
i resti di un bacio indugiano sulle mie labbra,
il suo odore come un racconto rubicondo, quasi una leggenda,
il suo gusto di miele mi spaventa,
la creazione di questo divario che già temo.
ora è così vuoto, rimane in un soggiorno dorato,
e, se l'aria diventa calda mi tocca,
sento il suo respiro per il momento,
per poi sguainare in una dolce schermaglia.
sussurri, sospiri, brividi di memoria,
una leggera scossa di papavero tra le labbra
un sorriso che si trascina avanti con speranza,
che sembra sfuggire in parole vaghe.
il suo colore è umano, il suo suono è vivo,
il giorno è nel mio cielo, con piaceri feroci,
la mia ricerca di un bacio come un predatore nel vento,
mi fa battere il cuore, il dolce sapore etereo.
perché lo spazio è remoto e non aperto,
separa i cuori come magneti rimossi,
il cielo nel suo splendore dell'amore che passa
si esce da questo bacio, come il lirismo del vento.
