Testo di Caruso:
Qui dove il mare luccica,
E tira forte vento
Sulla vecchia terazza
Davanti al golfo di surriento
Un uomo abbraccia una ragazza
Dopo che aveva pianto
Poi si sciarisce la voce
E ricomincia il canto
Te voglio bene assai
Ma tanto tanto bene sai
? una cantena ormai
Che sciogliei sangue dint’e vene sai...
Vide le luci in mezzo al mare
Pens? alle notti l? in à merica
Ma erano solo le lampare
E la bianca scia di un’elica
Sent? il dolore nella musica
E si alz? dal pianoforte
Ma quando vide uscire
La luna da una nuvola
Gli sembro pi? dolce anche la morte
Guard? negli occhi la ragazza
Quegli occhi verdi come il mare
Poi all’improvisso usci una lacrima
E lui credette di affogare
Te voglio bene assai
Ma tanto tanto bene sai
? una cantena ormai
Che sciogliei sangue dint’e vene sai...
Potenza della lirica
Dove ogni dramma ? un falso
Che con un po’di trucco e con la mimica
Puoi diventare un altro
Ma due occhi che ti guardano
Cos? vicini e veri
Ti fan scordare le parole
Confondono I pensieri
Cos? diventa tutto piccolo
Anche le notti l? in à merica
Ti volti e vedi la tua vita
Dietro la scia di un’elica
Ma s? ? la vita che finisce
E non ci penso poi tanto
Anzi si sentiva gi? felice
E ricomincio il suo canto
Te voglio bene assai
Ma tanto tanto bene sai
? una cantena ormai
Che sciogliei sangue dint’e vene sai...
....caruso
30 giugno 2012 ore 12:10 segnalae68b325a-d2db-4cc0-89cd-b134c8a601fd
« immagine » Testo di Caruso:
Qui dove il mare luccica,
E tira forte vento
Sulla vecchia terazza
Davanti al golfo di surriento
Un uomo abbraccia una ragazza
Dopo che aveva pianto
Poi si sciarisce la voce
E ricomincia il canto
Te voglio bene assai
Ma tanto tanto bene sai
? una cantena ormai
Che scio...
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30/06/2012 12:10:26
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...al mare...
15 giugno 2012 ore 20:32 segnala
A Abbronzatissima
sotto i raggi del sole,
come è bello sognare,
abbracciato con te.
A Abbronzatissima
a due passi dal mare,
come è dolce sentirti
respirare con me.
Sulle labbra tue dolcissime
un profumo di salsedine
sentirò per tutto il tempo
di questa estate d'amor.
Quando il viso tuo nerissimo
tornerà di nuovo pallido,
questi giorni in riva al mar
non potrò dimenticar.
A Abbronzatissima
sotto i raggi del sole,
a due passi dal mare
abbracciato con te.
A Abbronzatissima.
sotto i raggi del sole,
come è bello sognare,
abbracciato con te.
A Abbronzatissima
a due passi dal mare,
come è dolce sentirti
respirare con me.
Sulle labbra tue dolcissime
un profumo di salsedine
sentirò per tutto il tempo
di questa estate d'amor.
Quando il viso tuo nerissimo
tornerà di nuovo pallido,
questi giorni in riva al mar
non potrò dimenticar.
A Abbronzatissima
sotto i raggi del sole,
a due passi dal mare
abbracciato con te.
A Abbronzatissima.
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...l'occasione.....
06 giugno 2012 ore 07:31 segnala
«Non so cosa mi sia saltato in testa… Ero lì, mi si è presentata l’occasione e l’ho tradita. E adesso, cosa le dico?».
Ahiahiai! Scorgo lacrimucce da coccodrillo… Se ti può consolare, sei in buona compagnia! Il mondo è pieno di Paolo & Francesca, e di Lancillotto & Ginevra… Del resto, stando a una recente indagine sul DNA di un campione rappresentativo di neonati, il 7% degli italiani non risulta essere figlio del padre dichiarato! (Il 7%, significa che tra le persone che conoscete, una ogni 14 è figlia dell’amore tra la madre e… l’amante). Se poi si pensa a quanto siano largamente diffusi i metodi anticoncezionali al giorno d’oggi, è facile evincere che il tradimento sia un costume molto più frequente di quanto non si possa ritenere.
Ma cosa fare dopo aver consumato il fattaccio? Confessare oppure no? Giocarsi la carta dell’onestà per mitigare i sensi di colpa, o insabbiare tutto? E come reagire se il partner nutre già dei sospetti a riguardo?
Ovviamente non è facile trovare risposte universali a queste domande, sia perché ogni coppia ha il suo vissuto, sia perché esistono diversi gradi di infedeltà. Un conto è una scappatella di una notte, un conto è una relazione parallela di tre anni. Come sempre però, esistono delle soluzioni che sociologicamente hanno maggiori probabilità di successo rispetto a delle altre. A questo proposito ricordo un libro che lessi qualche anno fa, The Myth of Monogamy, in cui gli autori, David P. Barash e Judith Eve Lipton, dell’Università di Washington, si proponevano di svelare gli altarini della monogamia odierna. Quel che più mi impressionò, fu constatare che l’onestà non paga. In quasi tutte le coppie osservate, ammettere il misfatto portava di lì a qualche tempo, alla fine della storia d’amore. Specialmente se a confessare era il gentil sesso. Infatti, mentre le donne sanno spesso essere sagge e capire che, se la cosa non è grave, non vale la pena compromettere l’unità della coppia, gli uomini difficilmente riescono a digerire un tradimento. Il motivo di questa differente reazione è facilmente ravvisabile nell’iter darwiniano: l’uomo, che nel corso dei millenni aveva la necessità di tutelare la paternità della prole per assicurarsi una discendenza, ha sviluppato una maggiore territorialità sessuale, mentre la donna, che aveva bisogno di un partner presente che la aiutasse ad allevare i piccoli, ha evoluto un maggiore attaccamento alla stabilità familiare. Comunque sia, ciò che è emerso da questi studi è che l’atteggiamento più conveniente ai fini della sopravvivenza della coppia è negare l’evidenza. Negare, negare, negare! Sempre. Moralmente poco appagante, ma indubbiamente il modus operandi più efficace. Per dirla senza scomodare importanti università americane, l’antica saggezza popolare dell’occhio non vede, cuore non duole. Se ci pensate, stando ai processi mediatici a cui abbiamo assistito nella cronaca nera recente, la strategia del negare è quella più adottata. Confessare in quei casi porterebbe a una condanna certa, mentre negando resta comunque un’aurea di dubbio e la possibilità di farla franca. E poi, dichiararsi innocenti significa anche offrire a un partner intelligente una ciambella di salvataggio per uscire incolumi da una situazione critica, pur facendo capire che ci sono dei limiti: “Diciamo che ti credo. Così evitiamo la crisi e salviamo il rapporto. Per questa volta…”
—
Ahiahiai! Scorgo lacrimucce da coccodrillo… Se ti può consolare, sei in buona compagnia! Il mondo è pieno di Paolo & Francesca, e di Lancillotto & Ginevra… Del resto, stando a una recente indagine sul DNA di un campione rappresentativo di neonati, il 7% degli italiani non risulta essere figlio del padre dichiarato! (Il 7%, significa che tra le persone che conoscete, una ogni 14 è figlia dell’amore tra la madre e… l’amante). Se poi si pensa a quanto siano largamente diffusi i metodi anticoncezionali al giorno d’oggi, è facile evincere che il tradimento sia un costume molto più frequente di quanto non si possa ritenere.
Ma cosa fare dopo aver consumato il fattaccio? Confessare oppure no? Giocarsi la carta dell’onestà per mitigare i sensi di colpa, o insabbiare tutto? E come reagire se il partner nutre già dei sospetti a riguardo?
Ovviamente non è facile trovare risposte universali a queste domande, sia perché ogni coppia ha il suo vissuto, sia perché esistono diversi gradi di infedeltà. Un conto è una scappatella di una notte, un conto è una relazione parallela di tre anni. Come sempre però, esistono delle soluzioni che sociologicamente hanno maggiori probabilità di successo rispetto a delle altre. A questo proposito ricordo un libro che lessi qualche anno fa, The Myth of Monogamy, in cui gli autori, David P. Barash e Judith Eve Lipton, dell’Università di Washington, si proponevano di svelare gli altarini della monogamia odierna. Quel che più mi impressionò, fu constatare che l’onestà non paga. In quasi tutte le coppie osservate, ammettere il misfatto portava di lì a qualche tempo, alla fine della storia d’amore. Specialmente se a confessare era il gentil sesso. Infatti, mentre le donne sanno spesso essere sagge e capire che, se la cosa non è grave, non vale la pena compromettere l’unità della coppia, gli uomini difficilmente riescono a digerire un tradimento. Il motivo di questa differente reazione è facilmente ravvisabile nell’iter darwiniano: l’uomo, che nel corso dei millenni aveva la necessità di tutelare la paternità della prole per assicurarsi una discendenza, ha sviluppato una maggiore territorialità sessuale, mentre la donna, che aveva bisogno di un partner presente che la aiutasse ad allevare i piccoli, ha evoluto un maggiore attaccamento alla stabilità familiare. Comunque sia, ciò che è emerso da questi studi è che l’atteggiamento più conveniente ai fini della sopravvivenza della coppia è negare l’evidenza. Negare, negare, negare! Sempre. Moralmente poco appagante, ma indubbiamente il modus operandi più efficace. Per dirla senza scomodare importanti università americane, l’antica saggezza popolare dell’occhio non vede, cuore non duole. Se ci pensate, stando ai processi mediatici a cui abbiamo assistito nella cronaca nera recente, la strategia del negare è quella più adottata. Confessare in quei casi porterebbe a una condanna certa, mentre negando resta comunque un’aurea di dubbio e la possibilità di farla franca. E poi, dichiararsi innocenti significa anche offrire a un partner intelligente una ciambella di salvataggio per uscire incolumi da una situazione critica, pur facendo capire che ci sono dei limiti: “Diciamo che ti credo. Così evitiamo la crisi e salviamo il rapporto. Per questa volta…”
—
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« immagine » «Non so cosa mi sia saltato in testa… Ero lì, mi si è presentata l’occasione e l’ho tradita. E adesso, cosa le dico?».
Ahiahiai! Scorgo lacrimucce da coccodrillo… Se ti può consolare, sei in buona compagnia! Il mondo è pieno di Paolo & Francesca, e di Lancillotto & Ginevra… Del resto...
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06/06/2012 07:31:12
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...il 2 giugno...
02 giugno 2012 ore 07:05 segnala
Il referendum istituzionale: gli italiani scelgono tra monarchia e repubblica
Monarchia o repubblica? Si vota• È il giorno del referendum istituzionale. Gli italiani sono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica. E insieme ad eleggere i componenti dell’Assemblea costituente che dovrà scrivere la nuova Costituzione. Si vota oggi, fino alle 22, e domani mattina fino a mezzogiorno. È la prima, grande consultazione nazionale dell’Italia libera. Gli aventi diritto al voto sono circa 28 milioni. Non votano i cittadini dell’Alto Adige e della Venezia Giulia, non ancora tornati totalmente sotto la sovranità italiana.
Le donne votano per la prima volta, o quasi• Per la prima volta in Italia votano in una consultazione elettorale nazionale anche le donne. È già successo in primavera, tra il 10 marzo e il 7 aprile, ma si trattava di elezioni locali (erano andati a votare, in 5.722 comuni, 7.862.743 uomini e 8.441.537 donne). Oggi a Roma, dove non ci sono state nemmeno le amministrative di primavera, le donne ai seggi si sono subito rivelate in netta maggioranza sugli uomini. Il diritto di voto alle donne è stato riconosciuto da un decreto emanato dal governo Bonomi il 31 gennaio dello scorso anno, con il Paese diviso e il Nord ancora sotto l’occupazione tedesca.
Monarchia o repubblica? Si vota• È il giorno del referendum istituzionale. Gli italiani sono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica. E insieme ad eleggere i componenti dell’Assemblea costituente che dovrà scrivere la nuova Costituzione. Si vota oggi, fino alle 22, e domani mattina fino a mezzogiorno. È la prima, grande consultazione nazionale dell’Italia libera. Gli aventi diritto al voto sono circa 28 milioni. Non votano i cittadini dell’Alto Adige e della Venezia Giulia, non ancora tornati totalmente sotto la sovranità italiana.
Le donne votano per la prima volta, o quasi• Per la prima volta in Italia votano in una consultazione elettorale nazionale anche le donne. È già successo in primavera, tra il 10 marzo e il 7 aprile, ma si trattava di elezioni locali (erano andati a votare, in 5.722 comuni, 7.862.743 uomini e 8.441.537 donne). Oggi a Roma, dove non ci sono state nemmeno le amministrative di primavera, le donne ai seggi si sono subito rivelate in netta maggioranza sugli uomini. Il diritto di voto alle donne è stato riconosciuto da un decreto emanato dal governo Bonomi il 31 gennaio dello scorso anno, con il Paese diviso e il Nord ancora sotto l’occupazione tedesca.
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« immagine » Il referendum istituzionale: gli italiani scelgono tra monarchia e repubblica
Monarchia o repubblica? Si vota• È il giorno del referendum istituzionale. Gli italiani sono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica. E insieme ad eleggere i componenti dell’Assemblea costituente che ...
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02/06/2012 07:05:54
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l'indesiderato.......
26 maggio 2012 ore 19:29 segnala
Spesso associamo piccoli gesti a determinate situazioni anche nella nostra quotidiana razionalità;
chi di voi non ha mai fatto il gesto delle "corna", magari parlando con qualcuno, di un esame da affrontare?
Ebbene questi piccoli gesti scaramantici affondano le loro radici nella storia dell’uomo, ma rafforzano anche il convincimento psichico necessario per la prova da affrontare;
Se il mio pensiero viene rafforzato da un gesto che ne accentui l’intensità, questo necessariamente si indirizzerà con maggiore forza verso l’obiettivo prefissato.
Un antico incanto di allontanamento, prevedeva di sotterrare, davanti alla porta di casa, un piccolo vaso con dentro chiodi e spine per tenere lontane le persone indesiderate: questo perché, rafforzando l’intensità del pensiero, si rafforza l’intenzione di questo.
Un altro incanto sempre sullo stesso genere, raccomanda, per allontanare, sempre le persone indesiderate, di spazzare con forza davanti all’ingresso di casa, verso l’esterno, per "rimuovere" i pettegolezzi e le malelingue, ma, se ci pensiamo bene, è un gesto psichico ben preciso: "rimuovo dalla mia mente tutto quello che di male è stato detto su di me".
Certo noi persone razionali e moderne abbiamo perso questi piccoli "gesti psichici" antichissimi, proprio perché siamo ancorati ad una visione materialistica della vita;
ma se provassimo a riappropiarci di questi antichi gesti, non daremmo forse più forza alle nostre intenzioni?
chi di voi non ha mai fatto il gesto delle "corna", magari parlando con qualcuno, di un esame da affrontare?
Ebbene questi piccoli gesti scaramantici affondano le loro radici nella storia dell’uomo, ma rafforzano anche il convincimento psichico necessario per la prova da affrontare;
Se il mio pensiero viene rafforzato da un gesto che ne accentui l’intensità, questo necessariamente si indirizzerà con maggiore forza verso l’obiettivo prefissato.
Un antico incanto di allontanamento, prevedeva di sotterrare, davanti alla porta di casa, un piccolo vaso con dentro chiodi e spine per tenere lontane le persone indesiderate: questo perché, rafforzando l’intensità del pensiero, si rafforza l’intenzione di questo.
Un altro incanto sempre sullo stesso genere, raccomanda, per allontanare, sempre le persone indesiderate, di spazzare con forza davanti all’ingresso di casa, verso l’esterno, per "rimuovere" i pettegolezzi e le malelingue, ma, se ci pensiamo bene, è un gesto psichico ben preciso: "rimuovo dalla mia mente tutto quello che di male è stato detto su di me".
Certo noi persone razionali e moderne abbiamo perso questi piccoli "gesti psichici" antichissimi, proprio perché siamo ancorati ad una visione materialistica della vita;
ma se provassimo a riappropiarci di questi antichi gesti, non daremmo forse più forza alle nostre intenzioni?
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Spesso associamo piccoli gesti a determinate situazioni anche nella nostra quotidiana razionalità;
chi di voi non ha mai fatto il gesto delle "corna", magari parlando con qualcuno, di un esame da affrontare?
Ebbene questi piccoli gesti scaramantici affondano le loro radici nella storia dell’uomo,...
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26/05/2012 19:29:25
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....balliamo...
25 maggio 2012 ore 07:17 segnala
Balliamo!
è da tanto tempo che non lo facciamo
Balliamo!
C'è la musica che piace pure a te
Andiamo
questa sera sono in vena di follie
Noi due
stretti stretti come tanto tempo fa
Che scena!
Più ti guardo e più mi sembri una regina
Sei stupenda nel tuo abito da sera
così bella non t'avevo vista mai
Sei grande
quando dici che tu ami un incosciente
Più grande
quando ammetti che anche tu mi vuoi così
D'accordo
ho un carattere che è un po' particolare
eppure
dimmi chi ti può capire più di me!
Balliamo!
Sembra scritta per noi due questa canzone
E' una storia
che assomiglia al nostro amore
un'amore mezzo pazzo come me
Amore...
Balliamo...
Balliamo
non vorrei che fosse l'ultima canzone
Tre minuti per convincerti che è amore...
Dai balliamo...
Balliamo!
sembra scritta per noi due questa canzone
Balliamo!
Stretti stretti come tanto tempo fa
Balliamo...
è da tanto tempo che non lo facciamo
Balliamo!
C'è la musica che piace pure a te
Andiamo
questa sera sono in vena di follie
Noi due
stretti stretti come tanto tempo fa
Che scena!
Più ti guardo e più mi sembri una regina
Sei stupenda nel tuo abito da sera
così bella non t'avevo vista mai
Sei grande
quando dici che tu ami un incosciente
Più grande
quando ammetti che anche tu mi vuoi così
D'accordo
ho un carattere che è un po' particolare
eppure
dimmi chi ti può capire più di me!
Balliamo!
Sembra scritta per noi due questa canzone
E' una storia
che assomiglia al nostro amore
un'amore mezzo pazzo come me
Amore...
Balliamo...
Balliamo
non vorrei che fosse l'ultima canzone
Tre minuti per convincerti che è amore...
Dai balliamo...
Balliamo!
sembra scritta per noi due questa canzone
Balliamo!
Stretti stretti come tanto tempo fa
Balliamo...
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« immagine » Balliamo!
è da tanto tempo che non lo facciamo
Balliamo!
C'è la musica che piace pure a te
Andiamo
questa sera sono in vena di follie
Noi due
stretti stretti come tanto tempo fa
Che scena!
Più ti guardo e più mi sembri una regina
Sei stupenda nel tuo abito da sera
così bella...
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25/05/2012 07:17:11
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presenti....
23 maggio 2012 ore 00:52 segnala
essere italiani....
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essere italiani....
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23/05/2012 00:52:51
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un pensiero...
22 maggio 2012 ore 19:42 segnala
Spesso si ha paura di essere sinceri, pensando che ciò che diremo non sarà capito fino in fondo, si sbaglia. L'onestà è sempre apprezzata
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« immagine » Spesso si ha paura di essere sinceri, pensando che ciò che diremo non sarà capito fino in fondo, si sbaglia. L'onestà è sempre apprezzata
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22/05/2012 19:42:48
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italiano
18 maggio 2012 ore 21:40 segnala
parlato: Io G. G. sono nato e vivo a Milano.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.
Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che tutto è calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui mi incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.
Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono..
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.
Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che tutto è calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui mi incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.
Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono..
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« immagine » parlato: Io G. G. sono nato e vivo a Milano.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia...
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18/05/2012 21:40:00
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a tutte le mamme del mondo...
14 maggio 2012 ore 19:30 segnala
Tajoli Luciano Testo Canzone Mamma
mamma son tanto felice
perche' ritorno da te
la mia canzone ti dice
che e' il piu' bel giorno per me
mamma son tanto felice
viver lontano perche'
Mamma
solo per te la mia canzone vola
Mamma
sarai con me tu non sarai piu' sola
quanto ti voglio bene
queste parole d'amore
che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano piu'
Mamma
ma la canzone mia piu' bella sei tu
sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai piu'
Sento la mano tua stanca
cerca i miei riccioli d'or
sento e la voce ti manca
la ninna nanna d'allor
oggi la testa tua bianca
io voglio stringere al cuor
Mamma
solo per te la mia canzone vola
Mamma
sarai con me tu non sarai piu' sola
quanto ti voglio bene
queste parole d'amore
che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano piu'
Mamma
ma la canzone mia piu' bella sei tu
sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai piu'
quanto ti voglio bene
queste parole d'amore
che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano piu'
Mamma
ma la canzone mia piu' bella sei tu
sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai piu'
:rosa
mamma son tanto felice
perche' ritorno da te
la mia canzone ti dice
che e' il piu' bel giorno per me
mamma son tanto felice
viver lontano perche'
Mamma
solo per te la mia canzone vola
Mamma
sarai con me tu non sarai piu' sola
quanto ti voglio bene
queste parole d'amore
che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano piu'
Mamma
ma la canzone mia piu' bella sei tu
sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai piu'
Sento la mano tua stanca
cerca i miei riccioli d'or
sento e la voce ti manca
la ninna nanna d'allor
oggi la testa tua bianca
io voglio stringere al cuor
Mamma
solo per te la mia canzone vola
Mamma
sarai con me tu non sarai piu' sola
quanto ti voglio bene
queste parole d'amore
che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano piu'
Mamma
ma la canzone mia piu' bella sei tu
sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai piu'
quanto ti voglio bene
queste parole d'amore
che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano piu'
Mamma
ma la canzone mia piu' bella sei tu
sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai piu'
:rosa
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« immagine » Tajoli Luciano Testo Canzone Mamma
mamma son tanto felice
perche' ritorno da te
la mia canzone ti dice
che e' il piu' bel giorno per me
mamma son tanto felice
viver lontano perche'
Mamma
solo per te la mia canzone vola
Mamma
sarai con me tu non sarai piu' sola
quanto ti voglio bene
...
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14/05/2012 19:30:47
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