Un Amore che non si arrende....
03 febbraio 2012 ore 16:13 segnalaNuvole cariche di neve
Un cielo bianco su di noi…
Sparge i suoi fiocchi sui nostri pensieri
Creando barriere naturali che tuttavia
Non riescono a fermare i nostri cuori
Un silenzio irreale è sceso
A rendere ancora più insopportabile
Una distanza che già da sola
Fa tanto male.
Ma un linguaggio misterioso
Si impadronisce di questo amore
Che non arretra neanche
Di fronte alle avverse forze
Della natura
Un amore che grida più forte
Di qualunque silenzio..
Per imporre le sue parole
A chi quelle parole vorrebbe
Che tacessero
I passi sprofondano nella neve
Sembrano far fatica a riemergere..
Eppure ce la fanno..avanzano senza sosta..
Vincono il freddo..il gelo..la distanza..
Per arrivare fino a te
Dove le mie mani prenderanno le tue
Per iniziare il nostro cammino
Fatto di luce.
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Nuvole cariche di neve
Un cielo bianco su di noi…
Sparge i suoi fiocchi sui nostri pensieri
Creando barriere naturali che tuttavia
Non riescono a fermare i nostri cuori
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Un silenzio irreale è sceso
A rendere ancora più insopportabile
Una distanza che già da sola
Fa...
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03/02/2012 16:13:58
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Oggi..un freddo dentro....
01 febbraio 2012 ore 22:07 segnalaFoglia che il vento vorrebbe strappare dal suo ramo
Ma che senza quel ramo morirebbe.
Così mi sento in questa giornata fredda
In cui la pioggia ha oscurato il sole
Sento un freddo nell’anima
Silenzi che nascono dal dolore
Di non averti con me..
Pensieri che sembrano brandelli di cuore..
Ti cerco..ti rincorro..
Ma tu sembri fuggire
Pur restando immobile
Nelle tue paure
Grido..urlo..
Ma è solo l’eco a rispondermi..
Parole che si perdono
Nel tunnel del passato
Ma quella foglia
Continua a voler restare attaccata al suo ramo
Gli parla..lo accarezza..
Sperando che quel ramo non la lasci andar via
“cosa faresti ramo senza di me?”
“cosa faresti tu, foglia, senza di me?”
Lo sanno entrambi..morirebbero
Entrambi attaccati alla vita..
Vivere
Solo per amore
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Foglia che il vento vorrebbe strappare dal suo ramo
Ma che senza quel ramo morirebbe.
Così mi sento in questa giornata fredda
In cui la pioggia ha oscurato il sole
Sento un freddo nell’anima
Silenzi che nascono dal dolore
Di non aver...
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01/02/2012 22:07:03
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Voglio raccontarvi una favola
26 gennaio 2012 ore 21:57 segnalaC’era una volta…
Ma quale c’era una volta..c’è ancora..
Vabbè ma ogni favola che si rispetti inizia con “C’era una volta” quindi lasciamo le cose così.
Dunque..c’era una volta un pc.
Un PC?
Si..un pc, perché nun se po’?
Dietro questo pc tante persone diverse..ovviamente dietro tanti pc diversi, mica dietro lo stesso pc se non sai che casino.
E che facevano tutte ste persone?
Oh bella…come che facevano..giravano di qua..di la..parlando con questo e con quella..molti alla ricerca di qualcosa di effimero e materiale, di consumo immediato insomma, pochi..pochissimi alla ricerca di una mente e di un cuore.
Un giorno di agosto come tanti..da una luna lontana parte una parola.
La distanza tra la luna e la terra si sa..è tantissima, ben 384.400 Km, per cui quelle parole non avevano nessuna possibilità di arrivarvi. Eppure un falco le captò..
Quel falco non aveva ali per arrivare così lontano ma iniziò a chiedersi perché mai una luna così lontana avesse inviato quelle parole e come mai queste fossero riuscite a superare le barriere della stratosfera e dell’atmosfera senza disintegrarsi al contatto.
Anche quel falco era uno dei tanti ma, nonostante tutto, diverso dai tanti.
All’inizio si disse “la luna è troppo lontana, impossibile per me raggiungerla” ma poi, mentre volteggiando si interrogava, disse tra sé e sé “però se quelle parole sono arrivate si qui, anch’io posso arrivare fin lì” e cominciò a volare sempre più in alto..spingendosi sempre un poco più in là.
E mentre saliva, talvolta sentiva aumentare la fatica e il calore del sole farsi più pressante sulle sue ali..ma altre parole iniziarono ad arrivare e a dargli forza e frescura.
E più saliva più rimaneva incantato dalla bellezza di quella luna. Vista dalla terra sembrava sempre la stessa e così piccolina e sempre uguale..ma quanta luce in quella luna.
Arrivò il momento in cui finalmente quel falco si trovò a tu per tu con quella luna e, librandosi con le sue possenti ali riuscì a dirle solo “luna..sei bellissima”.
Anche la luna guardò quel falco e gli disse “ma come hai fatto ad arrivare fin quassù?”
“Ho seguito le tue parole e la scia della tua luce” rispose il falco
“Credevo che nessuno ascoltasse le mie parole” disse la luna.
Quel falco la guardò..e, senza staccare i suoi occhi penetranti da lei, disse “Luna..le tue parole sono arrivate invece dritte al mio cuore, non potevo non venire sin qui. Tu finora hai brillato di luce riflessa ma quella luce è anche dentro di te. E’ giunto il momento per te di iniziare a risplendere di luce propria”
“Ma non ne sono capace..ho paura” soggiunse la luna
“Ora ci sono io nel tuo cielo, le mie ali ti avvolgeranno..i miei artigli ti proteggeranno..i miei occhi ti aiuteranno a guardare lontano quando i tuoi diventeranno stanchi..”
Quella luna rimase in silenzio..e, di botto, si spense.
Quel falco si trovò immerso in un’oscurità impenetrabile..la luna sembrava essere scomparsa.
Ma all’improvviso..un’esplosione di luce..quella Luna era riapparsa più splendente di prima ma era successo un miracolo..non brillava più di luce riflessa ma aveva iniziato a risplendere di luce propria...la Sua Luce…
Il falco rimase ancora una volta senza parole di fronte alla sua bellezza e alla sua dolcezza.
Quella luna lo guardò, captò la tenerezza e la forza negli occhi di quel falco..gli sorrise..con uno dei suoi raggi prese una delle sue ali e insieme iniziarono a scendere verso la terra dove rimasero insieme per sempre.
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C’era una volta…
Ma quale c’era una volta..c’è ancora..
Vabbè ma ogni favola che si rispetti inizia con “C’era una volta” quindi lasciamo le cose così.
Dunque..c’era una volta un pc.
Un PC?
Si..un pc, perché nun se po’?
Dietro ques...
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26/01/2012 21:57:02
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Quando la Semplicità Si Colora Di Gioia
25 gennaio 2012 ore 21:07 segnalaSi dice che la Felicità sia un po’ come l’araba fenice..che ci sia ognun lo dice, ove sia nessun lo sa.
Ma la felicità non è uno stato oggettivo..nè qualcosa che si può comprare. La Felicità..ognuno di noi deve andarsela a cercare e conquistare. E non la si trova nei grandi palazzi..tra i tesori più sfavillanti..o nei successi e nel potere. NO! La Felicità la si trova nelle piccole cose quotidiane..
Oggi ho trascorso una giornata “semplice”..ma quanto sono stato bene immerso in questa semplice quotidianità..fatta dal sorriso della persona che amo all’uscita da una visita medica che la preoccupava non poco..fatta da un pranzo ad un self service insieme a lei e a 2 bambini che adoro..i suoi figli..fatta di entrate e uscite nei negozi e dal guardare insieme vetrine..fatta dallo scherzare e ridere insieme..fatta, infine, anche dalla tristezza quando ci siam dovuti salutare perché siam tornati alle nostre case.
Questa semplicità ha colorato di gioia la mia giornata e accarezzato questa vita che sto difendendo dalla routine e da un passato che ha lasciato tante ferite. Oggi quella Felicità non solo l’ho toccata con mano ma l’ho anche vista..negli occhi di quella persona e dei suoi figli..il loro sorriso..quella è stata ed è la mia Felicità.
Quando quella semplicità riesce a riempire il tuo cuore, allora capisci come davvero non hai bisogno di altro..perchè il pennello per colorare la vita di gioia è proprio lì..tra le tue mani..devi solo imparare ad usarlo per far star bene chi ami..
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Si dice che la Felicità sia un po’ come l’araba fenice..che ci sia ognun lo dice, ove sia nessun lo sa.
Ma la felicità non è uno stato oggettivo..nè qualcosa che si può comprare. La Felicità..ognuno di noi deve andarsela a cercare e ...
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25/01/2012 21:07:26
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Un Castello Terrificante
17 gennaio 2012 ore 22:31 segnalaOggi un bambino a cui voglio un mondo di bene, nel raccontarmi com’era andata la sua giornata scolastica, mi ha raccontato una storia di fantasia da lui scritta per un compito in classe. La storia lo vedeva protagonista di un'avventura all'interno di un castello infestato da un vampiro e un fantasma. Durante una giornata di pioggia, quel bambino decide di sfidare la paura per andare a vedere con i propri occhi se la sinistra fama di quel castello effettivamente corrispondeva al vero. Varca, quindi, la soglia di quel castello pieno di ambienti lugubri e tetri e, mentre, si aggira tra le varie stanze..all'improvviso compaiono il vampiro e un orripilante fantasma. Il bambino, terrorizzato, corre fuori dal castello e se la dà a gambe levate.
Mi ha colpito questa storia, un po’ perché immaginavo la scena e vedevo quello gnappo con il visetto da scoiattolo che filava via come una saetta (io l’ho visto correre..è uno spasso) ma un po’ perchè ho visto in quella storia un suo significato.
Il castello rappresenta un po’ la paura dell’incognito..le stanze buie e tetre sono il salto nel buio che spesso siamo chiamati a fare nel momento in cui ci si prospetta una possibilità di avere una vita diversa. Il fantasma e il vampiro sono le nostra paure, quelle che talvolta ci rendono impietriti o ci fanno, invece, fuggire via.
Ma spesso quel fantasma e quel vampiro non sono altro che frutto della nostra immaginazione, delle nostre insicurezze che ci impediscono di andare oltre e rinunciare, così a vedere le altre stanza di quel castello.
Così ho provato un po’ a riscriverla quella storia che ora suona un po’ così..
C’era un bambino cha aveva sempre sentito parlare di un castello un po’ “strano”..si diceva che vi abitassero un fantasma e un vampiro e per questo nessuno si avvicinava a quel castello. Quel bambino, pur pieno di terrore..decise però di andare a vedere con i propri occhi “gli abitanti” di quel castello, così si incamminò. I passi erano malfermi e incerti..la paura li rendeva pesanti. Ma quel bambino non si fermò. Mentre camminava ripeteva tra sé e sé “se non vinco questa paura non saprò mai cosa c’è dentro quel castello”. Così arrivò al portone. Era chiuso, quasi volesse dirgli di non entrare. Ma quel bambino non si diede per vinto, così entrò dalla finestra. Dentro era buio..non si vedeva nulla. Il bambino si ricordò allora di essere passato dalla finestra aperta, la spalancò e il buio sparì. Iniziò ad aggirarsi tra le stanze quando all’improvviso gli sembrò di vedere un fantasma e un vampiro orribili. La tentazione di fuggire fu grande ma il bambino non lo fece. Iniziò a ripetere dentro di sé “non esistono i fantasmi, né i vampiri”. Così, invece, di scappare, quel bambino andò incontro a quegli “esseri” e come si avvicinò, passò oltre..e, girandosi, si accorse che non c’erano più..semplicemente non erano mai esistiti..era stata la sua paura ed immaginazione a crearli.
Quel bambino passò così di stanza in stanza e potè ammirare l’antico splendore di quel castello..i suoi arazzi..i suoi mobili antichi che erano ancora il segno di una rara bellezza.
Il bambino alla fine uscì dal castello e si accorse di sorridere..era allegro..la paura era ormai solo un lontano ricordo e, mentre si preparava ad affrontare la vita con passo stavolta leggero, alzò gli occhi al cielo..aveva smesso di piovere..
P.S.: Grazie al mio "gnappo" che mi ha ispirato questo post. Ti Voglio Bene A.
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Oggi un bambino a cui voglio un mondo di bene, nel raccontarmi com’era andata la sua giornata scolastica, mi ha raccontat...
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17/01/2012 22:31:51
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Ascolta..Guarda...Segui..Vivi....
12 gennaio 2012 ore 20:51 segnalaNon fermarti..muoviti..
Non tacere..parlami..
Non fuggire..fermati..
Ascolta la voce del vento..
Guarda le onde del mare
Lasciati cullare da questa vita
Che riesce a togliere molto
Ma che sa anche dare tanto
Per chi la sa accogliere nel proprio grembo..
Non dormire..svegliati….
Non sederti..cammina..
Non guardare il suolo..guarda il cielo..
Segui il volo delle foglie
Osserva lo sbocciare dei fiori..
Sii viandante di questo mondo
Che sembra chiudere una porta
Ma che sa aprire molte nuove strade..
Per chi ha la voglia di percorrerle.
Non prendere nulla per il viaggio..
Porta con te solo il tuo cuore..
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« IMMAGINE: http://digilander.libero.it/rickydaniel/lunind.jpg »
Non fermarti..muoviti..
Non tacere..parlami..
Non fuggire..fermati..
Ascolta la voce del vento..
Guarda le onde del mare
Lasciati cu...
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12/01/2012 20:51:57
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Le Storie Incredibili....
10 gennaio 2012 ore 18:35 segnalaLe storie incredibili nascono in un modo incredibile e proseguono in un modo incredibile, quasi mai seguendo schemi e canoni consueti e routinari.
Ci si incontra nei modi più strani e incredibili e poi ci si ritrova proiettati in una dimensione che non credevamo neanche potesse esistere.
Ma le storie incredibili, proprio perché tali, richiedono anche sforzi incredibili perché appaiono “strane” e “diverse” agli occhi di chi non è abituato a viverle..un po’ perché non le ha mai vissute..un po’ per limitazioni mentali o scetticismi che portano a credere che non possano esistere.
Le storie incredibili possono solo essere vissute in un modo incredibile, perché solo chi le vive sa e può testimoniare cosa si provi.
Vivere in modo incredibile non significa trasformarsi in qualche supereroe o fare cose strabilianti..ma vivere in modo intenso la quotidianità, cercando di dar significato, colore e sapore a qualcosa che altrimenti sarebbe scialbo, incolore e insipido.
Vivere in modo incredibile significa svegliarsi la mattina con un obiettivo da raggiungere e mettercela tutta per raggiungerlo.
Vivere in modo incredibile significa arrivare alla fine della giornata e poter dire “anche oggi un piccolo passo verso la luce l’ho fatto e quel buio non è più così tanto buio”.
Vivere in modo incredibile significa guardarsi negli occhi e potersi dire "tu per me sei davvero incredibile".
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« IMMAGINE: http://forum.ge/uploads/photo-123965.jpg »
Le storie incredibili nascono in un modo incredibile e proseguono in un modo incredibile, quasi mai seguendo schemi e canoni consueti e routin...
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10/01/2012 18:35:18
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L'Umiltà di Voler Comprendere
05 gennaio 2012 ore 21:01 segnalaOggi è stata una di quelle giornate strane..tristi..senza entusiasmi…
Dentro di me si sono accavallati e alternati tanti sentimenti diversi..solitudine, rabbia..malinconia..incomprensione.anche un po’ di delusione. Sembrava che nulla volesse andare per il verso giusto. In più un costante dolore alla bocca dello stomaco abbinato a capogiri ha contribuito a perfezionare l’opera, già di per sé sufficiente da sola a rendere questa giornata ancor più cupa di quanto già il cielo nuvoloso non l’avesse resa di per sè.
Ma per il solito vizio di fabbrica che mi contraddistingue, quello cioè di non darla vinta alle cose che non vanno e di cercare di rimetterle in pista..ad un certo punto mi son detto “aòòòòòòòòò….allora che volemo fa..stamo lì tutto il giorno a fa na tragedia o ce ragionamo su?”
E quando ti fermi a riflettere, ti rendi conto come tante cose potrebbero essere superate solo con un pizzico di buonsenso in più..con uno sforzo di comprensione che ti porta a vedere “oltre” ciò che ti fa star male..a non fermarsi in maniera intransigente sulle proprie posizioni ma ad ammorbidire il proprio ragionamento..perchè l’Uomo Maturo..e la Donna matura ovviamente, questo devono fare, provare a superare quegli ostacoli che rendono difficile l’avvicinamento mentale a un’ottica diversa. E lì capisci come tante cose non le capiamo perché siam proprio noi che decidiamo di non capirle quando ci rifiutiamo di aprire la mente a questa comprensione, nel senso che spesso diciamo “è solo così come dico io..”
Eh no che, invece, non è solo così..non è mai SOLO COSI’. Quantomeno va considerato e rispettato almeno un altro punto di vista diverso dal nostro, perché comprendere significa abbandonare quell’orgoglio intellettivo che ci fa considerare unici percettori e interpreti della verità..
L’orgoglio e la presunzione non son mai vestiti adatti per la mente..ma una mente aperta deve vestirsi spesso di umiltà per poter accogliere pensieri diversi che, entrando in contraddittorio con i nostri preesistenti, non potranno che arricchire il nostro modo di vivere e di essere persone che sanno accogliere.
E’ questo che ho provato a fare e, confesso, non mi è neanche riuscito subito..ma, più riflettevo, più mi si aprivano strade diverse, diverse possibilità di comprendere un punto di vista che non era il mio e il bello è che in questo processo non mi sentivo affatto privato della mia “verità” o depauperato della mia “ragione” ma sentivo che stavo crescendo e, in questo, mi avvicinavo sempre di più a chi in quel momento non la pensava come me.
Ovvio che la comprensione richieda anche reciprocità, in quanto tanto più si cresce e ci si avvicina quanto più questo sforzo avvenga da ambo le parti, senza paura di perdere i pezzi perché..anzi..i pezzi che perdiamo noi vanno a completare l’altro e quelli che perde l’altro, li acquisiamo noi e così ognuno si arricchisce di un pensiero diverso..e impariamo a capirci meglio.
Rendiamo la nostra mente un porto in cui far approdare le navi del pensiero e della riflessione e saranno loro a traghettarci su quel mare in cui nulla sprofonderà più negli abissi dell’incomprensione.
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I Sogni Non Hanno Età
02 gennaio 2012 ore 23:05 segnalaQualche giorno fa, mentre passeggiavo con i miei figli, ho incrociato una coppia di anziani che si tenevano per mano e parlavano sorridendosi. A qualcuno potrebbe venir da dire “guarda che ridicoli..alla loro età ancora si tengono per mano”. Io invece sono rimasto senza parole nel trovarmi di fronte a quel miracolo..un miracolo d’amore. Quella coppia stava portando avanti un sogno..un sogno costruito nel tempo..un sogno che durava a dispetto dell’età e, nonostante l’età, entrambi ancora ci credevano in quel sogno.
All’inizio di questo nuovo anno, come all’inizio di ogni nuovo anno, va di moda augurare e augurarsi tante cose..soldi..lavoro.salute..felicità..un figlio..una casa..ecc…ognuno ha la sua lista. Tornandomi alla mente l’immagine tenera e delicata di quella coppia di anziani ho fatto anch’io il mio proposito..mi sarei impegnato con tutte le mie forze a realizzare il mio sogno..il nostro miracolo d’amore.
In un tempo in cui tutto si riveste di superficialità..in cui ci si arrende troppo facilmente di fronte alle avversità della vita..in cui tutto sembra spingere verso un materialismo che ha intaccato anche l’intima essenza dei rapporti di coppia..quei due anziani ci danno una grande lezione..che con la perseveranza, la pazienza, il desiderio di tenersi per mano, il sorriso..l’Amore lo si può davvero costruire e rendere eterno.
E come un alunno di prima elementare mi siedo e resto in silenzio di fronte a una così alta lezione di vita in cui ho solo da imparare.
Questo farò in questo nuovo anno..camminerò a testa bassa perché io possa seguire i miei passi ma con il cuore proteso in alto, perché deve essere libero di inseguire il suo sogno.
E come un aereo lascia la sua scia mentre solca il cielo, così io farò di tutto per lasciare la mia scia nel cuore di chi amo, con umiltà e semplicità, sforzandomi quotidianamente di realizzare il mio sogno.. camminare anch’io mano nella mano con la mia compagna fino alla fine dei giorni che il tempo vorrà donarci, facendoci dono dei nostri sorrisi
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Qualche giorno fa, mentre passeggiavo con i miei figli, ho incrociato una coppia di anziani che si tenevano per mano e parlavano sorridend...
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02/01/2012 23:05:58
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BUON NATALE.......
25 dicembre 2011 ore 02:29 segnalaBuon Natale a chi in questo tempo ha visitato questo mio umile blog e a chi vi si fermerà anche solo per un attimo....
Buon Natale a chi in questo mondo virtuale ha cercato di colmare tanti vuoti....
Buon Natale a chi è stato deluso da questo mondo così effimero dove spesso si incontrano vampiri del cuore che cercano solo il corpo disinteressandosi dell'animo...
Buon Natale a chi è stato flagellato dalla vita e ha perso la speranza in un domani migliore..
Buon Natale a chi, nonostante le sconfitte e le delusioni, non ha riposto il cuore in una cassaforte ma, anche se ferito e sanguinante, lo ha lasciato affacciato sulla finestra della vita.
Buon Natale a tutti coloro che, in questo tempo, mi sono stati vicino nei momenti difficili condividendo i miei pensieri e aiutandomi a non arrendermi.
Ma soprattutto..
A TE AMORE MIO..che di questo natale sei il dono più grande..il più bello..UNICO..che stai affrontando con me questo tratto di strada che ci porterà, spero il più presto possibile, a mettere i nostri cuori sotto un unico tetto, facendoci vedere insieme tutte le albe e i tramonti che verranno..unendo per sempre i nostri respiri in un dolce abbraccio che ha il sapore e i colori dell'arcobaleno.
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« IMMAGINE: http://lacucinadicasamia.files.wordpress.com/2010/12/immagini-buon-natale-1.jpg?w=500&h=375 »
Buon Natale a chi in questo tempo ha visitato questo mio umile blog e a chi vi si fermerà a...
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25/12/2011 02:29:14
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