Zucchero Filato
27 febbraio 2009 ore 20:16 segnala- mi piaceiLikeItPublicVote1
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News...
24 febbraio 2009 ore 17:00 segnala...Le buone notizie si intrecciano sempre a quelle stronze... in un giorno di scarsa autostima arriva la notizia telegrafica e meravigliosa...il suo racconto è stato selezionato per la pubblicazione...stop...firmi la liberatoria in allegato...stop...pubblicazione prevista per marzo....stop.
La liberatoria la firmo domani, stop. Confido in più favorevole congiunzione astrale e meno vorticoso orbitare dei miei satelliti, stop. Vivessi su un'isola deserta sarei forse più felice, stop. La notizia mi riempie il cuore di felicità, stop. E' la testa ad essere vuota come un guscio d'uovo. Stop.
la pubblicazione non è a scopo di lucro, quindi come al solito insomma non vedrò una lira, ma ho in dote 10 copie da regalare (9 una vorrei tenerla per me).
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La traviata...
22 febbraio 2009 ore 21:12 segnalaWeek end impegnativo lo ammetto, figlio di una settimana ancora più complessa. Ho saltato un pò di puntate, tipo il meraviglioso concerto di Pacifico di mercoledì scorso al bar Wolf e la conseguente fase acmatica di scaricaggio di sue canzoni, masterizzazione selvaggia di cd per evangelizzare gli amici, acquisto di cd originale perchè sono sempre una signora e la buona musica va finanziata (non è vero, menti, solo perchè costava 15 euri e te lo autografava pure)...coscienza del cavolo, ma non eri partita per la Jamaica? Devo anche postare un pò di foto dell'avvenimento, ma aspetto l'umore adatto.
Più che un week end questo che si sta concludendo mi è sembrata la prova del cammino di Santiago, 12 ore di treno in due giorni, tre ore dal dentista a ricostruire il mio delizioso premolare scheggiato dalla Rosticciana (tribale piatto toscano di carne, buono ma pericoloso) e dulcis in fundo era proprio il sabato del compleanno di MariJo, mitica amica di tante battaglie, metà amazzone e metà Janis Joplin e come dirle di no? Ottima competenza nella scelta dei vini, MaJo ha un solo difetto: le piacciono solo i bianchi e solo determinati bianchi, campani. Per cui ho passato momenti indimenticabili tra un signor Fiano di Avellino (di cui porto ancora i segni addosso) e un Biancolella d'Ischia di tutto rispetto, accompagnati da un favoloso prosecco leggermente fruttato (di cui per ovvie ragioni non ricordo più il nome :-) ) Comunque maJo auguri e soprattutto grazie, per l'impegno e la devozione che ci hai messo a farci uscire breschi FRADICI da quella casa ieri sera. Sappi che ho dovuto persino guidare, perchè mio fratello era più suonato di me e mi ha fatto guidare la sua macchina NUOVA (chiaro segno che non era sobrio). Sorvolo, perchè ti stimo, sugli effetti conseguenziali della seratona di ieri. Tipo mal di testa epocale in euro star, crampi al basso ventre, orecchie ovattate, malumore e colazione con un'aspirina... Meno male che fai gli anni una volta all'anno va...
Ho un pò di messaggi arretrati a cui rispondere...
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Dignità e Rispetto
10 febbraio 2009 ore 23:10 segnalaDue parole poco consuete in Italia, in questo secolo, in questa follia collettiva, sottile e trasparente come uno strato di celophane, che toglie l'aria ai pensieri, ma noi non ce ne accorgiamo. Asfissia l'intelletto, ma noi crediamo che ci protegga dal marcio, dal pericolo, dal batterio del botulino. Si può scegliere di essere laici o di essere fedeli ed io rispetto entrambe le scelte. Si può scegliere se andare a messa la domenica o allo stadio, si può scegliere che è meno peggio Bossi che Fini, si può scegliere se comprere l'Unità o il Giornale, se andare a piedi al lavoro o prendere l'auto. Si può scegliere. Ogni giorno lo facciamo. La vita è un'infinita bava di piccole scelte insignificanti e quotidiane, simili alle scie delle lumache. Si può scegliere. A volte invece si deve scegliere tra una rosa di possibilità molto più ristretta. Si deve scegliere tra un dolore e uno più grande. Tra una fine dignitosa e una finzione di vita. Certe volte ci vuole più cuore che coraggio nel decidere. E nessuna decisione era più difficile di questa.
Io rispetto quest'uomo. Ne ammiro la pacatezza dei modi e dei toni. Ammiro il suo continuare a parlare sottovoce in mezzo a gente che urla slogan di un colore e dell'altro. La sua tenacia caparbia, friulana fino all'osso, fino al punto di essere scambiato per pazzo. Rispetto la dignitosa compostezza del suo dolore, che è tragedia privata, data in pasto al Circo dei leoni, nani e ballerine, di cui nostro malgrado facciamo tutti parte.
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L'avventura di un'insonne
08 febbraio 2009 ore 18:29 segnala- mi piaceiLikeItPublicVote
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Come musica
26 gennaio 2009 ore 22:57 segnala.....:stampella ....
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Metereopatia
20 gennaio 2009 ore 21:22 segnalaSono irrimediabilmente un animale che ama il sole. Soffro ogni minimo spostamento del barometro come i vecchietti con la sciatica incorporata. Ufff. Più di tutto è la pioggia che mi sfinisce lentamente. Preferisco la neve a questo stillicidio di gocce sul vetro della mia finestra. Sono sicura che c'è qualcosa di freudiano in tutto ciò e se avessi un buon analista mi spiegherebbe che la mia non è affatto metereopatia, ma mancanza di altro. Poi però mi chiederebbe se io abbia mai visto i miei genitori copulare, oppure mi tirerebbe fuori che il termometro è un simbolo fallico e allora la mia già scarsa stima nelle tesi del barbuto di Vienna naufragherebbero del tutto e mi verrebbe l'istinto di mandarlo a cagare. La verità è che la pioggia ha certamente il suo fascino, anche se a me è capitata di apprezzarla solo in rari momenti, magari sentendola scendere giù mentre ero al calduccio nel mio letto, magari mentre avevo la certezza allungando distrattamente la gamba nel dormiveglia, di strofinarmi contro un'altra. E allora la pioggia sarebbe stata sì musicale, quasi erotica. Ma non stasera. Stasera è solo noiosa e triste. Il ronzio del silk epil dall'altra stanza è l'unico segnale di vita da parte di Amelie, la mia coinquilina fischiettante, che sembra non conoscere mai la malinconia. Non so se invidiarla o chiedermi seriamente se in passato non sia per caso stata lobotomizzata a sua insaputa nel sonno. Di solito curo questi momenti con massicce dosi di auto ironia, con i cartoni della dreamwork o con le canzoni ignoranti anni 70-80, ma neanche questi rimedi servono stasera. La mano è scivolata senza incertezze sulla pila dei cd e ha tirato fuori jazz...bruttissimo segno. Ciondolo tra il pc e la camera da letto guardando senza troppo entusiasmo il mucchio selvaggio di fogli ancora da correggere...sbuffo come un treno a vapore delle regie ferrovie borboniche... ho voglia di sole. O di qualcosa che gli somigli. Domani ho una giornata campale, mi chiedo perchè diamine mi hanno iscritta a quel penoso corso di educazione stradale, proprio io che parcheggio la macchina peggio dell'ispettore Colombo e colleziono multe perchè dimentico di esporre i grattini, non sono esattamente un ligio esempio da imitare, inoltre ho una viscerale antipatia per gli ausiliari del traffico,che assimilo ad una piaga sociale. La sola cosa che mi fa sorridere è l'idea del corso di tango che ricomincia...forse è lì che si nasconde il raggio di sole che cercavo. Vabbè, nel cazzeggio malinconico da pioggia se non altro ho trovato una piccola perla di canzone Ryuiki Sakamoto: "Rain". E che rain sia. Per me e per voi
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Laboratorio di scrittura
20 gennaio 2009 ore 15:42 segnalaDa ottobre a dicembre ho partecipato ad un laboratorio di scrittura interculturale. Un'esperienza molto bella per due ragioni: mi ha permesso di fare quello che più amo (scrivere) confrontandomi con altri punti di vista, accenti, suoni, colori, penne e modi di riempire i fogli totalmentediversi da me.
Due: Mi ha fatto conoscere una persona spettacolare, la prof. che teneva il corso: Christiana, brasiliana di Bahia, di cui sono stati preziosi i consigli, "le digas" le dritte come le chiamava lei, l'illuminante ironia e il cobalto imbarazzante dei suoi occhi.
Linko (che brutto termine, ma così si dice) il sito dell'associazione che ha realizzato tutto ciò, in collaborazione col dipartimento di italianistica di Bologna. Dove se avete voglia (o non avete una minkia da fare in una giornata uggiosa come questa) potete trovare il frutto dei nostri sforzi letterari. Hanno messo anche la foto dei corsisti (che fegato).
http://www.eksetra.net/home/home.php
Una bella occasione. Felice di averne fatto parte.
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Una risata vi seppellirà
17 gennaio 2009 ore 16:14 segnalaNon è colpa mia se tra l'aggressiva Santanchè e la servizievole Prestigiacomo, io voterei la Cortellesi...
L'intelligenza e l'ironia sono le vere doti che apprezzo nelle persone, peccato siano piuttosto rare accompagnate insieme.
La politica dovrebbe imparare a ridere di se stessa, perchè nei fatti già lo fa.
Queta chicca mi è venuta in mente ieri, passeggiando a zonzo per Bologna con un'amica in una giornata "polare". Così si spiega da dove ho tirato fuori questa espressione: "Ne ho timore" che spesso sfodero.
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Noche tanguera
14 gennaio 2009 ore 21:29 segnalaIeri, malgrado le 8 ore di lavoro sul groppone, la spesa e il traffico, la mia anima tanguera (o quel che ne è rimasto) mi hanno spinto ad andare a teatro, come resistere. Occhi sgranati come i bimbi, mani spellate a forza di applaudire, semiparesi alla mandibola a forza di tenerla spalancata. C'erano loro Miguel Angel Zotto e Milena Plebs. Potrei tediarvi con succulente spiegazioni e sottili distinzioni tra una milonga e un tango de salon, ma per fotruna di tutti stasera sono un pò stanca.
Cose a cui pensavo durante la loro stupenda esibizione:
1) Ma come non basta che uno si iscriva al corso per avere in dotazione un culo marmoreo come il suo? Che truffa...
2) Deve essere proprio comoda quella gamba prensile, uno può sfruttarla, spolverare sui ripiani più alti, rispondere al cellulare mentre stai cucinando, che so io...
3) Madò, quanto fa sangue questo ballo...
4) Voglio tornare a ballarlo, che mi importa se ogni volta l'anca mi duole come se fosse un argano e quelle caxx di scarpe mi uccidono le dita...
Troppa grazia, bellezza, eleganza e sensualità...troppo Tango insomma, sono andata in iperglicemia
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