lascia che l'anima sia sangue
fra i seni ansimanti di notti eterne
dove scorderemo le ferite del tempo.
Indugerai nella mia bocca
come il sapore di tiepide lacrime,
sale sulla carne aperta dei miei silenzi,
vento selvaggio fra le macerie della ragione.
Lascia che sia la pioggia a grondare dal cuore
che ben conosce le strade oscure del sentimento,
mentre le parole giocano con la cenere
e la poesia è solo il ricordo di ciò che consuma
nel bene o nel male.
Disseta di follia il fiore della mia mente.

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