pero' non mi stressavano più, con discorsi vacui... e nemmeno con altri discorsi........ ma le mie cose mi assorbivano, non ci feci caso.........
iniziai a notare, la cosa, dopo un po'........ alla sera, e nei giorni di festa, il mondo spariva, in luoghi dove io non potevo entrare.......... sbirciavo, dai vetri, una vita che non potevo avere..............
provai...... provai a partecipare alle stupidaggini, mi ignoravano... e tutta quella futilita' mi dava il mal di testa............. provai a urlare, si allontanavano infastiditi dal rumore........ provai a piangere, allora mi videro, e scoppiarono a ridere............
non feci più nulla... mangiare, bere, dormire, mi doveva bastare....... guardavo le stelle... mi crogiolavo al sole, navigavo nei miei pensieri...... era gia' molto, avevo visto giorni peggiori............
cammino, invisibile, per le strade del mondo... a volte incontro altri esseri invisibili, e si fa un po' di strada assieme.......
si, molti riescono a tornare come prima, e vengono riassorbiti... e dimenticano.... come un sogno che sanno di aver fatto, ma che non ha lasciato segno nella memoria..................
io vado avanti, sempre avanti..... non saprei che fare.... ritornare non mi attira... essere invisibile mi strazia...... avanti, sempre avanti... succedera' qualcosa, forse... o non succedera' mai più' nulla........ sempre avanti.... io faccio parte degli irriducibili.................

scritto ed inviato da Freya