
Sogno di cacciare tutta la mia monotonia,
inchiostrando la mia vita, inventando la mia poesia,
per condirla, la penso deforme,
alcuni versi destano dei sorrisi enormi.
Versi approfonditi dalla mia penna,
che danno al grigio un sapore arcobaleno,
definire il suo vero colore, “l’homochromia”,
la rima camaleonte descrive la mia poesia.
Innumerevoli argomenti corrono sulla mia strada,
la mia piuma giornaliera esprime anche i suoi dubbi…
calma oggi, esuberante domani,
insomma, amo scrivere.
Voler poetizzare ad ogni costo, è ammettere
che i miei versi possono ferire, sono onesto,
quando l'occhio si focalizza sulla folla dei viventi,
capita di vedere un mondo sorprendente.
La partenogenesi ha provato senza alcun dubbio,
che il sesso “debole” è molto sensibile,
la mia poesia potrebbe essere femminile,
dandole un taglio meno maschile.
Ed è allora che mi pongo mille domande,
tutte senza risposte, e diventano la mia ossessione?!
scrivere tanto senza preoccuparmi di essere letto,
non è tutto sommato che una ginnastica mentale assidua.