oggi sono qui, domani sarò ad un' ora di viaggio da un sogno

24 aprile 2012 ore 23:35 segnala

E lunghe ore a ingannarci così

a dire lui e lei, sempre gli altri

e i palliativi sono sempre tanti

per non ammettere che siamo qui

e Charlie Brown e Mafalda e la scuola

storie un po' vere a volte inventate

nei pomeriggi d'inverno e d'estate

di strani voli su una parola.






Quando cantavo Plaisir d'amour

tu mi guardavi e ridevi più forte

non lo capivi che ti facevo la corte

o forse capivi e la furba eri tu

e mi hai sospeso su un filo di lana

e mi ci terrai ancora per molto

giovane amore, fiore non colto

o forse si, ma da un'altra mano.






E chi lo sa se anche tu mi vuoi bene

a volte credo di esserne certo

a volte invece sembra tutto uno scherzo

fuggono gli occhi come falene

amica mia sorella speranza

quello che vuoi io non ti dirò

quello che voglio non sentirò

quello che c'è dietro l'indifferenza.






E tutto è morto e tutto è ancor vivo

e solamente tutto è cambiato

quello che provo l'ho sempre provato

e credo ancora in ciò in cui credevo

e il fiocco nero è l'unica cosa

che mi è rimasta con la malinconia

ma insieme a questa stanca anarchia

vorrei anche te, amica mia.






Ma dimmi tu non è meglio così?

Immaginare ed illudersi sempre

qui ad aspettare qualcosa o niente

qui ad aspettare un no o un si

che in ogni caso sarebbero fine

di tutto questo che almeno è un ricordo

così studiato giorno per giorno

fatto di tanti cristalli di brina.
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E lunghe ore a ingannarci così a dire lui e lei, sempre gli altri e i palliativi sono sempre tanti per non ammettere che siamo qui e Charlie Brown e Mafalda e la scuola storie un po' vere a volte inventate nei pomeriggi d'inverno e d'estate di strani voli su una parola. Quando...
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Re e Regina

15 giugno 2011 ore 17:02 segnala
In questa pausa il tempo resta sospeso,
ma non il mio pensiero che, leggero , percorre chilometri indefiniti,
spazi da riempire e da disegnare
ed arriva a te come in un soffio di vento,
ti accarezza in quella indecisa forza e testarda voglia,
avvolge e vuole te , che esisti e che riempi questo vuoto
o forse no come magica illusione,
risponde al tuo pensiero in ogni sua vibrazione, in ogni sua domanda,
allontana le sue paure alimentando la sua voglia di noi,
o forse è solo un gioco in cui carte diverse si avvicinano e allontanano,
si mischiano o si sperdono in una mano destinata
in cui io re e tu regina ci sovrapponiamo in un incontro
che sa di vittoria.

quante parole.....

13 giugno 2011 ore 12:08 segnala
Sono atterrato rovinosamente....non so nè dove nè quando....o forse lo so.....ma non lo ricordo....o non lo voglio ricordare....
Ed eccomi catapultato in una nuova realtà, in questa nuova dimensione che non conoscevo...dopo un viaggio di parecchi anni....o forse di pochi giorni, di qualche ora...di pochi minuti...
mi sento come il primo uomo che vola, che camminando sfiora anche la luna in una sera calda e buia di inizio giugno.
questa densità scura mi permette di veder scivolare su di me migliaia di parole....satelliti di piccole luci senza forma nè sostanza,
ondeggiano pesantemente come pianeti attorno al loro sole forte o meno a seconda dei momenti....
quante parole....impressionanti nella loro leggerezza, inconsistenti nella loro banalità, nella loro vuota trasparenza....
cerco di darne contenuto...colore....ma in questa vuota oscurità è un desiderio irrealizzabile
quante parole...ripetute....si susseguono con la stessa distanza...con lo stesso ritmo....come note di una melodia che riempe la testa per la sua facilità....
ma riempe solo quella lasciando vuoto tutto il resto....adeguando ogni cosa al buio di questa notte...al vuoto della sua inconsistenza...
quante parole....la recita di una bella poesia imparata ma senza capirne il senso...senza sapere il perchè, senza sapere quel dove e quando in cui mi trovo io, atterrato rovinosamente...
quante parole, lasciano dietro la scia del vuoto, lasciano spenti i riflessi di ogni emozione rendendo ogni espressione monocolore...in attesa di un lampo che dia luce e sostanza a questa notte...ad ogni notte......
quante parole.....davvero tante....se ne troveranno altre ed altre ancora...tanto si leggeranno ogni giorno...tanto non si vede mai l'ora di ritrovarle un domani...magari in un altra notte....ma non voglio che sia nella mia.....
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Sono atterrato rovinosamente....non so nè dove nè quando....o forse lo so.....ma non lo ricordo....o non lo voglio ricordare.... Ed eccomi catapultato in una nuova realtà, in questa nuova dimensione...
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my mind in a night

23 marzo 2011 ore 22:48 segnala
hai mai provato ad inseguire un pensiero in una notte?
il freddo ti percuote in un fremito istantaneo e le luci nascoste nel buio diventano scintille lontane nello spazio infinito di una stella.
sei riuscito a catturare un pensiero in una notte?
il letto diventa un'astronave sballottata dalle voragini del sonno. infiniti movimenti che si incontrano danzanti nell'intrecciarsi dei minuti,nel riscaldarsi ininterrotto delle ore.
come è fatto un pensiero in una notte?
un battito più forte,uun boato nel silenzio,un incendio che divampa nel grigiore della stanza e che dipinge a tinte vive ogni angolo assopito...
tutto ciò che ne rimane sei te ed il tuo pensiero...in questa notte...in ogni notte.

sinfonia del silenzio

23 marzo 2011 ore 22:42 segnala
pianista raccolgo le melodie di questa serata d'autunno, in cui la nebbia veste ogni oggetto di seta bianca celandola allo sguardo distratto del passante frettoloso. come su morbidi tasti,le mie mani su lettere consumate dal tempo scorrono mai guidate dagli occhi, ma solo dalla sicurezza dell'emozione. l'oscurità cattura ogni secondo del tempo,ne rallenta ogni suo passo e mi permette di seguirlo in perfetta simbiosi con la mia anima, indomita artefice di questo mio gesto. è in esecuzione la sinfonia del silenzio.

il pubblico è numeroso,esigente, si chiede come possa mai essere il suono di questo silenzio, di quante note possa essere composto il suo spartito,ammesso che ne esista uno...attende seduto su poltrone in velluto e nel frattempo i pensieri affollano la sala, in fila ordinata cercano una loro priorità,un loro ascolto, una loro forma. inizia la sinfonia, dove il rumore diventa respiro e rinasce in un respiro rumoroso. scorrono le dita dettate dal tempo,non si sono mai fermate anche di fronte a pagine rimaste apparentemente bianche. momenti di finto silenzio in cui scorrendo tra di loro lasciavano presagire confidenze segrete che presto avrebbero trovato vita dentro un foglio, suono in una melodia.

la sinfonia del silenzio, un'arenile di sogni dove onde ripetute e maestose portano con se pensieri creduti scomparsi, annaspanti tra acque agitate e riportate a riva solo nella notte, indifese in questo freddo d'autunno ma evidenti per l'occhio più attento. rischiara l'alba questi pensieri, che rivivono fino ad essere essiccati dal sole, riportati via dalle onde,gelose custodi di ricchezze a cui è difficile trovare uno scrigno adeguato
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pianista raccolgo le melodie di questa serata d'autunno, in cui la nebbia veste ogni oggetto di seta bianca celandola allo sguardo distratto del passante frettoloso. come su morbidi tasti,le mie mani...
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Persistenza della memoria

22 marzo 2011 ore 00:27 segnala
Nel mio passo lento, alternato tra curiosità e meraviglia ecco, come di incanto, un titolo ed un dipinto che forse avrebbe vestito elegantemente e con indiscutibile precisione, uno dei pensieri più frequenti ritenuto figlio naturale della mia mente in questi mesi, per la sua somiglianza all'anima e per la sua indistinguibile voce intonata nel silenzio.
Persistenza della memoria...che titolo impegnativo...penso tra me e me mentre le dita ripassano la pelle liscia di barba quasi a voler imitare o scimmiottare chissà quale intenditore di arte.
Dalì.....già....forse ti conosco o forse avrei dovuto, la memoria come sempre imprecisa lo accosta erroneamente a qualche mago ma questa confusione passa subito in secondo piano perchè questo titolo mi piace....mi appartiene e questo quadro è uno dei tessuti più delicati e pregiati che un mio pensiero ripetuto avrebbe voluto indossare per ripararsi dal rigore del nuovo inverno, che non speravo tale.
Davanti l'immagine di un paesaggio di mare, forse precedentemente realizzato, che trasmette serenità mista ad inquietudine, 3 orologi deformati, che sembrano squagliarsi e colare a mò di vernice,rappresentano l'aspetto psicologico del tempo, il cui trascorrere, nella soggettiva percezione umana, assume una velocità e una connotazione diversa, interna, che segue solo la logica dello stato d'animo e del ricordo.
Così quella immagine è impressa con tutto il suo significato nella mia camera, prende forma tra libri scompostamente poggiati l'uno di fianco l'altro,
ha il profumo timido di detersivo per bucato a mano ed è ripiegato disordinatamente in pochi cassetti ricoperti dalla polvere della nostalgia.
Quell'immagine si riposa in un letto appena composto ed in lenzuola sempre troppo pulite e sbilanciate,
si affaccia in finestroni di vetro spessi dove il sole non ha colore ma è solo un'idea.
La persistenza della memoria cammina a passi scalzi su un pavimento impolverato dove le orme si inseguono all'indietro ma non si raggiungono più e si rincorrono in avanti senza avvicinarsi mai.
La persistenza della memoria ha il fruscio di questa penna la notte, il respiro più lento ed intimorito e tra gli occhi tutto questo che c'è e che non doveva essere.....
Persiste ancora questa memoria nei suoi colori ancora vivi e nelle sue forme così tangibili, così vere.....
poteva essere un ricordo, uno straccio di carta in bianco e nero senza anima nè vita....
Riprendo il mio passo più pensieroso e forse questo artista in realtà è riuscito nel suo gioco di prestigio....quello di dare forma e colori ad uno stato d'animo appena realizzato in poche righe scure in una moltitudine di pensieri........di carta bianca......tutto ciò come testimonianza della persistenza della memoria...la mia......

Enjoy the Journey

22 febbraio 2011 ore 23:44 segnala

Enjoy the journey, cioè goditi la giornata...già...ed è proprio quello che bisogna fare in questo salto di chilometri...di miglia...di continenti e di mari,
in cui i pensieri e le espressioni delle nostre giornate non trovano spazio nei bagagli da lasciare quasi vuoti nella promessa speranza di un peso più forte e piacevole da portare indietro.
Ed allora enjoy the jorney, indietro di 6 ore o forse ancora a più di un secolo dove i nostri passi seguono impronte già tracciate sulla neve e che portano ad Ellis Island.
Davanti a noi il palazzo nel quale sono passati gli antenati del 40% dell'attuale popolazione americana.
Il nostro percorso si staglia emozionato ed incerto per le camere che hanno segnato il passo di oltre 100 milioni di persone giunte negli USA con il loro passaporto di dolore e miseria, fogli antichi e sgualciti ripercorsi dai nostri occhi umidi e dalle mani calde e curate di comodità...
A vista il baluardo della libertà dei popoli, la statua che gli Stati Uniti hanno impresso nel mondo come immagine di un valore ancora oggi da recuperare e per molti ancora da scoprire.
Enjoy the journey tra le vie che scortano e proteggono la Quinta strada, la cingono di luci e di gente quasi a scaldarla dal vento gelido che a tratti soffia sprezzante ed invidioso di così tanto movimento...
Enjoy the journey tra i palazzi e le insegne di Times Square , dove ogni angolo si 'riempie' di vuoti d'aria, perchè se sollevi lo sguardo e ti guardi attorno, il fiato si spezza e dimentichi che nonostante quell'incanto anche il respiro ha il diritto di poter godere di tutta quella meraviglia.
Migliaia di occhi che si intrecciano in una festa di nazioni e di paesi che avremmo immaginato solo perchè disegnate a colori su un foglio spesso e di carta lucida, ma in quelle strade quelle forme colorate e piene di scritte e macchie azzurre hanno un viso, un profumo, un linguaggio incomprensibile come forse molto di tutto il resto per noi, fa parte della nostra giornata ed è per questo che dobbiamo goderla..per cui enjoy the journey.....anche tra gli svariati musei in grado di muovere ogni forma di reazione, di sentimento, di sensazione risvegliata da ogni torpore e stanchezza....
Dal Metropolitan Museum al MOMA è uno scorrere infinito di pittogrammi, di ricordi in cui per la prima volta l'immagine di quel dipinto o di quella scultura emerge da un libro magro e trascurato che non poteva competere con i campioni di calcio di un tempo, immortalati nelle figurine di più di 20 anni fa con le loro espressioni da eroi e quei colori che rendevano quei libri, quelle opere sbiadite storie da ricordare solo per un breve tempo o solo da far scorrere velocemente nella testa.
Adesso diverse di quelle opere hanno un senso, certo , magari soggettivo ma delle immagini, delle espressioni e dei dettagli possono diventare flash della mia vita, linee continue o tratteggiate dalla mia mente, dalla mia anima ed a cui spesso le mani sanno dare forma ed espressione solamente attraverso delle righe in bianco e nero.
Tra tante il dipinto di Van Gogh ' notte stellata' diventa la mia notte, quella tra tante in cui le stelle hanno avuto la loro funzione salvifica o di condanna, di speranza o di delusione, di preghiera o di semplice ispirazione di una qualche pagina.
Molte di quelle stelle,evidenziate tra quelle curate pennellate azzurre, sono anche le mie e di certo di tantissimi altri ma ognuno ne saprà cogliere un proprio senso ed una propria luminosità, il fascino dell'immenso del firmamento è anche questo...
Enjoy the journey nell'alternanza dei colori caldo-freddi surrealisticamente realizzati nella ' persistenza della memoria' di Dalì dove orologi deformi simboleggiano il tempo della memoria,quasi fluidi proprio a rappresentare l'elasticità che la memoria può avere nel tempo..

pensiero e ricordo

25 gennaio 2011 ore 23:25 segnala

In una fredda mattina di metà gennaio l'ennesimo viaggio di ritorno che forse,testardamente, non riconosco mai come quello di andata ,
sarà per la sua destinazione, sarà che l'illusione ha lo stesso peso dell'umidità che con la sua pelle di brina riveste questo verde che, film già visto, scorre davanti...
O sarà il sapore di acqua dolce ancora tra le labbra che mi riporta all'inseguimento della foce del mio fiume, dal percorso più che mai tortuoso...
Righe di un viaggiatore sopite dal sonno che, nella profondità di questa notte, mi ha bagnato due volte nonostante l'inverno suggerisca la rassicurante placidità del calore.
Sogni che annullano tempi e distanze, che danno forma e colore, con la complicità del buio sfumato, ad immagini e voci,certezze e paure, insicurezze e verità.
In questo compartimento che conserva ancora silenzi e ritmi della notte, riemergo dai miei sogni asciutto dal soffiare caldo dei miei pensieri, delle mie domande e delle mie non risposte.
I miei occhi stamattina sospesi tra pensiero e ricordo, ed allora non mi guardare perchè non troverai un punto nel tempo, non ti riconoscerai nella processione ordinata e fedele dei giorni, non troverai sostegno nella sicurezza nitida del futuro.
Tra le righe di un viaggiatore colgo, con il chiarore dei primi raggi, questo saltare di ricordo e pensiero.
Il primo ereditato dalla mente, un diario rilegato e sicuro in cui gesti, emozioni e sensazioni sono intorpidite dal soffio dei giorni,svogliatamete sopite tra le lenzuola del tempo ed i sogni possono essere madre che con la dolcezza di Morfeo li ridesta perchè pronti per un' incerta escursione lungo le vie della memoria.
Il pensiero è una fiamma viva che inaspettata resiste fiera al rigore di questo nuovo inverno ed incontrollabilmente dispettosa sfugge alla mente ed ai suoi sensi e pervade ogni cosa proprio come questa notte ha fatto con me.
Pensieri che scandiscono i minuti delle giornate, che accompagnano le mani o forse le ricacciano....che coccolano il viso o forse lo confondono...
ma nel frattempo non guardare i miei occhi perchè non troverai presente o passato, non rimarrai nel tuo luogo nè viaggerai ancora...non conoscerai nel mio cammino l'andata o il ritorno ma troverai solo uno sguardo in sospeso equilibro tra pensiero e ricordo.....

proxima estacion...barcelona....

15 maggio 2010 ore 10:36 segnala

próxima estación barcelona .....un salto nel tempo di quasi 2 ore ed eccoci a barcelona, vanitosamente sopita in una fredda sera di metà marzo...un volo tra i pensieri...per un orizzonte ancora chiaro da coprire. siamo a barcelona, l'adorata spagna dal ritmo latino, dove melodie e vibrazioni si accompagnano nella mente e ti trascinano mano nella mano lungo vie scoperte e sempre da scoprire.
próxima estación barcelona .....un freddo respiro tra gli spazi immensi ed imbiancati dei giardini.dove la casa di Gaudì osserva sorniona l'onda incessante di  turisti d'ogni età,d'ogni provenienza...ripercorro quei passi e quei gradini bussando alle porte di quel tempo. ascoltando il catalano di quei silenzi, di quella pace che farei mia anche solo per un momento..
un incontro di cerveza e bocadillo perchè il passato aspetta e non amo fare tardi con la storia, con la sagrada familia, genio e maestosità, follia ed eleganza al servizio dello stupore dell'occhio mortale, sfida il cielo e si protende dove tutti sogniamo di balzare in uno slancio di coraggio e fantasia...
próxima estación barcelona ..... gelosa custode di un passato controverso e radicato nell'orgoglio di chi vuole essere testimone della storia, ma nello stesso tempo promessa di un futuro ancora da costruire e da realizzare giorno per giorno con dignità e volontà... por qué Barcelona es la más grande ....  Barcelona es la más hermosa ... respiri di nazionalismo rubati per via....dal pueblo de espana alle calle buie e nascoste riecheggianti di rambla...dai palazzi maestosi di autorità alle case di barceloneta, tenero incontro tra un'italia partenopea dimenticata e una spagna catalana ammiccante sull'altra sponda del mediterraneo....
sapori di nazionalismo sorseggiati in un fresco bicchiere di sangria , pasteggiati in pietanze e aromi indimenticabili, tra fumi proibiti ed eccellenti, tra trasgressione e apparente signorilità...in un viaggio estemporaneo dai quartieri a cuba...dalle stradine malfamate alle spiagge ed oasi di santo domingo, da un erba volutamente maltrattata ad un tabacco meticolosamente coccolato...tutto si incontra e si da appuntamento in indimenticabili notti d'amore a barcelona...dove niente guasta e tutto si adatta ad una  terra che accoglie, da respiro e voce ad ogni paese, ad ogni idea...ad ogni forma che possa trasformarsi da promessa in vita, da idea ad azione....
próxima estación barcelona...senza fermate intermedie...senza le pause che interrompono i suoni del nostro vivere quotidiano...solo brevi attese che rilassino il corpo e che preparino la mente ad un nuovo viaggio nel tempo , dal passato al presente. dal suo futuro al nostro...da barcelona....a barcelona....