Un altro giorno e saluti, un altro giorno e provi a essere migliore, un altro giorno e probabilmente non ci pensi nemmeno, mio malgrado ho dovuto soppesare il mio tempo e non per scrivere perché vorrei scrivere sempre ma il quotidiano è ineluttabile come gli oneri e magari qualche onore che in fondo non mi serve affatto.
- ma sei sicura di volerci andare?
- avevamo deciso insieme o sbaglio?
- mi rispondi con un’altra domanda e questo non va bene…
- allora andiamo e basta!
- perderemo tutto il fine settimana per questa cosa!
- prima o poi poteva succedere e poi ti chiedo solo di provare…
- questo ti costerà marmocchia!
- sì e non vedo l’ora ma costerà anche a te!
- no, io faccio anche da autista!
- posso guidare anche io!
- sì ma tu limitati al lato passeggero, fai da navigatrice!
- dispersi nella tundra padana ancora scomparsi chiedono aiuto ma invano… potrei davvero decidere di non farti partecipare e andare da sola lo sai?
E non è voler fare delle cose incondizionatamente, a tutti i costi, muoversi comunque in una direzione o un’altra? Fuggire l’amorale per molti immobilità, scrollarsi di dosso quel vestito cucito ad arte per noi ma da altri, che alla fine risulta essere molto scomodo e a mano a mano che il nostro tempo trascorre e l’esperienza ci cambia e diviene sin troppo attillato sino ad impedire ogni movimento. Non ho bisogno di una protezione o di un filtro, posso tranquillamente esprimermi in ogni momento. Ecco
Io non sono indifferente, assorbo ogni cosa, posso divertirmi e posso anche lasciare ogni altra cosa, posso decidere di iniziare un viaggio o posso anche leggere un libro per immaginarne di nuove. Voglio fare una passeggiata, voglio svegliarmi e giocare prima di fare colazione, posso lavorare e spiegare allo stesso tempo cosa e quando e come fare ma lasciatemi anche un momento per decidere.
Mi ricordo l’anno scorso, eravamo negli Stati Uniti, era iniziato come uno dei soliti viaggi, mi piace viaggiare, avendo la possibilità e avendo una finestra improvvisa perché no, non era stato pianificato, siamo andati in South Dakota, non è stata una scelta casuale, volevo vedere il Monte Rushmore, non tutti lo sanno ma in origine il progetto prevedeva che le effigi raffigurate fossero sei e alcune di queste raffiguranti alcuni importanti nativi americani. Come tutti sanno però si optò per quattro effigi raffiguranti alcuni dei Presidenti americani. Il numero venne ridotto per la conformazione rocciosa non uniforme e non adatta a sostenere un intervento così invasivo. C’è un’altra curiosità però, il progetto nacque soprattutto per rendere quella località una meta turistica e le chiacchiere stanno a zero perché il South Dakota ospita ogni anno diversi milioni di turisti. Lo sforzo economico fu davvero importante e il processo venne bruscamente interrotto dopo aver ultimato solo 4 volti e non i relativi busti. Sono stata quasi 4 mesi negli Stati Uniti l’ultima volta e sarebbe bello ritornarci presto.
È vero, posso fare ogni cosa, volendo posso anche cambiare e tornare all’estero, posso fare quello che voglio e so che le mie scelte non condizionano chi mi sta vicino, mi è capitato in passato di cambiare repentinamente perché chiudi un capitolo e anche senza avere la necessità di iniziarne subito uno nuovo sei già andata oltre senza nemmeno accorgertene, sei già da questa parte e chiedi cosa c’è da fare adesso? E ieri com’era? E domani sarò ancora qui? Sarò ancora in grado di essere?
- ma sei sicura di volerci andare?
- avevamo deciso insieme o sbaglio?
- mi rispondi con un’altra domanda e questo non va bene…
- allora andiamo e basta!
- perderemo tutto il fine settimana per questa cosa!
- prima o poi poteva succedere e poi ti chiedo solo di provare…
- questo ti costerà marmocchia!
- sì e non vedo l’ora ma costerà anche a te!
- no, io faccio anche da autista!
- posso guidare anche io!
- sì ma tu limitati al lato passeggero, fai da navigatrice!
- dispersi nella tundra padana ancora scomparsi chiedono aiuto ma invano… potrei davvero decidere di non farti partecipare e andare da sola lo sai?
E non è voler fare delle cose incondizionatamente, a tutti i costi, muoversi comunque in una direzione o un’altra? Fuggire l’amorale per molti immobilità, scrollarsi di dosso quel vestito cucito ad arte per noi ma da altri, che alla fine risulta essere molto scomodo e a mano a mano che il nostro tempo trascorre e l’esperienza ci cambia e diviene sin troppo attillato sino ad impedire ogni movimento. Non ho bisogno di una protezione o di un filtro, posso tranquillamente esprimermi in ogni momento. Ecco
Io non sono indifferente, assorbo ogni cosa, posso divertirmi e posso anche lasciare ogni altra cosa, posso decidere di iniziare un viaggio o posso anche leggere un libro per immaginarne di nuove. Voglio fare una passeggiata, voglio svegliarmi e giocare prima di fare colazione, posso lavorare e spiegare allo stesso tempo cosa e quando e come fare ma lasciatemi anche un momento per decidere.
Mi ricordo l’anno scorso, eravamo negli Stati Uniti, era iniziato come uno dei soliti viaggi, mi piace viaggiare, avendo la possibilità e avendo una finestra improvvisa perché no, non era stato pianificato, siamo andati in South Dakota, non è stata una scelta casuale, volevo vedere il Monte Rushmore, non tutti lo sanno ma in origine il progetto prevedeva che le effigi raffigurate fossero sei e alcune di queste raffiguranti alcuni importanti nativi americani. Come tutti sanno però si optò per quattro effigi raffiguranti alcuni dei Presidenti americani. Il numero venne ridotto per la conformazione rocciosa non uniforme e non adatta a sostenere un intervento così invasivo. C’è un’altra curiosità però, il progetto nacque soprattutto per rendere quella località una meta turistica e le chiacchiere stanno a zero perché il South Dakota ospita ogni anno diversi milioni di turisti. Lo sforzo economico fu davvero importante e il processo venne bruscamente interrotto dopo aver ultimato solo 4 volti e non i relativi busti. Sono stata quasi 4 mesi negli Stati Uniti l’ultima volta e sarebbe bello ritornarci presto.
È vero, posso fare ogni cosa, volendo posso anche cambiare e tornare all’estero, posso fare quello che voglio e so che le mie scelte non condizionano chi mi sta vicino, mi è capitato in passato di cambiare repentinamente perché chiudi un capitolo e anche senza avere la necessità di iniziarne subito uno nuovo sei già andata oltre senza nemmeno accorgertene, sei già da questa parte e chiedi cosa c’è da fare adesso? E ieri com’era? E domani sarò ancora qui? Sarò ancora in grado di essere?