E dicono di farlo in nome di Dio

29 dicembre 2007 ore 00:19 segnala

Le navi sono al sicuro attraccate nei porti.

Ma non è per questo che sono state costruite.

Benazir Bhutto

 

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Le navi sono al sicuro attraccate nei porti. Ma non è per questo che sono state costruite. Benazir Bhutto  
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29/12/2007 00:19:59
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Commenti

  1. lamadiluna 29 dicembre 2007 ore 00:40
    E dicono di farlo in nome di Dio come se avessero il numero della sua linea privata, come se avessero un dialogo privilegiato e diretto con lui, come se avessero la verità in tasca con la stessa disinvoltura con cui si tengono le mani. Dietro la sottana di Dio l'uomo ha nascosto le peggiori scelleratezze e i più vergognosi crimini, le divoranti ambizioni politiche e il calcolo della Ragion di Stato hanno trovato rifugio dietro tabernacoli e altari. Si partiva per Gerusalemme con il Crocefisso in una mano e la spada nell'altra. L'esercito tedesco aveva incisa a fuoco sulle fibbie delle proprie cinture la scritta " Dio è con noi". Non è cambiato niente. La storia ci insegna a riconoscere gli errori del passato solo per farli leggermente diversi, che almeno non li accusino di plagio. Almeno avessero il coraggio di uscire allo scoperto e farlo in nome loro invece che in nome di Dio. Almeno avessero lo stesso coraggio di diventare loro i bersagli invece di fare il lavaggio del cervello a migliaia di giovani che credono davvero che Dio li abbia nominati per legarsi al culo una cintura imbottita di tritolo. E' più facile ordinare di premere un grilletto che decidere di vivere la propria vita come una vittima predestinata, eroe tuo malgrado solo perchè continui lungo una strada che ti sembra giusta e che a un certo punto è la sola che puoi percorrere. Vivere con addosso l'alito di una condanna già scritta, vivere in un auto blindata, in una vita blindata e forse continuamente chiederti: come sarà fare una passeggiata nel sole di kharaci, quanto tempo è che non sento da vicino il profumo di una papaya da scegliere al mercato? E' morto un leader politico carismatico, un capo di stato, un simbolo, una fede, una fazione politica. Tutto suo malgrado. Per me è morta soprattutto una donna maledettamente in gamba.
  2. ZucchettoMau 29 dicembre 2007 ore 02:45
    scritto una cosa anche sul mio blog, su Benazir. Che immagino Angelo ancora convinta di scelte destinate a crollare abbattute dall'idiozia umana. E quello che personalmente non capisco, Moon, che proprio non riesce ad entrarmi in testa, è la maledettissima idea che di questa morte mancava solo una data precisa. La maledettissima idea che l'umanità non riesca a tenerli vivi, gli angeli umani. Ho avuto lo stesso senso di impotente rabbia ai tempi di Falcone e Borsellino, così nitidamente. E la drammatica scelta della scritta sulle fibbie si ripete da sempre; l'inquisizione concludeva i suoi "processi" con la formula "fiat voluntas dei", ed eserciti di liberatori massacratori hanno maciato con stendardi crociati recanti l'augurio "io hoc signo vinces". Perchè il dramma ulteriore è che si è convinti di avere vinto. Che rabbia, Moon, che inutile rabbia...
  3. lamadiluna 29 dicembre 2007 ore 19:41
    Sì Mau è proprio come dici tu. Ho pensato le stesse identiche cose. Grazie per il tuo commento molto incazzato e intelligente.

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