È finita la settimana più brutta dell'anno, quella in cui fa troppo caldo per esistere, c'è troppo caos per fare qualunque cosa, se vai al mare finisci in un girone dantesco, se vai in montagna sei ancora in coda, se passi per un centro commerciale a comprare lo stucco sei un bieco capitalista, l'unica soluzione accettabile è andare al lavoro e partire più avanti, quando piove.
Se sei a casa, in compenso, ti tocca sorbirti tutte le foto, poiché agosto è quel mese in cui è obbligatorio postare almeno una foto del mare, delle vacanze, dei piedi (o di una parte del corpo ma con didascalia intelligente), dell'aperitivo (i bicchieri rigorosamente due) o del viso abbronzato (i filtri rigorosamente almeno due).
È anche il mese in cui non ha senso discutere dei massimi sistemi, fa caldo, i pensieri indietreggiano, il like è distratto, la polemica divampa, l'umidità toglie la voglia di vivere, il pettegolezzo è l'unica forma di cultura concessa. Quindi l'argomento di oggi è: fenomenologia dello spirito del like (o mi piace, o vattelapesca).
- Metodo Esteta. Metto like a quello che mi piace, indipendentemente da chi lo posta e da chi lo vede. Chi lo usa: le persone equilibrate (quindi poche).
- Metodo Empatico. Metto like a chi penso ne abbia bisogno, come un coach incoraggiante in un film anni '90. Chi lo usa: i gentili (quindi pochi), o chi non è stato amato abbastanza.
- Metodo Pettegolo. Guardo tutto quello che posti ma non ti metterò mai like per non darti soddisfazione, in una finta mancata considerazione che poi vuol dire il contrario. Chi lo usa: chi non va in terapia.
- Metodo Non Sto Per Niente Invecchiando. Mi addormento col cellulare in mano e metto like a tre post su come verremo colonizzati dai gamberetti. Chi lo usa: i giovani dentro.
- Metodo Renziano. Il like va solo a chi ha dimostrato appartenenza al cerchio magico, non si esce con i like dal cerchio magico, pena l'esclusione dal cerchio stesso. Chi lo usa: quelli per cui contano le dimensioni.
- Metodo Se Va Va. Pescano nel mucchio. Tentano i grandi numeri. Si tuffano dalla scogliera. Chi lo usa: i disperati.
- Metodo La Mia Fidanzata Non Sa Che Sono Single. Il like c'è ma non si vede, poi semmai ti mando un simpatico commento privato. Chi lo usa: molte più persone di quante siano disposti ad ammettere.
- Metodo Reciproco. Metto like solo a quelli che me lo mettono. Se ti dimentichi di metterlo, ti tolgo l'amicizia. Forse anche il saluto. Forse anche la cittadinanza. Chi lo usa: i confusi.
- Metodo Storico. Entro nei social due volte l'anno, metto like a post di mesi prima e faccio l'effetto di un album di foto che si apre sul pranzo di Pasqua che volevi dimenticare. Chi lo usa: le star.
- Metodo Protesta Civile. Metto like solo a post che mi faranno fare bella figura. Sì a temi sociali e politici, come se i social servissero ancora a questo, no ai meme, come se i social non servissero ormai a questo. Chi lo usa: l'orchestrina del Titanic.
- Metodo Parenti. Scrivo "tesoro di zia quando passi a trovarmi" sotto alla tua foto in perizoma. Chi lo usa: la zia che ti sei dimenticato di bloccare.
- Metodo Cassiere. Ti metto like quando voglio qualcosa da te, poi smetto. Poi semmai ricomincio. Chi lo usa: i fessi, ma divertenti perché si credono insospettabili.
- Metodo Romeo al balcone. È come il cassiere, ma con le tue parti del corpo, che loro chiamano sentimenti.
-Metodo Boomer. Ti metto like per sbaglio. Ti chiedo l'amicizia per sbaglio. Posto la tua foto profilo nelle mie storie per sbaglio. Chiedo l'amicizia alla vicina dell'ex di mia nipote per sbaglio, mentre cerco una ricetta e annuisco a un post su come si stava bene negli anni della bomba atomica; poi mi ritrovo sposato a un bengalese di sedici anni. Chi lo usa: chi non ha ancora imparato a usare il telecomando del climatizzatore.
Fine (per ora)