Alfabeto smarrito

02 dicembre 2008 ore 22:35 segnala

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Leccavo la mia tristezza

credendola una ferita.

Era il freddo metallo

di un corrimano da tram

Era lana pungente di un cappotto

premuto addosso

a ripararsi dalla notte.

 

Crudele come la verità

esatta come un orologio

implacabile come il tempo

graffiante come sabbia

come un nome rimasto in gola.

 

Leccavo la mia tristezza

credendola pioggia sul parabrezza.

Movimenti meccanici

la spazzolavano

spostandola da un lato all’altro

la moltiplicavano in mille gocce.

 

Più che scacciarla

in realtà la pettinavo

prendendomene quasi cura.

Al primo angolo

mi aspettava

come un ladro di caramelle

o una puttana infreddolita.

 

Era un cucciolo di iena

che mi cresceva dentro

e come se la rideva

quando aprendo una

porta qualunque

l’avevo trovata a fare l’amore

con la mia assenza.

10289509
                    Leccavo la mia tristezza credendola una ferita. Era il freddo metallo di un corrimano da tram Era lana pungente di un cappotto premuto addosso a ripararsi dalla notte.   Crudele come la verità esatta come un...
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02/12/2008 22:35:59
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Commenti

  1. musicaribelle 03 dicembre 2008 ore 01:58
    molto bella Lama :)
  2. lamadiluna 03 dicembre 2008 ore 14:30
    era un pò che mi davo solo alla commedia brillante, ma sono anche così ed è giusto che ci entri tutto qui dentro. Un abbraccio
  3. Mau.P 03 dicembre 2008 ore 17:29
    meravigliosa. :rosa
  4. skylyuk 04 dicembre 2008 ore 00:35
    Meravigliosa la foto,Bellissima la poesia.Leggerti è un continuo stupore.
  5. lamadiluna 04 dicembre 2008 ore 11:52
    sincero e imbarazzato a Mau e a Sky. Credo che sia la cosa più bella sentirsi dire che qualcosa che hai scritto emoziona chi la legge. Grazie a voi :rosa
  6. pinguina17 04 dicembre 2008 ore 22:20
    ho letto e riletto e riletto la tua poesia...rimanendo molto colpita. Ho provato diverse emozioni, molta empatia, molta tenerezza. a tratti addirittura freddo. Grazie...se aggiungo altro vado sul razionale e invece voglio rimanere sulle tue emozioni. E sulle mie.
    :rosa
  7. htc16 05 dicembre 2008 ore 22:12
    Grazie dell'emozione.... ci ;-) ao
  8. Duca.theKnight 07 dicembre 2008 ore 10:58

    Era un po' che non passavo dal tuo blog. Ci trovavo sempre....il tartufo e mi ero stupidamente assuefatto alla tua assenza. Grave errore.... :-)

     

  9. Fedro99 09 dicembre 2008 ore 21:17

    Ecco qualcosa che non mi aspettavo di trovare in rete.. La superba capacità di suscitare un emozione e soffermare un "viandante" del web come me..

    Oltre ad essere carina e intelligente hai d'un botto cancellato tutte le mie velleità post-post-post-adolescenziali di cimentarmi con la poesia.. La prossima che scriverò sara un "Ode alla scopa":  per far piazza pulizia di tutto il ciarpame in versi e non, cumulato nei block-notes, appunti, biglietti di tram etc.. ;-)

    La cosa più  bella non è scrivere poesie ma è leggere la poesia negli occhi di una donna come te...

  10. lamadiluna 09 dicembre 2008 ore 21:34
    che galante fedro grazie mille per le bellissime parole. Torna quando vuoi caro "viandante"
  11. rockettaro72 11 dicembre 2008 ore 00:11
    ma sono nate dalla tua mente? mi piace molto il tuo blog, ci tornerò spesso :rosa
  12. lamadiluna 11 dicembre 2008 ore 12:12
    Quando non metto il nome dell'autore in fondo sono parole mie. La maggior parte delle cose in questo blog sono di "produzione propria" per così dire. Il tuo è spettacolare in quanto a musica. Tu e musica ribelle dovreste presentarvi insieme coprite tutto lo scibile musicale dagli anni 5o ad oggi secondo me. Un saluto e grazie mille per le parole.
  13. Prett.Pit 28 gennaio 2009 ore 16:41

    ...picchia!

    :rosa

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