
Accompagnare un genitore alla morte è un po’ averli bambini, li devi accudire, dare da mangiare, ma non sono bambini e non lo fai per lanciarli nella vita, lo fai per consegnarli alla fine.... Attraverso un lento declino verso il buio.
Mamma intuiva che gli mancava poco, il suo cuore si era indebolito troppo, tutti sapevamo che la fine si avvicinava, è morta dopo 7 mesi....il mese scorso.
Papà stanco , si trascinava ormai ... e poi ha smesso di lottare , non alzandosi più dal suo letto.
E ora...un mese dopo la scomparsa della sua compagna di vita, se n’é andato via anche lui.
La morte, a volte, non giunge mai imprevista: attesa pazientemente, non impreparati. Noi figli, sapevamo la gravità di salute di entrambi.
In alcuni momenti di vero sconforto, preghi che la “fine” arrivi presto , perché non vuoi più vederli soffrire...
li accompagni negli ultimi momenti a solcare quella soglia dove noi non possiamo ancora entrare.
Ricorderò i loro occhi, i loro sorrisi, e di quanto fossero orgogliosi di Noi, che non li abbiamo mai lasciati soli quando ne hanno avuto bisogno....
fino al loro ....“ultimo respiro” .
Sono stati insieme per tanti anni.....e anche ora “riposano” vicini...uno al fianco dell’altra, nel loro “sonno eterno” :cuore
:rosa :rosa