Divagando...

18 giugno 2007 ore 20:27 segnala

C'è un film francese di qualche anno fa, credo si intitolasse La ragazza sul ponte con Vanessa Paradis e Daniel Auteil. Non è un capolavoro ma è un film molto piacevole. Soprattutto ha due grandi pregi: il primo è che è interamente girato in bianco e nero con una fotografia straordinaria. Il secondo è che possiede una scena che da sola giustifica il fatto che lo abbiano girato.

Lui è un lanciatore di coltelli, senza un soldo, caduto in disgrazia perchè convinto che la Fortuna(unica dea in cui creda) lo abbia abbandonato. Comincia a tremargli la mano e la sua ultima compagna di lavoro lo ha mollato perchè finita in ospedale per le ferite. Lei sta per gettarsi da un ponte la sera che si conoscono, perchè si innamora di uomini sbagliati con la stessa facilità con cui ci si cambia un vestito, per poi rimanere puntualmente delusa dopo l'ennesimo abbandono, al punto da volerla fare finita.

Lui la convince a scendere dal ponte e le offre per così dire un lavoro, glissando garbatamente sui suoi piccoli problemi di mira. Con questa nuova compagna che nulla sa di lui, tutto torna semplice, perfetto. Non sbaglia più un colpo. Lei gli si affida docile, con la fiducia di una bambina che ti da la mano senza chiederti "dove stiamo andando?" disposta ad accompagnarti dovunque tu la conduca perchè semplicemente si fida di te. Aspetta i suoi coltelli con il coraggio di un patriota davanti ad un plotone, con disinvoltura come se lui gli lanciasse caramelle piuttosto che lame. In breve tempo ritrova la sua sicurezza, cominciano a girare per casino,navi da crociera,alberghi sempre più lussuosi ingaggi sempre più alti, direttamente proporzionati al rischio, al brivido che lui fa scorrere nel pubblico. Lui è molto professionale, la tratta come una socia in affari, apparentemente indifferente alla sua sfacciata giovinezza, alla sua bellezza. Eppure persino lo spettatore sonnecchiante dell'ultima fila si aspetta che accada qualcosa tra loro. Difatti accade, e qui arriviamo alla mia scena preferita. A un certo punto i due si dicono qualcosa del tipo: sai di cosa ho veramente voglia? La stessa cosa di cui ho voglia anch'io...

Stacco della camera. Scena successiva: interno di un vecchio vagone merci. Assi malandate che lasciano filtrare la luce esterna, come tapparelle chiuse male.

Primo piano di lei contro la parete del vagone. Si apre lo scialle che la copre con grande lentezza come se si stesse scartando. Gli si sta offrendo, con desiderio malcelato, l'impazienza le fa mordere le labbra. Lui è di fronte, ma a metri di distanza. sta per lanciarle i suoi coltelli.

Stavolta però non è per compiacere alcun pubblico. no, lo sta facendo solo per loro. Lanciarle coltelli, riceverli a pochi millimetri dal cuore è il loro modo di amarsi. E' un gioco sensuale, è erotico.Intimo. Come fare l'amore, anzi di più, perchè è più pericoloso.

La camera stacca sul viso di lei, si vede la lama infilarsi nelle assi e continuare brevemente a vibrare. Si vede il suo viso accompagnare ogni lancio con piccoli sussulti, con gemiti impercettibili che non sa trattenere. Che non vuole trattenere.

Eh sì, deve essere davvero molto intimo lanciarsi dei coltelli....

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C'è un film francese di qualche anno fa, credo si intitolasse La ragazza sul ponte con Vanessa Paradis e Daniel Auteil. Non è un capolavoro ma è un film molto piacevole. Soprattutto ha due grandi pregi: il primo è che è interamente girato in bianco e nero con una fotografia straordinaria. Il...
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18/06/2007 20:27:59
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Commenti

  1. exfrrio 19 giugno 2007 ore 00:22
    Eh sì, deve essere davvero molto intimo lanciarsi dei coltelli.... come no, se le lame sono di luna sicuramente, se accade di giorno ancora più d'accordo ma se accade di notte.... Notte vuota piena della tua assenza sorridimi con la tua lama di luna che ferisce, senza dolore ché non è la prima, nè la seconda, è l'ennesima coltellata che mi regala solo un brivido di irridente nostalgia. Notte calda pesante di ricordi accarezzami con la tua lama di luna che guarisce, ma lascia cicatrici lunghe come un addio; così ti penserò quando la vita girerà al largo. Notte chiara lucida di freddo riscaldami con la tua lama di luna; guardami e dimmi: puoi liberarmi da questo troppo amore? Ché lo sento, e lo amo, ma non lo voglio più. A volte sono i killers ad usare lame altre volte son ladri di stelle e di jazz
  2. WALBURGA 20 giugno 2007 ore 12:18
    non ho visto questo film ..che sia un gioco erotico nn c´é dubbio ...ma che paura :-))) Un abbraccio :flower

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