Metti Una Sera Al Caffè Concerto

04 maggio 2014 ore 15:40 segnala


In questa città noiosa e addormentata che è Modena, paesone di provincia situato nelle lande desolate della pianura padana tra la fantastica Bologna e l'interessante Reggio Emilia, vi è un luogo o per meglio dire un locale che dopo quasi 10 anni di attività, merita a parer mio un posto di diritto nella "top ten" dei locali d'Italia.





Il locale perfetto è infatti bello e funzionale, ed è in grado di essere fruito in differenti situazioni durante tutto l'arco della giornata. In questo caso il Caffè Concerto è bar-caffetteria al mattino, light brunch a pranzo, tea room nel primo pomeriggio, happy hour-aperitivo al tramonto, ristorante alla sera e live set per l'after dinner.





Lo standard qualitativo delle materie prime è alto, mentre il rapporto qualità prezzo è ben proporzionato. Il personale è cortese e preparato e a turnazione lavora 365 giorni all'anno, questo significa che è uno dei pochissimi locali sempre aperti dalle 7 di mattina fino alle 2 della notte circa.





Per finire aggiungo anche che è adatto a tutte le stagioni, in primavera e in estate all'aperto sotto i portici o nel corner ricavato in Piazza Grande, in autunno e in inverno all'interno delle sue sale.



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« immagine » In questa città noiosa e addormentata che è Modena, paesone di provincia situato nelle lande desolate della pianura padana tra la fantastica Bologna e l'interessante Reggio Emilia, vi è un luogo o per meglio dire un locale che dopo quasi 10 anni di attività, merita a parer mio un pos...
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Il Raggio Verde

23 aprile 2014 ore 16:45 segnala


La mite odissea di una ragazza costretta a trascorrere da sola le vacanze estive essendo stata mollata dal suo ragazzo pochi giorni prima dell'inizio delle stesse. Il Raggio Verde è un film profondamente intimista, che lascia raccontare alle immagini e, ancor più, alle parole, la malinconia ed il vuoto improvviso causati da una solitudine che, in un periodo di generale spensieratezza, si fa ancora più difficile da sopportare. L'introspezione psicologica è notevole, tanto quanto la conseguente messa in luce di tutta la profonda emotività di un personaggio sì turbato, ma, in fin dei conti, così normale nella sua fragilità e, probabilmente, confrontabile, nei suoi atteggiamenti e nelle sue croniche insicurezze, con tanti aspetti delle nostre stesse personalità.
Trovo che il personaggio di Delphine è quantomai attuale, è la classica ragazza che ha passato i trenta e che è rimasta "alternativa" nel vivere e nel vestire, vegetariana, insoddisfatta, spesso solitaria e idealista...come tante se ne trovano anche oggi...alla continua ricerca di un qualcosa nella vita...di un raggio verde appunto.



Il raggio verde costituisce senza dubbio uno dei fenomeni atmosferici che più
colpisce l’immaginario e la fantasia dell’uomo. Esso consiste nella visione di una
debole striatura verde, che si forma sulla sommità del disco solare o lunare
al tramontare o al sorgere; in particolari condizioni, si può trasformare in un vero e proprio lampo verde.



“…Se c’è del verde in Paradiso, sicuramente è quel verde, il vero colore della
Speranza”. Così lo scrittore francese Jules Verne descrive il raggio verde nel
romanzo sentimentale Le Rayon Vert del 1882.

Il romanzo vittoriano racconta delle vicende amorose della giovane Helena
Campbell, e si basa su una legenda scozzese che narra: il raggio ha la virtù di far sì
che chi l’abbia visto non possa ingannarsi nelle vicende sentimentali; chi avesse
avuto il privilegio di osservarlo diverrebbe abile nel vedere chiaramente nel suo
cuore ed in quello degli altri.

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« immagine » La mite odissea di una ragazza costretta a trascorrere da sola le vacanze estive essendo stata mollata dal suo ragazzo pochi giorni prima dell'inizio delle stesse. Il Raggio Verde è un film profondamente intimista, che lascia raccontare alle immagini e, ancor più, alle parole, la mal...
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Cognome e Nome: Lacombe Lucien

16 aprile 2014 ore 19:22 segnala


Il film si inscrive in un ben determinato quadro storico ed in un altrettanto preciso sfondo sociale. Nella semplice realtà contadina di una regione del sud-ovest della Francia, l'occupazione tedesca divide la gente comune in tre schieramenti: i resistenti, i collaborazionisti e chi aspetta e sta a guardare.



Malle ci racconta, attraverso la storia di Lucien, come il passaggio dalla terza categoria in una delle due prime, fosse basato su fatti casuali, le cui conseguenze spesso andavano oltre ogni aspettativa.



Malle assume un atteggiamento di "moderato distacco", l'occhio della camera registra i gratuiti gesti violenti di Lacombe con lo stesso sguardo con cui ne rileva gli involontari slanci di generosità, questo distacco favorisce una sospensione di giudizio, Malle constata, registra come un entomologo.



Il senso del film va ricercato nell'ostinazione di Lucien alla realizzazione della propria felicità. Il denaro, i vestiti costosi, lo champagne, gratificano quanto il gusto del comando e l'esercizio della violenza.



Dentro l'animo dell'uomo abita un istinto di sopraffazione e violenza che le circostanze possono fare esplodere. Lucien in fondo è una vittima, della famiglia, del paese, del razzismo borghese, della storia e del fato che ha deciso per lui un'esistenza senza speranza.

Uscito nel 1974, fu candidato al premio Oscar come migliore film straniero.
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« immagine » Il film si inscrive in un ben determinato quadro storico ed in un altrettanto preciso sfondo sociale. Nella semplice realtà contadina di una regione del sud-ovest della Francia, l'occupazione tedesca divide la gente comune in tre schieramenti: i resistenti, i collaborazionisti e chi ...
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Stream of Consciousness Chapter I

02 aprile 2014 ore 21:54 segnala


Mi piace l'aria fresca del mattino, la sveglia non suona è già il secondo giorno, che cazzo ha che non va questa sveglia. Ho i minuti contati ma faccio colazione con calma, 6:45 sono già in auto e dopo poco arrivo in stazione. Biglietti, sigarette e giornale con il treno causa guasto a non-so-cosa ritarda di 15 minuti. L’aria continua ad essere fresca, in alcuni momenti anche troppo, mi sono vestito leggero, tra poche ore farà caldo, pure troppo scommetto, odio sudare. Salgo sul treno, carrozza 9 posto 16 corridoio, mi siedo accanto al finestrino, imposto la sveglia ore 7:42 la sveglia non suona, maledetta sveglia di merda è tutta colpa dell’ora legale che domenica avrà scombinato qualche impostazione, riprovo…niente. Spengo e riaccendo il telefono, riprovo e la sveglia stavolta funziona, vai a capire…leggo il giornale e arrivo con qualche minuto di ritardo a Firenze. Non vedo “zinghi” e mendicanti abituali, la tolleranza zero all’accattonaggio più o meno molesto sembra dare i suoi frutti e i turisti ringraziano. Lascio il documento e ritiro il badge, mi sento propositivo. Prima riunione 30 minuti rapida e indolore, a Milano e Torino si sono già mossi , bene tra poco inizieremo anche noi, bisogna valorizzare le risorse a disposizione, passa la mia linea e sono tutti d’accordo e soddisfatti. Si va a prendere il caffè? Andiamo a prendere il caffè e mi fumo una sigaretta, esco da Sieni e il mercato di San Lorenzo sembra la solita qasbah.





Seconda riunione e seconda location, ottima scelta e bel salone decorato, è un piacere avere a che fare con persone capaci e disponibili, due ore passano piacevolmente. Terza e ultima riunione per definire i piani futuri, quest’anno per certi aspetti sembra più difficile dell’anno scorso, la matematica non è un opinione, triplicando i numeri ho avuto la meglio sulla cabala e sui gufi, accetto i complimenti, saluto e scendo le scale fino alla reception.



Faccio come il Baglioni? Non ancora, l’aria è calda, salto in centro,



Piazza della Repubblica,



due ragazze con il banchetto mi fermano, firmo, lascio una donazione in favore di chi si occupa del reinserimento degli ex tossicodipendenti, mi chiedono se sono di Livorno, mi fermo due minuti a parlare e mi sono simpatiche, saluto e vado da Clarks,







il commesso neanche troppo checca non mi infastidisce, mi provo le Torbay mid, blu o sand suede? Le mie Cesare Paciotti in camoscio ardesia sono di un livello superiore, sto valutando l’acquisto per situazioni più casual. Passo per pranzo al Palle d’Oro,



pasta corta con salsiccia e radicchio rosso, acqua naturale da 1,5L e caffè al vetro, ripenso alla nonna e ai sapori della sua cucina, è il momento di tornare, pago il conto e esco a fumare. Mi guardo intorno e un cinese sputa per terra, al loro paese i marciapiedi saranno un lago di bava da quanti sono, passa un gruppo di stranieri non ben definiti con dei turbanti, forse vanno a una festa, delle russe ben vestite che escono da un albergo e due americani che discutono sull’importanza della sciarpa come accessorio.



Torno a Santa Maria Novella e il mio treno è in ritardo, sono soddisfatto del fortuito contrattempo, tre ragazzi stranieri su di una banchina raccolgono bottiglie di plastica dai cestini e si divertono a far saltare il tappo schiacciandole vicino ai passeggeri che attendono di salire sul treno, un controllore si incazza e richiama la polizia, finiscono a cazzeggiare su un altro binario poco lontano, invasione barbarica 1 controllore 0. Prendo un thè freddo, mi siedo su un sedile e aspetto,



una bionda dallo stile alternativo mi cammina vicino, la giacca jeans è corta, discutibili pantaloni fantasia di un cotone molto fino ondeggiano per leggera brezza che c’è lungo i binari, ha il culo rotondo, la camminata è leggermente sulle punte, mi convinco che è questo il segreto del suo colo così ben tornito, sembra pulita e ha una bella pelle chiara, penso che le farei fare una doccia prima di farci l’amore, mi viene duro e finalmente arriva il mio treno.



Carrozza 4 posto 8 finestrino, c’è un albanese con dei baffi da motociclista che ci sta dormendo, arriva la compagna e si spostano sui sedili dall’altro lato, arriva una ragazza occhialuta e un pò nerd con una valigia e si siede di fronte a me, l’albanese e consorte sono vestiti insolitamente bene per essere albanesi, penso che forse fanno parte dell’aristocrazia del loro paese, si scostano leggermente al sopraggiungere di un’altra coppia che ha i posti prenotati, la nerd è nervosa e prova a lanciarmi un’occhiata preoccupata, ho gli occhiali scuri, non la calcolo, l’albanese si spaccola, poi passare a scaccolarsi con assoluta nonchalance, deduco che la nerd prevede le situazioni prima che si verifichino, forse ha il dono della preveggenza, l’albanese mangia un panino tirato fuori da della carta stagnola, la situazione non mi tange, guardo una ragazza asiatica che siede sulla fila di dietro, porta dei fuseaux a fantasia di ghepardo, kinky stile, noto un leggero strabismo, i suoi capelli sono belli e raccolti in uno chignon, ripenso all’ultima giapponese con cui sono stato e il suo ciuffetto pubico che le minacciavo di tagliargli ogni volta prima di andare a dormire. Arrivo a Bologna, il treno ha recuperato parte del ritardo, prendo l’altro treno per Modena, scendo dal treno anche troppo puntuale, salgo in macchina, ascolto Too Afraid To Love You dei Black Keys, guido piano e il termometro segna 27°, arrivo in ufficio,le colleghe mi avvertono che c’è un guasto da due giorni con il gestore telefonico, niente posta elettronica, niente telefono, niente internet, ho la vaga impressione che in mia assenza abbiano oziato a dovere, per non dire che non hanno proprio fatto una mazza, anche se fanno finta di essere affaccendate. Il dado è tratto, decido di andare a fare la spesa, la trasferta si conclude, domani è un altro giorno.

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« immagine » Mi piace l'aria fresca del mattino, la sveglia non suona è già il secondo giorno, che cazzo ha che non va questa sveglia. Ho i minuti contati ma faccio colazione con calma, 6:45 sono già in auto e dopo poco arrivo in stazione. Biglietti, sigarette e giornale con il treno causa guasto...
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Stream of Consciousness

01 aprile 2014 ore 19:16 segnala


Questa tecnica consiste nell'analizzare il flusso, appunto, dei pensieri senza però che si veda l'influenza dell'autore, se possibile lo Stream of Consciousness è il "verismo" del pensiero; infatti l'autore registra, a volte anche molto dettagliatamente, ogni singolo pensiero del personaggio,così come affiora alla coscienza...

Questi pensieri, poi, portano il soggetto a fare dei collegamenti mentali (a volte anche senza un apparente filo logico), la cosiddetta libera associazione di idee riportandolo alla propria situazione reale e rivelandogli una nuova verità, questa particolare
interazione fra pensieri e realtà è chiamata epifania.

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« immagine » Questa tecnica consiste nell'analizzare il flusso, appunto, dei pensieri senza però che si veda l'influenza dell'autore, se possibile lo Stream of Consciousness è il "verismo" del pensiero; infatti l'autore registra, a volte anche molto dettagliatamente, ogni singolo pensiero del per...
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L'Amore il Pomeriggio

25 marzo 2014 ore 22:33 segnala


Ultimo capitolo del ciclo dei racconti morali, il film di Rohmer è una riflessione sulla bellezza e l'amore in tutte le sue forme, sia coniugale che libertino, dove un uomo in apparenza felice e sposato, sente sempre di più il desiderio di nuovi incontri.

"Perché nella moltitudine delle bellezze possibili sono stato sensibile proprio alla sua? Questo non lo so più molto bene. Ora, quando vedo una donna, riesco con minor chiarezza a classificarla nella schiera delle elette o in quella delle escluse. Non solo non sono più certo del mio gusto, ma addirittura non capisco più quali criteri avessero guidato una volta il mio giudizio, in che cosa facessi consistere quel qualcosa che ogni donna doveva immancabilmente possedere per attrarmi e che mi bastava un'occhiata a decifrare. Da quando mi sono sposato, tutte le donne mi sembrano attraenti."

L'occasione gli viene offerta dall'inaspettato incontro con una sua vecchia amica di nome Chloé.

"Se c'è una cosa che non sono più in grado di fare è la corte a una ragazza. Non so cosa potrei dirle e d'altronde non c'è ragione che le dica qualcosa, non voglio niente da lei, non ho niente da proporle. Tuttavia sento che il matrimonio mi blocca, mi imprigiona e ho voglia di evadere. La prospettiva di una felicità senza scosse mi immalinconisce e mi scopro a rimpiangere i tempi non lontani in cui provavo anch'io gli spasimi dell'attesa. Sogno una vita fatta solo di primi amori, d'amori durevoli. So di volere l'impossibile, non invidio nessuno e quando vedo due innamorati, penso meno a me, a quello che ero, e più a loro, a quel che saranno. Per questo amo la città, la gente passa e sparisce, non la si vede invecchiare. Quel che rende straordinario ai miei occhi lo scenario di Parigi, le sue strade, è la presenza costante e fuggevole di donne che si incrociano ad ogni momento e che quasi certamente non rivedrò mai più, purché siano là, indifferenti e inconsapevoli del loro fascino, felici di verificarne l'effetto su di me come io verifico il mio su di loro, per un tacito accordo senza sguardi o sorrisi anche appena accennati."

Col tempo, Chloé diviene sempre più importante, così come i loro incontri clandestini, nei quali parlano tanto, di sé, dei propri amori, della loro vita.

"A me piace guardar vivere gli altri. Vite più o meno felici sì, ma nessuna banale. Se la vita fosse la stessa per tutti, mi ucciderei, è la varietà della vita che mi piace."

Alla fine di tutto però, il borghese Frédéric dovrà fare i conti con la propria moralità...rivelandoci quanto facilmente prevedibile possa diventare una "commedia drammatica" il vivere.

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« immagine » Ultimo capitolo del ciclo dei racconti morali, il film di Rohmer è una riflessione sulla bellezza e l'amore in tutte le sue forme, sia coniugale che libertino, dove un uomo in apparenza felice e sposato, sente sempre di più il desiderio di nuovi incontri. "Perché nella moltitudine ...
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Stile, Artigianalità & Hand Made Shoes

16 marzo 2014 ore 17:59 segnala


Solo con questa ricetta il Made in Italy può superare la crisi.



L’artigianalità è la passione per le cose belle, è il gusto dell’innovazione. E’ l’idea di realizzare un oggetto unico, preciso, perfetto nei particolari, non standardizzato.

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« immagine » Solo con questa ricetta il Made in Italy può superare la crisi. « immagine » L’artigianalità è la passione per le cose belle, è il gusto dell’innovazione. E’ l’idea di realizzare un oggetto unico, preciso, perfetto nei particolari, non standardizzato. « immagine »
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Se Sei...Sei Fuori!

09 marzo 2014 ore 17:34 segnala


Se sei superficiale sei fuori!
Se sei insicura sei fuori!
Se sei isterica sei fuori!
Se non conti fino a tre prima di aprire bocca sei fuori!
Se sei invadente sei fuori!
Se sei petulante sei fuori!
Se sei gelosa sei già con mezzo piede fuori!
Se sei invidiosa sei fuori!
Se non conosci il sacrificio sei fuori!
Se non riesci a strutturare discorsi di senso compiuto sei fuori!
Se non hai fantasia sei fuori!
Se sei eccessivamente spendacciona sei fuori!
Se fai la figa di legno lo fiuto prima e non ti faccio neanche entrare!
Se non hai stile e buongusto sei fuori!
Se non hai ambizioni sei fuori!
Se non hai una personalità e segui la massa sei fuori!
Se non sei coerente sei fuori!
Se sei pigra sei fuori!
Se teorizzi molto e metti in pratica poco sei fuori!
Se sei manipolativa sei fuori!
Se sei capricciosa sei fuori!
Se sei troppo suscettibile sei fuori!
Se non sei femminile sei fuori!
Se sei troppo lunatica sei fuori!
Se sei egoista sei fuori!
Se sei fuori modo pretenziosa sei due volte fuori!
Se sei pettegola sei fuori!
Se sei bugiarda sei fuori!
Se sei rancorosa sei fuori!
Se sei asociale sei fuori!
Se fai la maestrina sei fuori!
Se sei disordinata sei fuori!

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« immagine » Se sei superficiale sei fuori! Se sei insicura sei fuori! Se sei isterica sei fuori! Se non conti fino a tre prima di aprire bocca sei fuori! Se sei invadente sei fuori! Se sei petulante sei fuori! Se sei gelosa sei già con mezzo piede fuori! Se sei invidiosa sei fuori! Se non conosc...
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Le Sexy Telegiornaliste e non solo...

01 marzo 2014 ore 16:43 segnala


Entrano tutti i giorni nelle nostre case ad intervalli regolari attraverso il piccolo schermo.

Alzi la mano chi non ci ha mai fatto un pensierino, spesso anche più di uno! :ok

Ci sono le more, le bionde, le rosse e le brune...sono belle e hanno cervello, ma la concorrenza è spietatissima, e spesso durano una stagione o poco più.

Su internet nascono e spopolano per loro anche i fanclub e le discussioni animate nei forum tematici, segno dei tempi moderni.

Alcune invece, non sono belle ma rimangono intelligenti! e non si sa come, sbucano fuori dalla tv, ma preferiresti che non lo facessero.

Al primo posto ormai da diversi anni Ilaria D'Amico, a cui consiglierei soltanto un intervento alle corde vocali, rimane la reginetta incontrastata.



Una invece che ultimamente a causa del decoder del digitale che fa le bizze e che mi fa vedere soltanto alcuni canali, comincia a riscuotere in me un certo interesse, è Paola Cambiaghi. Figura minuta, viso grazioso e occhietti vivaci...



A pari merito, ci metterei anche Federica Lodi, che ho intravisto un paio di volte, il nuovo che avanza...



Come non dimenticare la bella rossa dalle lentiggini Francesca Faggioni...che per me aveva il suo perchè...purtroppo è apparsa troppo poco per i miei gusti, o la "meteora" biondina Alessandra Balletto giusto una stagione di controcampo...





Per finire, citerei anche Laura Chimenti, che a volte trovo sexy altre invece un po' scialba...che sia a causa di una vita privata sregolata? (intendo la mia!)



Doveroso non citare e dare il giusto tributo alle "vecchie glorie", alcune se ne sono andate altre ci andranno presto...

Tre di loro ad esempio sono molto invidiate, le bionde Paola Peroni e Maria Leitner e la mora Federica "coscialunga" Balestri, con la scusa di una recensione nella rubrica motori, hanno la fortuna di guidare tutte le più belle auto appena uscite, raramente le vedi su delle utilitarie... quelle le fanno guidare alle colleghe giovani e brutte!







Poi c'e' Maria Cuffaro, lei non guida, ma alimenta le fantasie erotiche del dopo pranzo nei pensionati che guardano il TG3, ed Emma D'Aquino bella donna mora che non mi dispiace affatto.





Poi si sa, sebbene i latini amavano ripetere "de gustibus non disputandum est", per una sorta di par condicio insieme alle belle telegiornaliste, abbiamo anche e soltanto le telegiornaliste senza il belle.

Di questa folta schiera che sarebbe impossibile citare tutte...fanno parte tra le più note: Paola Rivetta, Sandra Petruni, Gaia Tortora e Cristina Fantoni che con quell' "evve moscia" forse è la meglio del lotto.









E per finire...non ci rimangono che i rimpianti...le telegiornaliste intelligenti che preferirei direttamente sentire alla radio...

di questo poker d'assi, non posso che indicare: Giovanna Martini, Daniela Vergara e Alessandra "nosferatu" Sardoni e Cesara Buonamici.







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« immagine » Entrano tutti i giorni nelle nostre case ad intervalli regolari attraverso il piccolo schermo. Alzi la mano chi non ci ha mai fatto un pensierino, spesso anche più di uno! :ok Ci sono le more, le bionde, le rosse e le brune...sono belle e hanno cervello, ma la concorrenza è spieta...
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Boia De! Prontuario di Livornese dalla A alla Z

01 marzo 2014 ore 12:33 segnala



A
A entrà son zucchini a uscì son coomeri.

Alli zoppi pedate nelli stinchi.

Ama' senz'esse' amato è come pulissi 'r culo senza ave' caato.

A un livornese ci vole cento lire pe' fallo 'omincià e mille pe' fallo smette.

A Livorno, ’r peggio portuale sona ’r violino co’ piedi.

Acqua fino ai coglioni e pesci punti!

Avete mangiato nei bussoli fino a ieri!


B
Botta botta, fio secco!

Bella 'osa arzassi presto, fà un po d'acqua e tornà a letto.

Brutta in viso, e sotto il paradiso.

C
Che passione, avello di ciccia e baciallo di 'artone.

Chi ha potta ha pane chi ha cazzo more di fame.

Chi more puzza e chi vive sgalluzza.

Chi ride 'r venerdì e non ha chierica, sorride 'r sabato e piange la domenia.

Chi c'e l'ha più lungo se lo tira.

Chi tromba solo la su moglie 'un vo' bene nemmeno a su figlioli

Chi un cià vaìni un'abbi voglie.

Chi và ar cesso e un caa bene, tre vorte và e tre vorte viene.

Cinque e cinque pane e torta.

Coscia lunga, taglio fine.

Culo alto, ci fò un salto

Chi lavora e si strapazza malidetta la su razza

Cià più ori leilì della Madonna di Montenero"

Ca'are è facile , ma pigliallo in culo é un lampo.



D
Donna 'he dimena l'anca, se un'è puttana poo ci manca.

Di tre cose diffida nella vita: della volpe, del tasso e delle fie col culo basso!

Donna nana tutta tana

Donna alta si ribalta

E
È meglio ave' paura 'e toccanne.

È come leccà la potta co' le mutande.

È 'onti tornano, i vaini no.


F
Facile trombà cor pipi ritto.

Facile fa ir finocchio cor culo di vell'altri.

Fra r'culo e la fia c'è un passo di formia.

Fetta di 'ulo co pinoli.

Fa' vaini co' Pisani.

Forza buo passa le cee.

Fà da potta e da culo!

Fai onco ai ba'i ce'i

Fava ritta un vor consigli!

Finchè bocca prende e culo rende vo in culo alle medicine e chi le vende!

G
Gli amici sono 'ome ' fagioli: parlano dietro.

Grassezza mezza bellezza.

Giri più te della ròta de' 'icchi.

H
Ha preso più schizzi lei che li scogli di 'alafuria.

Hai caàto fori dar vaso.

Hai mangiato l'ovo n'culo alla gallina.

Hai voglia di bè ova! E...un ti rimetti!

Hai preso 'na popò di fiammata (rossata)!

Hai ma a puppammi la fava!


I
Ir bacio è 'na telefanata ar cazzo perché si tenghi pronto

I discorsi li porta via il vento, le macchine i livornesi


L
La bella dalle lunghe ciglia: tutti la vogliono e nessuno la piglia.

La donna è come 'r maiale, 'un si butta via nulla.

La fia ci fa, la fia ci sfa.

La testa di sotto 'omanda vella di sopra.

Le novità di questo porto? O piove, o tira vento, o sona a morto.

Le parole le porta via 'r vento, le bicirette i livonesi e i bischeri nessuno.

Le donne sono come le sarcicce: budelle fori, maiale dentro.

L'hai in Domo, come sonà a predìa.

La signora der Cignù, c'ha na fame un ne por più.

Le donne oh so puttane o volano!


M
Meglio 'n quer corpo lì che 'n fanteria.

Meglio puzzà di merda 'e di povero.

Meglio un morto 'n casa che 'n pisano all'uscio.

Minestra riscardata 'n fu mai bona.

Ma vòi insegnà a babbo a pipà?

Meglio ave' i pantaloni rotti ar culo che un culo rotto ne' pantaloni.

Meglio invidiati 'he compatiti.

Ma te c'hai un ghiné in testa!

Maiale pulito un fù mai grasso.

Meglio lei nuda che te vestito a festa!

Meglio lei a letto che te a chilo!

Le donne sò 'ome le sarsicce: Maiale dentro, budello fuori e vanno 'onsumate calde

Mi pai quello che mi caò sull'uscio e poi la rivoleva!

Meglio i pantaloni rotti nel culo che il culo rotto nei pantaloni.

Meglio un culo piatto che un piatto in culo.


N
Ni fa come ir cazzo alle vecchie.

Ne per scherzo ne per burla 'ntorno ar culo un ci voglio nulla

Madonnahane


O
O di paglia o di fieno, purché 'r corpo sia pieno.

Ogni bella scarpa doventa 'na ciabatta.

Onci onci onci, bevi di meno ponci, lo vedi 'ome ti 'onci a bé tutti ve' ponci.

Ogni testa dura trova 'r su' scoglio.

Onesto morì ner casino.


P
Piccino un lo senti, grosso ti fa male

Pipi ritto 'un vor consigli.

Potta, bui di 'ulo e ponci.

Più schifo fai, meno spese hai.

Pai quello che mi caò sull'uscio e poi la rivoleva...

Preciso 'ome un dito 'nculo!


Q
Quando r'culo caa e r'cazzo rende, vo 'n culo alle medicine e chi le vende!

Questa vì è di Gesù, dopo questa 'un ce n'è più!

Quaini e corna, chi ce l'ha son sua.


R
Regali fii boddoni.


S
Se 'r mondo fosse 'n culo, Livorno sarebbe 'r buo.

Se voi fa' 'n dispetto a Cristo, da 'n povero facci 'n ricco.

Si lavora, si fatìa, per 'er pane e pella fia, si lavora tutto l'anno ma la fia un ce la danno.

Senza lìlleri, 'un si làllera.

Se vo’ fa’ come ti pare, A Livorno devi andare.

Si sta meglio vì che sotto ar filobusse.

Se le troie volassero a te ti darebbero da mangià con la fionda.

Se donna 'un vòle, omo 'un pòle.

Sai 'osa, e ragioni vanto i vattro mori.

Sei più duro delle pine verdi.

Se t'avessi in culo t'andrei a caà alla meloria.

Sei morvidino te.

Sai 'osa e sei mutolino.

Sei 'ome Maria: larga di 'ulo e stretta di fia

Sei simpati'o come un gatto attaccato a 'oglioni


T
... tanto mangio dagli orecchi!

Ti c'ho ner cuore ma ti vo' ner culo.

Tira piu un pelo di potta che un carro di bovi.

Tre donne fanno 'n mercato, quattro 'na fiera.

Tromba di 'ulo, sanità di 'orpo: aiutami 'ulo sennò son morto.

T'avessi in culo t'andrei a caà alla Meloria.... (cor vento di terra!!!!)

Trulli trulli, chi ce l'ha se li trastulli.

Tra scurregge e ruti Dio t'aiuti.

Tranquillo c'aveva le corna.

Tutti finocchi col culo dell'artri

Tre cose 'un si sopportano: gioà di nulla, bacio di moglie e caffellatte diaccio.

Te si che sei omo mia la tu moglie


U
'Un ti mette' 'n cammino se la bocca 'un sa di vino.

un piscio mia darculo dhe' !

Un ciànno mia cresciuti a bucce di coomero.

'Un c'è ciuo 'he t'accontenti.


V
Voglia di lavora' sartami addosso, ma fammi lavora' meno 'e posso.

Vento di ponente: acqua fino a' 'oglioni e pesci niente.

Vestiti ammodino!

Tratto da http://www.fotolivorno.net/

+ in omaggio 2 video-lezioni :ok