A volte mi sento un disadattato. Vivo in bilico tra dolcezza, comprensione e giudizi taglienti sul mondo e le persone. Non che la cosa mi salvi, ma se esprimo un parere che si rivela sbagliato, sono pronto a rimangiarmelo, chiedere scusa e cambiare idea. La verità è che sono una persona molto intensa e tutto ciò che sono è frutto del fatto che la vita mi ha insegnato cosa viene prima. Quindi a volte mi scaglio contro la banalità.
Viene prima l’amore e ciò che senti. Per te stesso, perché esisti e per qualcuno.
Invece vedo persone che non cercano ciò che è essenziale, ciò che li riconnetterebbe con se stessi.Quello invero, che nelle nostre vene scorre e che ha un sapore primordiale. Un sapore non inquinato da mille necessità del mondo moderno.
C’è un susseguirsi di persone che hanno provato dei sentimenti forti per qualcuno, ma sebbene li vogliano rivivere, conducono la loro vita camminando verso altre direzioni. La scarpa nuova, il cellulare da mostrare perché fa status, oppure quanti like ha avuto la tua foto su Instagram. Il fatto che su Facebook molte persone abbiano 2000 amici, che poi in giro neanche salutano è una delle fotografie di tutto ciò.
Ora, non è che io sia un matusa che sta tutte le sere a leggere libri o a filosofeggiare sui massimi sistemi, ma cazzo. Perché non pretendete di più?
Ci sono punti della vita in cui viviamo dei drammi e delle esperienze forti ed a quel punto apriamo gli occhi e distinguiamo ciò che viene prima.
La verità è che spesso abbiamo bisogno di sbatterci la testa e sono rare le persone che cambiano senza aver bisogno di vivere delle esperienze rivelatrici.
Abbiate la voglia di fare un viaggio dentro di voi, dentro i sentieri impervi dell’anima. Togliete la patina con cui le vetrine del mondo tutti i giorni tentano di accecarvi. E non è un caso che anche noi stessi facciamo parte di questo mondo, infatti anche noi contribuiamo alla nostra cecità.
Io sono un caso patologico, perché dentro le vene ho il fuoco ma è un fuoco che si può accendere. Non è certo una condizione indipendente da noi. E’ la volontà e la ricerca dei significati che distingue chi sopravvive da chi esiste e lo sa.
Io non lo so, ma cerco di saperlo.
E’ il viaggio che conta e si, lo ammetto, spero di trovare una compagna di banco. Ma non solo. Anche una classe intera, perché se la lezione è buona, lo è anche la ricreazione. Quei momenti divertenti che sono il sale dell’esistenza, dove con l’ironia possiamo esercitare una prepotente supremazia su quei punti in cui la vita ci fa male.
Cercate ciò che viene prima, pretendete da voi stessi di essere la persona che volete incontrare. Non è possibile vedere tonnellate di persone sole, che girano in compagnia di altre persone sole. Cercate l'affetto.
Che poi diciamocelo, senza che nessuno ci senta. Se grattiamo il fondo del barile, abbiamo più bisogno di sentimenti che di sesso, di essere il capobranco o di luccicare. E' di risplendere che abbiamo bisogno. E allora; che cosa viene prima?
...ciò che viene prima!
13 dicembre 2019 ore 21:36 segnalab5386972-708c-4661-8965-241f5963a423
A volte mi sento un disadattato. Vivo in bilico tra dolcezza, comprensione e giudizi taglienti sul mondo e le persone. Non che la cosa mi salvi, ma se esprimo un parere che si rivela sbagliato, sono pronto a rimangiarmelo, chiedere scusa e cambiare idea. La verità è che sono una persona molto...
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13/12/2019 21:36:45
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Commenti
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Illumia1 13 dicembre 2019 ore 23:27
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JonathanLivingston83 14 dicembre 2019 ore 23:34
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Jojo.990 30 dicembre 2020 ore 00:29
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