C’è una domanda che mi pongo spesso. Ed è questa.. IL PADRE E’ QUELLO CHE I FIGLI LI FA O QUELLO CHE QUEI FIGLI LI AMA E LI CRESCE, EDUCANDOLI?
A questa domanda, una risposta pressapochista potrebbe essere “ma chi li fa li ama anche i figli”.
In effetti ci si aspetterebbe che fosse sempre così..ma non sempre questo avviene, o meglio..non come dovrebbe avvenire.
Ci son padri, che per il solo fatto di aver collaborato biologicamente alla nascita dei figli, poi pensano che il loro ruolo sia terminato, demandando e delegando alla madre tutto il resto, dalla nascita in poi.
Ci son “papà” che per esempio non hanno mai imparato a cambiare un pannolino, semplicemente perché loro sono i papà..i pannolini invece li deve cambiare la mamma..sono cose da donne.



Oppure ci son “papà” che non sono mai andati ad un colloquio a scuola per i figli..anche questo spetta alla madre..o, ancora peggio, che non chiedono mai ai figli “amore di papà, com’è andata oggi a scuola?”
Ancora..certi “papà” non sanno neanche cosa significhi regalare tenerezze ai propri figli, star lì ad ascoltarli..raccogliere le loro confidenze, aiutarli nei dubbi che, con il passare degli anni, iniziano ad affollare la mente dei figli. Il gioco? Troppo stanchi la sera per giocare con i figli..devono riposarsi..hanno lavorato tutto il giorno. C’è la mamma per giocare con loro. Peggio quando non trovano tempo neanche per giocarci di giorno quando non lavorano, sempre occupati a fare “altro” ritenuto più importante. Ma cosa può ci può essere di più importante di un figlio che ti chiede di giocare con lui?



Poi questi “padri” , però, pretendono l’amore di quei figli a cui loro non son mai riusciti a dedicare neanche una briciola di tempo..neanche a donare una carezza.
L’amore non è un sentimento che si compra ed ottiene a comando..l’amore, se lo dai, lo ricevi senza bisogno di chiederlo..è un dono gratuito..se lo avrai seminato nel cuore di quei figli, ti ritornerà come pianta dai frutti rigogliosi. Ma se avrai solo seminato vento..raccoglierai tempesta.
E’ bellissimo essere padri..impegnativo, certo, ma una cosa straordinaria.
Padri non ci si diventa sui banchi di scuola..non serve intelligenza, non servono titoli di studio né cultura..si impara sul campo con umiltà, dedizione, comprensione, ascolto, volontà e tanto..tanto amore. Non ci son giustificazioni per chi non sa fare il padre..non lo sa fare semplicemente perché non lo vuole fare.
Il padre dovrebbe essere la figura di riferimento della casa..quello che dà sicurezza..chè dà l’orientamento..ma non attraverso l’imposizione e il proibizionismo, perché i figli hanno bisogno di una guida non di un dittatttore. Le regole vanno date ed è giusto che ci siano..ma vanno fatte comprendere, non imposte.



Allora quel papà si meriterà il rispetto e l’amore dei propri figli, perché diversamente verrà sempre visto come un padre-padrone che comanda e basta ma non riesce a trasmettere altro.



Ora mi sento di rispondere alla domanda iniziale “IL PADRE E’ QUELLO CHE I FIGLI LI FA O QUELLO CHE QUEI FIGLI LI AMA E LI CRESCE, EDUCANDOLI?”
Il papà è colui che ama quei figli..che li segue passo passo in ogni attimo della lora vita con il suo esserci non solo fisicamente, ma come presenza viva e importante, perchè solo l’amore donato..solo il percepire che quel padre sa ascoltarli, capirli, dialogare con loro..insomma amarli..(che non significa, ripeto, essere solo presente fisicamente) potrà dare a quei bambini la certezza di non essere stati frutto del caso ma figli che si sentono amati.



M.

I sentimenti sono emozioni molto forti che non si possono controllare, che quando ti vengono ti fanno stare bene se sono belli e male se sono brutti.
Con i sentimenti non ci si gioca perché se ci si gioca la persona stà molto male e lo dico per esperienza visto che a scuola mi è successo e sono stata molto ma molto male ma ora sono riuscita a superarlo e sono di nuovo felice con nuovi amici e nuovi professori , comunque spero che a voi non succeda mai che qualcuno giochi con i vostri sentimenti perché stareste molto male e spero che non succeda più neanche a me .
I sentimenti sono la parte più vera di noi che quando nascono belli sono in grado di farti affrontare tutte le fatiche se invece nascono brutti ti chiudi nella solitudine e non riesci a fare niente , insomma i sentimenti belli o brutti che siano non li puoi controllare.


C.

Caro papà, io ho avuto la fortuna di avere un padre così attento e scherzoso, che pensa sempre a noi, che ci vuole un bene dell’anima, gentile e amorevole.



Se i papà fossero fiori, coglierei te ,perché sei un padre che tutti i bambini di questi mondo vorrebbero avere ma purtroppo non è così.
Quando tu sei con me io mi sento sicura e più forte e riesco anche nei momenti più difficili per me ad essere felice perché tu sei il migliore.
Tu sei dolce come una torta al cioccolato e qualche volta anche severo ma non ti toglie la bontà.



Trovando te ho trovato un tesoro. Io in te vedo amore e gioia ma qualche volta tristezza e malinconia. Spero che tu sia il padre più felice e che tu non soffra più.
Sei grande papà.

T.

Il dolore che si prova quando una persona attende un’altra è tanto ma non tutti riescono a capirlo, perché magari crediamo di essere bravi o di fare la cosa giusta quando invece facciamo del male solo a noi stessi, però nella vita si può sbagliare ma non per questo dobbiamo affliggerci anzi dobbiamo andare avanti e capire e invertire la rotta.



Il dolore è acqua che ti scivola tra le mani, e come l’acqua da vita alle piante il dolore ti aiuta a
capire quanto tieni a una persona e quindi si trasforma in acqua di quell’amore.
Ad esempio una persona speciale tiene ad un’altra e aspetta da lei che faccia un enorme passo.
Questo è il dolore dell’ attesa che vive anche di speranza.



T.

L'amore si può rappresentare in vari modi:l'amore dei genitori per i loro figli o i figli per i loro genitori,l'amore che ha una ragazza per un ragazzo o viceversa,l'amore che provano gli insegnanti per gli alunni o l'amore che proviamo noi per i nostri amici, ma tutto questo non si dimostra solo con parole ma anche gesti e pensieri pure soltanto con un bacio o un abbraccio quando qualcuno ne ha profondamente bisogno oppure solo con un sorriso a qualcuno che soffre.



Quando qualcuno ti lascia non ce la fai a sopportare un dolore così immenso perchè se n'è andata una persona che tu amavi e io lo sò bene perchè da poco se n'è andata una persona a me cara e pure io come altre persone ho sofferto ma oggi l'ho superato e ho riniziato a sorridere ,e vi dirò di più ora amo ancora più di prima perchè ho capito che la morte fa parte della vita .
L'amore è la vita stessa.


C.

Si può forse misurare l’amore di una mamma per i propri figli?
Quante volte me la son posta questa domanda..ancora oggi la risposta è negativa..NO..NON SI PUO’ MISURARLO.
Non c‘è unità di misura capace di poter misurare questo amore..qualcosa di assolutamente unico..e lo dico da padre..e come padre resto in attonito silenzio di fronte a questo amore..credo non ne esista un altro uguale in tutto l’universo.
La mamma lo plasma il figlio..gli trasmette il suo respiro..condivide con lui il suo sangue..cammina con lui fin dal primo attimo della sua esistenza dentro di lei.
La mamma è colei che sopporta il dolore perché quel figlio veda la luce..la mamma è quella che lo nutre di sé.



Ecco perché è triste quando un figlio dimostra di non saper apprezzare il valore della propria madre, quando..magari per egoismo..per non aver ottenuto subito ciò che “pretende”..gli si rivolta contro e la offende in modo assolutamente gratuito. Tutti siamo stati bambini e figli e anch’io da piccolo a volte mi sono arrabbiato con mia mamma perché volevo cose e lei qualche volta mi ha detto di no.
Tante cose le ho capite quando son passato dall’altra parte della staccionata, passando dallo stato di figlio a quello di genitore. Lì mi sono reso conto come da figli tante cose vengono pretese dalla mamma, quasi fossero dovute. Quanto poco ci si sofferma, invece, sui sacrifici della mamma..su quante sofferenze quella mamma affronta e ingoia magari solo per far star tranquilli i figli..quante volte quella mamma continua a vestire gli stessi abiti per far sì che ai figli invece non manchi nulla..e quante volte quella mamma la si sente dire “non ho fame” per far sì che quel che c’è in tavola possa saziare i figli. Ma i figli, spesso preferiscono vedere solo la materialità dei gesti di quella mamma..non si soffermano a pensare a tutte quelle cose che, spesso pur non visibili, quella mamma fa quotidianamente per loro.
Io ho imparato ad apprezzare di più mia madre da grande..quando ho capito.. perché da padre l’ho sperimentato sulla mia pelle.. il valore e il prezzo di certi sacrifici.
La mamma non ha bisogno che i figli gli dicano “grazie”..la mamma non chiede ricompense..nè di essere pagata perché lei ama gratuitamente..La mamma desidera solo il bene dei propri figli e per essi sarebbe pronta a dare la vita.
La mamma non può essere descritta perché il termine “mamma” racchiude un cuore senza confini..la mamma non chiede nulla ai propri figli..ma sta ai figli, grandi o piccoli che siano..lasciare sul volto della mamma la traccia di una loro carezza..una carezza attraverso cui scrivere nel suo cuore “Ti voglio bene mamma”….



M.

Nella luce del giorno..
O nella quiete della notte..
Io ci sarò….



Nelle giornate radiose di sole..
O in quelle tristi cariche di pioggia..
Io ci sarò..



Per gioire con i vostri sorrisi..
O per asciugare le vostre lacrime..
Io ci sarò…



Per raccogliere i vostri pensieri..
O per ascoltare i vostri silenzi..
Io ci sarò..



Per darvi coraggio nella paura..
O per consigliarvi nell’incertezza..
Io ci sarò..



Io ci sarò….
Per donarvi abbracci, sorrisi, calore..



Io ci sarò…
Per non lasciarvi mai soli e dar sollievo
Al vostro cuore…

M.

In ricordo di oggi.....



M.

Nella solitudine e nel buio possono sorgere diversi pensieri ed è tra di essi che si vuole e si desidera solamente una compagnia speciale, quella compagnia che ti riempie il cuore di gioia e che ti fa star meglio..ma spesso non è cosi.......
Noi a volte quando siamo soli, senza aiuto e nel buio ,pensiamo sempre alla paura che ci circonda , cosi noi cominciamo a scappare e non affrontare mai quella PAURA.



Però se noi non affronteremo mai quella paura, saremo sempre pieni di ansia,per la paura che scorre nelle nostre vene. Anch'io una volta ero pieno di paura, però poi una persona speciale, mi disse che persino le paure debbano essere affrontate.



Per questo, io ora quando mi trovo solo, penso ad una persona che manda via tutte le paure che racchiudo dentro di me e che mi riempie il cuore di felicità, la persona a cui penso è la ragazza più importante della mia vita, perchè io tengo a lei con tutto il mio cuore. Cosi, io ogni volta che mi trovo nella solitudine, non ho mai paura, perchè finalmente ho capito che le paure devono essere affrontate.



Grazie M. per essere la persona che mi ha ispirato questo pensiero.

G.