Del perchè scrivo

16 novembre 2007 ore 14:26 segnala

Perchè la voce quando devo parlare di me non esce, non trova la strada dalla gola alla bocca, non conosce le parole. Perchè la prima volta che ho preferito scrivere piuttosto che parlare avevo 8 o forse 9 anni e mi chiudevo in camera per non sentire litigare i miei. Perchè vengo da un vissuto familiare dove le parole pronunciate a tavola si contavano sulla punta delle dita, mi hanno educata al silenzio, non è colpa loro, mi hanno educata a leggere i segnali del corpo,a interpretare le cose non dette, uno sguardo un gesto.  Di quell'insegnamento mi è rimasta in eredità una grande sensibilità e una certa intuizione per capire gli stati d'animo delle persone.Era quello il modo in cui ci parlavamo. A casa mia si è sempre preferito far capire piuttosto che parlare apertamente, o litigare piuttosto che discutere in modo positivo, ma credo che sia una realtà identica a tante altre famiglie, niente di drammatico insomma. Mio padre è un uomo di poche parole ma tutte definitive. Ma non ce l'ho mai avuta con loro, sono buoni genitori forse migliori di quello che sarò io. Ho avuto un'infanzia felice, una giovinezza felice e mi auguro anche una maturità serena.Forse certe cose di me io non riuscirò mai a dirle, perchè le ritengo soltanto mie. Inspiegabili agli occhi degli altri, è nella mia natura. Sono introversa sul mio vissuto personale esattamente nella misura in cui sono estroversa e spigliata con gli altri. Chi mi conosce come te Lula, ha pazienza con me perchè sa che è solo contro me stessa che rivolgo questo silenzio. Non è mai per punire o tagliare fuori qualcuno. E poi la scrittura è terapeutica, pensa quanti soldi di psicoanalisi ho risparmiato finora!!:dito4

P.s. Sto migliorando comunque. devi ammetterlo. E' da un anno a questa parte che ho imparato a parlare, qualche volta persino ad incazzarmi e alzare la voce, ma ci vuole anche qualcuno accanto disposto veramente ad ascoltarci Lula. Ti abbraccio, grazie per il bel messaggio che mi permetto di allegare perchè mi ha fatto riflettere ed emozionare molto. Grazie.

credo che scrivere ti possa servire a tirare fuori quello di cui in genere non riesci a parlare, e sono tante le cose che preferisci (o forse ti imponi) custodire gelosamente dentro di te. A mie spese e con tanta fatica sto cominciando ad imparare che parlare, confrontarsi, sfogarsi, urlare e, perchè no, litigare e mandare al diavolo qualcuno più spesso può aiutare te stessa ma anche le persone che ami e che ti amano. La parola parlata, a differenza di quella scritta, ammette replica e apre spazio al dialogo e, probabilmete, aiuta col tempo a capire e a capirsi di più. Tacere, o parlare facendo in modo che gli altri non capiscano, per paura di ferire, per non vivere perennemente con un senso di colpa che delle volte sembra toglierti il respiro, non fa altro che costringerci ad una vita che non è la nostra, che è solo il riflesso di quello che gli altri si aspettano da noi. E paradossalmente si finisce per diventare come le persone che tanto amiamo ma che ci hanno portate ad odiarle nell’amore.
notte amica mia


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Perchè la voce quando devo parlare di me non esce, non trova la strada dalla gola alla bocca, non conosce le parole. Perchè la prima volta che ho preferito scrivere piuttosto che parlare avevo 8 o forse 9 anni e mi chiudevo in camera per non sentire litigare i miei. Perchè vengo da un...
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16/11/2007 14:26:59
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Commenti

  1. incoerence 17 novembre 2007 ore 11:01
    Questo scritto trabocca di sincerità e tenerezza... Scrivere è un pò come parlare a se stessi. ;-) incoerence
  2. Mr.Adelphi 17 novembre 2007 ore 11:42
    Pensavo che lo scrivere fosse anche molte altre cose. Pensavo che il tuo scrivere, lamadiluna, fosse anche molte altre cose. L'anno scorso ti ho vista arrivare e poi entrare in un circolo. Sei entrata con aria sperduta ma consapevole, sembrava tu fossi una straniera in terra straniera, me lo ricordo. :-) Hai posato carta e colori sul banco e sei andata a riempire d'acqua alcuni vasi di fiori appassiti, e tra quelli c'era anche il mio, non so se lo ricordi, lamadiluna. Avevi incertezze e paure da raccontare, tanta voglia di leggere le emozioni degli altri, me lo ricordo - e ricordo la stanza ei fiori, ricordo le facce perplesse e quelle stizzite dalla tua esuberanza, e ricordo i sorrisi e le emozioni che hai offerto a noi tutti, perché non dirlo? Finisco in modo fastidioso, lo so: secondo me tu non scrivi solo per dar voce a quei silenzi, lo fai anche perché ne hai il dono e sai che ha le tue parole hanno un buon profumo. Ciao
  3. lamadiluna 17 novembre 2007 ore 13:30
    G. se fossimo nati in un altro tempo e in un'altra epoca tu saresti stato Alfred De Musset ed io George Sand, forse. Grazie. Sei prezioso come sempre, come sai. Anche se persino con te i silenzi prevalgono sulle parole. Hai ragione non scrivo solo per dar voce a quei silenzi, scrivo per decine di pessime ed ottime ragioni. Adesso però sono i miei fiori che avrebbero bisogno di acqua pura, la mia sete è sete di vita. E come spesso succede a chi brucia di inquietudine, è sete che resta inappagata.
  4. AF76 17 novembre 2007 ore 16:53
    Complimenti........forse parli poco,ma quando scrivi le parole sono armi improprie...........:-xAF76
  5. ILREGOLATORE 17 novembre 2007 ore 19:04
    ti chiederai del perchè non scrivi,dai la stessa risposta e continua a farlo :rosa
  6. casavianello 17 novembre 2007 ore 20:12
    lo hai detto tu, niente di drammatico, ma comunque doloroso ... un dolore al quale ci si abitua senza troppa sofferenza perchè dettato dall'amore. Magari egoistico, a volte soffocante ed altre ancora quasi impercettibile. Ma pur sempre amore. Un amore che ci costringe a tacere, quando invece si avrebbe voglia di urlare o, semplicemente, di parlare per dire quello che per troppo tempo abbiamo custodito silenziosamente dentro di noi. Un silenzio che abbiamo meticolosamente armato e poi alla fine scagliato contro noi stesse, quasi senza accorgercene, quasi come se fosse normale. In fondo è amore... ma fino a quando potremmo sopportare il rumore assordante del nostro silenzio? forse dovremmo chiederci se sia veramente giusto, e soprattutto se lo facciamo per paura di ferire o deludere le persone che ci amano, e che solo così sanno amare, o se invece è la paura di non essere capite (e non semplicemente ascoltate) o di cominciare a fare veramente i conti con noi stesse e con la vita che diciamo di volere che ci fa pronunciare parole mute. Non smettere mai di scrivere ma non fare della scrittura un'alibi del tuo silenzio. p.s. comunque è vero, sei migliorata, anche io un pochino non credi, solo che ci ho rimesso qualche soldo in più di te ;-( non ci crederai ma mi è passato il virus gatro- intestinale(...) è mi è venuta la febbre buona serata
  7. lamadiluna 18 novembre 2007 ore 01:21
    NOOO Lula come la febbre? Ma allora è la mancanza della tua dolce metà a farti stare male. Grazie per i bei messaggi, sei la voce (roca) della mia coscienza, sallo. Un bacio. P.s. Ti mando su una cassa di acqua di Lourdes...fatti il bagnetto due volte al giorno vedrai guarisci subito. Hey Lula ho detto il bagnetto capito? Niente usi impropri...;-) Un bacio.
  8. casavianello 18 novembre 2007 ore 19:47
    tu dici che è la sua mancanza??? sara' ... in questo momento so solo che sono incazzata nera, la febbre continua a salire ed io domani dvo tornare lavoro pe poter fare il concorso martedì;-( e poi quale acqua di lourdes, qui ci vuole una bella cassa di qualcosa di forte, mi sono rotta di bere the e tisane calde, volgio ubriacarmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii :-)))
  9. maysya 23 novembre 2007 ore 14:05
    Ciao mi permetto di dirti una cosa....sai la parola non è poi così importante per esprimere cio che si pensa ,la rabbia,i sensi di colpa,il fatto di parlarne con qualcuno forse ti farà sentire meglio in quel momento,ma non ti aiuterà a capire realmente te stessa ,pensa che quando conversiamo con qualcuno il corpo riceve e invia messaggi ben superiori alla percentuale che attribuiamo alla parola...solo che a volte ci fermiamo all'apparenza e non guardiamo oltre, ai gesti ai movimenti a come a volte ci poniamo nei confronti dell'altra persona e viceversa...;-)ciao ...leggi il mio blog se tiva!!!! besos

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