seguito di fantasy 4...Il viso di Lia era dolcemente triste, gli occhi cerulei sorridevano rararamente, Gwen nutriva per lei l'affetto di una madre, l'aveva tenuta fra le braccia notti intere, i suoi capelli spesso avevano asciugato le lacrime di quegli occhi color del cielo.
Lia aveva sofferto, aveva amato ed era stata tradita, la vita l'aveva colpita duramente sul corpo aveva cicatrici di frustate, un tatuaggio osceno sulla pelle, impressole da uomini più simili a bestie, ma le ferite più sanguinanti le portava nel cuore. Saul in uno dei suoi più che rari slanci di altruismo,le aveva dato un tetto ed un lavoro, Gwen la rossa era la cosa più simile ad una madre che avesse mai avuto....continua

ed ecco
io sono
sotto
questo cielo
pieno
di nuvole
che regalano
gocce
ad
ascoltare
rumori
di pensieri

nell'aria
tersa
di fine novembre
voci
angeli
o diavoli
o chissà
nell'aria tersa
di fine novembre
finisce un inizio
inizia
una nuova
speranza

anima mia, danza
sul vertice, di
questa piramide di pensieri.
anima mia, conta
i passi che
ti allontanano dal baratro,
e ti avvicinano all'oblio.
anima mia
non smettereanno, di cantare
queste sirene,e
tapparti le orecchie
non servirà
perchè ti cantano dentro, nel profondo

dove si va a fare domanda per avere un pò d'amore ?
a che ora apre l'ufficio cuore infranti ?
chissà che fila all'ingresso
e intanto questo sole scalda corpi e pensieri
e una radio passa i Sabbath per noi
anime rock

urla

ulula, signore del vento

urla

ulula, contro i nostri orrori

signore del vento

squarcia i veli

delle nostre anime offuscate

strappa le nubi

rendici il sole

eteree presenze

strali luminosi

soffici voci e scorci di cielo

angeli

amici delle nuvole

squarci di blu su grigi cieli

angeli

 

amico mio

accorda l'anima

sulle note

dei sorrisi che ti dona

nell'imbrunire

lento

del cielo

sulle case e  nei viali

si stende

come un manto

di sogni

una coperta di stelle

...quando rimaneva  sola con i propri pensieri scivolava in un tiepido torpore, dolce come l'abbraccio di una madre, quella notte però non c'era dolcezza nell'aria, dalle finestre aperte non filtrava il calore della tarda primavera,  la foresta taceva, il silenzio urlava come una furia. Due colpetti brevi alla porta Gwen conosceva quel modo di bussare." Avanti Lia entra pure" , la ragazza entrò con un vassoio e una brocca che posò sul tavolo al centro della stanza...continua...