Il 6 dicembre 2008 resterà una data storica nel mio personalissimo annuario degli eventi. In occasione dell'omonimo ponte l'Immacolata ha fatto il miracolo. Ho passato le ultime 48 ore in compagnia dei miei genitori. Bella forza penserete voi e invece no è davvero un evento straordinario. Mio padre e mia madre sono figure mitologiche: metà uomini e metà tana. L'ultima volta che hanno fatto un week end fuori risale ai tempi del giurassico più o meno. Già molti anni fa io e mio fratello li avevamo ribattezzati con una certa lungimiranza Yoghi & Bubu, per il loro tenace attaccamento alla tana, al calduccio, al camino e alle ciabatte. Papà è un iperattivo ma spende tutte le sue energie nel lavoro, per cui il poco tempo libero lo passa col naso infilato in un giornale e il divano di casa ha ormai preso la sua forma. Mamma invece ai primi sentori di inverno si arrotola tipo baco in una copertina di pail e più che parlare mugula o sbuffa perchè fa troppo freddo. Fa troppo freddo a qualsiasi latitudine per lei. Da piccola sapevo che era inverno quando le vedevo indossare il maglione di lana turchese fatto da nonna, diventava una sorta di muta, di pelliccia. Tornava la primavera quando il maglione finalmente spariva inghiottito dall'armadio.
Mentre gli andavo incontro sul binario ero divertita e emozionata come se andassi ad un appuntamento amoroso. Da quando vivo a Bologna non erano mai venuti a trovarmi. Mi sono divertita come una matta fin da quando li ho visti scendere dal treno, bardati come astronauti per l'allunaggio. Sciarpone, piumini, cuffia di lana in testa. Forse pensavano davvero di arrivare a Sanpietroburgo.
La cosa meravigliosa è che fa davvero freddo in questi giorni a Bologna, anche se ci sono ancora delle belle giornate di sole. La versione Dolomiti insomma ha scatenato il freddo. Devo dire che mi hanno fatto molto felice perchè so, orsi e pigri come sono, quanto deve essergli costato infilarsi sul treno e venire "su al nord".
Mio padre ha avuto per tutto il tempo i peli della barba dritti come stalattiti. Mentre mamma non si è tolta la sciarpa nemmeno per andare al bagno. Stamattina mentre preparava i bagagli la sentivo che sbraitava scherzando a mezza voce...sembra la Siberia...in Siberia dovevi venire a vivere!! Come fa a piacerti qui, ci mandavano i dissidenti in confino.
Che spettacolo Yoghi&Bubu, più di una volta mi hanno sorpresa in questi giorni, quando per esempio incuriositi si sono fermati a mangiare un kebab (!) mio padre che è uno strenuo difensore della pasta al sugo, un purista dell'involtino col ragù. O quando al bar vedendo il minuscolo bicchierino d'acqua che danno insieme al caffè (da noi te ne danno un secchio senza che la paghi) ha chiesto candidamente al barista se fosse grappa.
Qualche difficoltà l'ho avuta solo la sera al momento di andare a nanna. I miei si sono prodotti in un virtuoso concerto per trombone e controfagotto, con papà che si riservava gli assoli e gli acuti e la mamma che lo accompagnava in un costante contrappunto per i toni più bassi...marò non ho chiuso occhio.
Quando li ho accompagnati in stazione nel pomeriggio li ho presi in giro per tutto il tempo chiamando papà il dottor Zivago e mamma Lara.
Morale della storia: niente week end in trentino,niente mercatini di Natale di Bozen, domani torno a scuola con occhiaie tipo panda...ma sono tanto tanto felice che quella scombinata coppia dei miei genitori sia venuta a trovare la figlia "emigrante" a cui per tanto tempo non avevano perdonato il suo ritorno qui. Penso che sarà un bel Natale questo