BELLA INIZIATIVA........

19 aprile 2010 ore 20:27 segnala
La Regione aderisce al progetto "Valorizzazione e recupero degli antichi mestieri"
La Regione Sardegna ha aderito al progetto interregionale "Valorizzazione e recupero degli antichi mestieri". "La difesa della manualità tramandata di generazione in generazione, soprattutto in quei territori nei quali i giovani riprendono con coraggio e inventiva i mestieri delle generazioni precedenti, non va vista come un nostalgico sguardo rivolto al passato, bensì come un passaggio di testimone verso il futuro - spiega l'assessore del Lavoro, Manca.
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CAGLIARI, 10 DICEMBRE 2009 - La Regione Sardegna ha aderito al progetto interregionale "Valorizzazione e recupero degli antichi mestieri", coordinato dalla Regione Liguria. L'iniziativa intende promuovere, eventualmente anche in un ambito transnazionale, specifici interventi di politiche attive del lavoro finalizzati al recupero e al mantenimento delle attività artigianali le quali vantano tradizioni culturali che si perdono nel tempo, tra cui citiamo quelle dell’addetto alla lavorazione del corallo e di metalli nobili per la produzione di gioielli, dell’addetto alla tessitura tradizionale, del maniscalco e del ramaio.

"La difesa della manualità tramandata di generazione in generazione, soprattutto in quei territori nei quali i giovani riprendono con coraggio e inventiva i mestieri delle generazioni precedenti, non va vista come un nostalgico sguardo rivolto al passato, bensì come un passaggio di testimone verso il futuro – spiega l'assessore regionale del Lavoro, Franco Manca - . Gli antichi mestieri appartengono perlopiù alle cosiddette economie di nicchia, e riscontrano una maggiore sensibilità tra le persone giovani (ma non giovanissime) che risultano più legate alle tradizioni locali e che spesso ritornano alle origini, dopo un periodo lavorativo in altri bacini territoriali. Il tasso di redditività non è molto elevato, difatti non assicura la sopravvivenza di imprese di grosse dimensioni, tuttavia questi mestieri costituiscono un terreno fertile per le piccole iniziative artigianali. Questo progetto mira al mantenimento dei posti di lavoro e alla creazione di nuova occupazione, nell’ambito dei mestieri tradizionali di qualità a rischio di estinzione".

L'Assessorato regionale del Lavoro impegnerà risorse provenienti dal Por "Competitività regionale e Occupazione" - Fondo sociale europeo 2007-2013; inoltre potranno essere utilizzate altre eventuali risorse regionali, statali e comunitarie. Saranno attivate azioni di orientamento, formazione, work experience, aiuti all’occupazione e alla creazione d’impresa, misure di accompagnamento per la sostenibilità di impresa, creazione di reti, oltre ad attività di diffusione e realizzazione di eventi.

DEDICATA A UN'AMICA...........

12 aprile 2010 ore 00:20 segnala
Luciano Pigliaru - Jubilos
Giuseppe Porcu

Nunnale

Sas fozzas nd'acchirravan(t) dae sas piantas
Parian(t) mariposas in su hentu
Chi volan(t) lizzeras
Chircande unu reparu uve pasare
Parìat chi s'iverru fìt arrìbbande
Isteddos chi brillades in sa notte
Bizade su turmentu de chie est solu
Ligadu che animale
Chin .su frittu chi li tremet sa carena
Ma non b'a(t) "cristianu" chi nd'at pena
LUNA, LUNA AZZUDAMI A CHIRCARE
MARE, MARE AZZUDA A L'AMARE
CHIN SA CUSSENZIA BRUTTA CHI TI ACHET MALE
Oje no est die de cantate
Sos ocros so vidende lacrimare
Sa zente in sas carreras
Est pedinde 'e lu torrarene a sa marna
Invanu an(t) alluttu una candela
Cando un'amicu si che morit
SÌ siccan(t) sas rosas sas prus bellas
B'arrean sas ispinas
Chi ti punghen sa carena ei su coro
De sambene a dolores e lamentos

LUNA LUNA AZZUDAMI A CHIRCARE...

RIDERE FA BENE...........

03 marzo 2010 ore 15:17 segnala
Cura la mente e il corpo: lo dimostrano numerosi studi sugli effetti benefici della risata. Perfino un sorriso finto può aiutare
Una risata non è affatto un cattivo inizio per un'amicizia ed è di gran lunga il miglior modo per finirla, disse Oscar Wilde. Vi sentite giù? Provate a ridere di più, o almeno a sorridere. Che il riso faccia buon sangue è detto popolare ma la scienza conferma. La risata migliora l'umore e la resistenza allo stress, fa bene anche al cuore, alza le difese immunitarie, migliora il latte materno rendendolo uno scudo contro le allergie del neonato perché quando la mamma ride aumenta la quantità di melatonina. Non è necessario che la risata sia vera: va bene finta, addirittura indotta, tenendo in bocca una penna e costringendo il labbro superiore ad alzarsi per mostrare i denti, assicura Fritz Starck, psicologo dalla lunga carriera universitaria ora a Würzburg, in uno speciale dedicato alla questione sulla rivista Mind. Gli studi secondo cui risata e sorriso sono la migliore medicina, del resto, non mancano.
Willibald Ruch, dell'Università di Zurigo, ha dimostrato che le risate suscitate dalle battute, siano esse in commedie o barzellette, alzano la soglia del dolore: i volontari di un gruppo di studio che sono riusciti a tenere più a lungo la mano nell'acqua ghiacciata senza soffrire erano anche quelli che fino a poco prima si erano divertiti ridendo a delle battute. Chi è propenso all'umorismo e alle risate facili, poi, ha il 40% in meno di possibilità rispetto ai musoni di essere soggetto ad attacco cardiaco, dice uno studio condotto da Michael Miller dell'università del Maryland, presentato diversi anni fa. Ridere 15 minuti al giorno aiuta anche a perdere peso (perfino due chili in un anno). Lo sostiene una ricerca pubblicata sull'International Journal of Obesity, condotta da Maciej Buchowski della Vanderbilt University di Nashville (Tennessee, Usa) che ha esaminato il dispendio di energia di un gruppo di persone messo di fronte a programmi tv di vario tipo. Ebbene, le commedie hanno richiesto il 20% di fabbisogno calorico in più, perché ridere aumenta il battito cardiaco e impegna molti muscoli, producendo lo stesso effetto di una sana camminata.


Ridere è una sorta di "lubrificante sociale", un atto ancestrale, un modo per fare nuove amicizie e consolidarne altre, fissare l'appartenenza nella gerarchia sociale, sostiene Robert R. Provine, psicologo e neurologo dell'università del Maine che all'argomento ha dedicato 20 anni di ricerche, per arrivare alla conclusione che ridere non è solo la risposta intellettuale a qualcosa di divertente ma è uno strumento istintivo di sopravvivenza, tipico degli animali sociali. Non per niente il primo a teorizzarne l'importanza fu Charles Darwin nel suo L'espressione delle emozioni negli animali e nell'Uomo.

Il sorriso aiuta i rapporti sociali ma anche l'umore, e rende perfino le persone più sexy. Uno studio di Eric Bressler del Westfield State College ha dimostrato che le donne giudicano più attraenti i soggetti di foto sotto le quali c'è una battuta che viene attribuita all'uomo immortalato nello scatto. Alcuni psichiatri usano la terapia del sorriso per curare lievi forme di depressione, ma senso dell'umorismo e capacità di sdrammatizzare si sono dimostrati efficaci anche in casi più gravi. Un gruppo di psichiatri dell'università tdesca di Marburg hanno dimostrato che sono fondamentali in una strategia di distacco dai problemi, perché aiuta a vederli sotto un'altra luce.

 

LA STORIA DI SAN VALENTINO.................

10 febbraio 2010 ore 07:57 segnala
Per gli antichi Romani Febbraio era considerato il mese in cui ci si
preparava all'arrivo della primavera (ritenuta la stagione della rinascita).

Si iniziavano i riti della purificazione: le case venivano pulite e vi si  spargeva del sale ed una particolare farina. Verso la metà del mese iniziavano le celebrazioni dei Lupercali (dèi che tenevano i lupi lontano dai campi coltivati).
I Luperici, l'ordine di sacerdoti addetti a questo culto, si recavano alla grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo e qui compivano i sacrifici propiziatori. Il sangue degli animali veniva poi sparso lungo le strade della città, come segno di fertilità.

Il vero "evento" per la gioventù romana di allora era però una specie di lotteria dell'amore. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati.
Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinchè il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.

Nel 496 d.C Papa Gelasio annullò questa festa pagana sostituendola con quella di san Valentino vescovo, martirizzato dall'imperatore Claudio II in quanto univa in matrimonio giovani coppie alle quali l'imperatore aveva negato il consenso.
Prima della sua esecuzione, Valentino che si era innamorato della figlia del suo carceriere, le scrisse una ultima lettera firmandola "dal tuo Valentino" frase che è arrivata fino ai nostri giorni.

Nonostante siano passati tanti secoli, questa festa ha sempre mantenuto il significato di celebrare il Vero Amore. Le vicende riguardanti San Valentino sono abbastanza confuse, ma intorno alla sua figura ruotano molte leggende, che hanno senz'altro uno sfondo di verità, e che riguardano tutte episodi d'amore.

ACCABADORA............

08 febbraio 2010 ore 16:04 segnala
Ho appena finito di leggere il libro " ACCABADORA" di Michela MurgiaIn sardo, «accabadora» è colei che finisce. Agli occhi della comunità, il suo non è il gesto di un'assassina, ma quello amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a compiersi.
Narrando la storia di Tzia Bonaria, la vecchia sarta che conosce sortilegi e fatture e sa dare una morte pietosa, e Maria, la bambina che Tzia Bonaria ha preso con sé per crescerla come una figlia, una fill'e anima, Michela Murgia affronta un tema complesso senza semplificarlo.
E trova le parole per interrogare il nostro mondo mentre racconta la Sardegna degli anni Cinquanta, un mondo antico sull'orlo del precipizio con le sue regole e i suoi divieti, una lingua atavica e taciti patti condivisi.

ECCOMI...............

07 gennaio 2010 ore 22:21 segnala
Questo video lo voglio  dedicare, per presentarmi, a chi mi diventerà amico..........grazie :kissy