L'alba di domani
17 marzo 2011 ore 19:06 segnalaGli appigli diventano burro fra le dita, neri polmoni, occhi aperti accecati. Cervello fluttuante, ronzio interiore. Nidi di vespe che non lasciano pace.
Tutto torna, ma resta ancora poco tempo…Per fortuna
Assolvimi, non ce la farò. Il compito è arduo e le mie armi deboli. La mia ambizione troppo grande, superbamente non ho mai abbassato la testa. Eppure il fato è stato chiaro.
Ho continuato a dire di no, tutta la vita.
“Io sono morto quest’anno.
Stavo legato, e poi ho smesso di respirare.
Prima contavo i battiti. Poi quelli erano diventati talmente pochi che mi sono messo a contare il tempo tra un battito e l’altro. Poi basta. Ma non è niente di grave.” (Ascanio Celestini)
(Forse un nuovo mondo ci ricevera' senza parole ne paure,
ed il nostro sguardo attraversera' dei desideri la profondita')
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17/03/2011 19:06:37
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Come ombrello teso fra la terra e il cielo
13 marzo 2011 ore 09:07 segnalaL'uomo che cammina sui pezzi di vetro
dicono ha due anime e un sesso di ramo duro,
un cuore e una luna e dei fuochi alle spalle, mentre balla balla
sotto l'angolo retto di una stella.
Niente a che vedere col circo,
nè acrobata nè mangiatore di fuoco,
piuttosto un santo a piedi nudi.
Quando vedi che non si taglia, già lo sai,
ti potresti innamorare di lui,
forse sei già innamorata di lui,
cosa importa se ha vent'anni
e nelle pieghe della mano,
una linea che gira e lui risponde serio
"E' mia"; sottindente la vita.
E la fine del discorso la conosci già,
era acqua corrente un pò di tempo fà, che ora si è fermata qua.
Non conosce paura l'uomo che salta
e vince sui vetri e spezza bottiglie e ride e sorride,
perchè ferirsi non è possibile,
morire meno che mai e poi mai.
Insieme visitate la notte che dicono ha due anime e un letto
e un tetto di capanna utile e dolce
come ombrello teso tra la terra e il cielo.
Lui ti offre la sua ultima carta,
il suo ultimo prezioso tentativo di stupire,
quando dice "È quattro giorni che ti amo,
ti prego, non andare via, non lasciarmi ferito".
E non hai capito ancora come mai,
mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai.
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L'uomo che cammina sui pezzi di vetro
dicono ha due anime e un sesso di ramo duro,
un cuore e una luna e dei fuochi alle spalle, mentre balla balla
sotto l'angolo retto di una stella.
Niente a che vedere col circo,
nè acrobata nè ma...

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13/03/2011 09:07:59
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Fiore nel deserto
05 marzo 2011 ore 15:04 segnala
Il mio fiore e' effimero, si disse il piccolo principe, e non ha che quattro spine per difendersi dal mondo! E io l'ho lasciato solo!
E per la prima volta si sentì pungere dal rammarico.
J'ai toujours aimé le désert. On s'assoit sur une dune de sable. On ne voit rien. On n'entend rien. Et cependant quelque chose rayonne en silence...
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« IMMAGINE: http://2.bp.blogspot.com/_W8NVnZhfyp0/S7tlDd3_r4I/AAAAAAAAC40/d6-mqnArUdQ/s1600/fiori-steppe.jpg »
Il mio fiore e' effimero, si disse il piccolo principe, e non ha che quattro spin...

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05/03/2011 15:04:59
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Retrouver...
22 febbraio 2011 ore 16:42 segnala
Chissà se sopravviveremo,
io e te,
ognuno col suo sacco di entusiasmi e disillusioni,
con le mani che stringono e gli occhi incapaci di soffermarsi.
Il petto palpita
e la mente mi acquieta.
Lo so che ti ho trovato, ma... non voglio che sia tu…
Noo! Lo voglio!
Tu mi bruci dentro!
Forse non sono più capace …
La fede l’ho perduta per strada
E allora, mi prendo il tuo odore e il guizzo dei tuoi occhi,
te li strappo e corro … corro a perdifiato…
…
Vorrei portarti con me…
Sto ferma, ti aspetto
Sono qui, stanne certo, so che arriverai
Sopravviveremo a noi stessi …
io e te.
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Chissà se sopravviveremo mio adorabile Carl, io e te, ognuno col suo sacco di entusiasmi e disillusioni, con le mani che stringono e gli occhi incapaci di soffermarsi. Il petto palpita e la mente mi acquieta. Lo so che ti ho trovato, ma... non voglio che sia tu… Noo! Lo voglio! Tu mi bruci dentro! ... (continua)

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22/02/2011 16:42:59
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Viaggiu
19 febbraio 2011 ore 10:22 segnala
in cerca ri posti d'oru e d'argentu
sulu fumu ntall'occhi a ddi facci senza nomi
stasira ci pensu e 'un pozzu rormiri.
Rintra stu viaggiu vaju circannu i sentimenti
picchì rintra ri mia è sempre 'a cosa cchiù mpurtanti
jucari cu stu munnu, canusciri sti genti
genti luntana ca cummatti, ca vivi, ca senti.
Rintra stu viaggiu vaia circannu tutti i culura
culura 'i jornu, culura 'i notti, culura 'i terra nura
autri pinseri ca ti scoppianu nta testa
autri paroli ca li rumpinu sti mura.
(Agricantus)
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....Navi e strati genti ammassati comu cani in cerca ri posti d'oru e d'argentu sulu fumu ntall'occhi a ddi facci senza nomi stasira ci pensu e 'un pozzu rormiri. Rintra stu viaggiu vaju circannu i sentimenti picchì rintra ri mia è sempre 'a cosa cchiù mpurtanti jucari cu stu munnu, canusciri sti... (continua)

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19/02/2011 10:22:59
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Fantastic voyage
10 febbraio 2011 ore 15:47 segnala
Cate scese di corsa le scale della cantina e tirò giù dallo scaffale la valigia. Sbuff! Quella sbuffava polvere come se fosse seccata di essere stata scomodata dalla sua quiescenza. Ma Cate sembrava avere molta fretta, non avrebbe certo prestato orecchio a simili proteste. La aprì per rifarla, stupendosi della mole di oggetti in essa contenuti. Come aveva fatto a farci entrare tutto? Lasciò dentro solo l’indispensabile, risalì, infilò il cappotto e uscì in strada.
“Presto che è tardi, tardi che è presto!!” La voce proveniva dalla valigia. Un batuffolo di pelo bianco faceva capolino dalla piccola fessura. Cate accennò ad un sorrisino compiaciuto. Come le era parso di scorgere nella penombra, il signor B. era sgattaiolato dentro, appena un attimo prima di richiudere la valigia. “Lo sapevo che non avresti rinunciato ad un nuovo viaggio, mio caro vecchio amico!”
Arrivò alla banchina col fiatone, pochi istanti prima che il capitano ordinasse di ritirare lo scalandrone. Diede un ultimo sguardo alla terra che si allontanava e rientrò nella cabina. Era quasi buio. Il signor B. si era già infilato sotto il letto, continuando a bofonchiare: “Che poffare poffarissimo!”. Mica era tanto d’accordo riguardo ad una decisione così avventata!
Ma Cate fece finta di non sentirlo. Era molto stanca e ben presto le immagini più colorate dei sogni presero il posto delle pareti bianco laccate.
Quando si svegliò era ancora l’alba, e la nebbia mattutina rendeva tutto intorno rarefatto. Lievi suoni giungevano da poppa; avvicinandosi scorse la sagoma di un giovane che teneva fiaccamente la sua radiolina, intento a scorgere oltre la nebbia i primi indizi di terra. Aveva qualcosa di familiare… e quella musica… lei la conosceva bene!
Strizzò gli occhi, forse stava ancora sognando? un sogno dentro al viaggio, il sogno di un viaggio?
Chiuse gli occhi e ascoltò le parole…
In the event
that this fantastic voyage
Should turn to erosion
and we never get old
Remember it's true, dignity is valuable
But our lives are valuable too…
Nell'eventualità
che questo viaggio fantastico
Dovesse sgretolarsi
e noi non dovessimo mai invecchiare
Ricorda che è vero, la dignità è preziosa
Ma anche le nostre vite sono preziose...
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Cate scese di corsa le scale della cantina e tirò giù dallo scaffale la valigia. Sbuff! Quella sbuffava polvere come se fosse seccata di essere stata scomodata dalla sua quiescenza. Ma Cate sembrava avere molta fretta, non avrebbe certo prestato orecchio a simili proteste. La aprì per rifarla, stup... (continua)

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10/02/2011 15:47:59
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À la recherche de la petite madeleine?
05 febbraio 2011 ore 15:38 segnala
Non sempre conviene esser cauti:
sto camminando sulla cresta,
il föhn mi scompiglia i capelli…
Voglio poter scorgere il mondo dell’altro versante.
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Non sempre conviene esser cauti: sto camminando sulla cresta, il föhn mi scompiglia i capelli… Voglio poter scorgere il mondo dell’altro versante.

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05/02/2011 15:38:59
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Viaggio nel profondo
04 febbraio 2011 ore 00:18 segnala
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Ritorno alle origini, nella terra che mi inghiotte. Scivolo nei sinuosi recessi, goccia nelle sue vene. Mi rimpasta nel fango, ma dopo il travaglio mi rivela antichi tesori inviolati. Mi dona il suo silenzio e un tempo che gocciola lento… … lento… fino ad arrestarsi. Mi adatto a lei respirando al s... (continua)

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04/02/2011 00:18:59
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Soffio
26 ottobre 2010 ore 21:45 segnala
Ti incontro per caso o forse no… ti cerco, mentre accampa scuse la paura. Ti sfioro, quando ci passiamo accanto, occhi scuri si soffermano e ciascun anima si culla in respiri di mare e nell’argento di seta vibrante su acque d’ossidiana. Scheggia nel cielo, rievochi desideri che non si esprimono, carezza e schiaffo di una stessa mano. Mi perdo nel tuo profumo, lecco la superficie e non ti assaporo, ti immagino… ed è già tempo di andare…
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Ti incontro per caso o forse no… ti cerco, mentre accampa scuse la paura. Ti sfioro, quando ci passiamo accanto, occhi scuri si soffermano e ciascun anima si culla in respiri di mare e nell’argento di seta vibrante su acque d’ossidiana. Scheggia nel cielo, rievochi desideri che non si esprimono, ca... (continua)

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26/10/2010 21:45:59
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la tristezza ben sigillata
19 maggio 2010 ore 23:41 segnala
- Grazie... non so se sia una bella definizione, ma ... ormai è tanto tempo che sono sola. Non ho pensieri belli da dedicare a nessuno. - Amare qualcuno è sentire che non sei più sola in questo mondo. - (...) - Hai visto? C'è qualcuno che fa pensieri più stupidi dei tuoi (io)
- Sono senza parole - Ti senti meglio? - Sento tante cose ora, non so definirle... Davvero. - Ho una tristissima consapevolezza... - Dimmi... - Il giorno in cui non ti sentirò più, perchè avrai trovato chi ti farà battere il cuore, ti sorriderò con la tristezza ben sigillata dentro...
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- L’altro giorno mi dicevo che mi stavo innamorando di te...e sono i momenti in cui mi dico che sono messo male... - Ti sei mai innamorato in vita tua? - Sì una volta, e ne riconosco in parte i sintomi: uno è quello di sentirmi completamente capito da te. Non chiedermi come, ma lo sento. - Io so un... (continua)

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19/05/2010 23:41:59
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Scrive dal: | 27/09/2007 |
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