Il fascino discreto del tartufo

10 novembre 2008 ore 22:10 segnala
Splendida domenica di sole, un vero regalo considerato che è novembre inoltrato, penso questo mentre col viso schiacciato contro il finestrino guardo lo spettacolo delle cime degli appennini. Il sole esalta i colori autunnali, il cielo è terso come se lo avessero appena steso ad asciugare di un azzurro imbarazzante. Mi sento come quando da ragazzina quelle rare volte di domenica andavamo con tutta la famiglia a fare una gita fuori porta. C’è l’aria svagata e serena di quelle occasioni. Non conosco quasi nessuno dei miei compagni di viaggio e questo mi permette di sentirmi molto libera di pensare ad altro, di non partecipare con un apporto determinante alla conversazione. Ci penserà Cate col suo entusiasmo contagioso a fare gli onori di casa. Io sono tutta di questo sole oggi, dell’aria buona degli alti colli e soprattutto di sua maestà il tartufo.

La compagnia si dimostra tuttavia epica nel momento della verità. Arrivati a Savigno lottiamo con caparbietà per un parcheggio, i nostri accompagnatori sono degli abituèe della Tartufesta per cui ci sollecitano a dirigerci dritti agli stand, prevedendo come avevano ragione  file chilometriche tipo esodo di ferragosto sulla A 14…a mala voglia mi stacco dalle bancarelle (centinaia) di antiquariato e cianfrusaglie da soffitta che si susseguono una dopo l’altra. Arrivati in piazza, capiamo subito che è quello il cuore pulsante del Mostro, occorre attaccarlo con una precisa strategia… Come la calata dei barbari la razzia è feroce ma chirurgica, mirata. Con un piglio da Fed Mareshall delle SS, il nostro capo ci divide in gruppi prestabiliti. Il gruppo A farà la fila allo stand del menu a base di tartufo, il gruppo B contemporaneamente si occupa del beveraggio, il gruppo C va in avanscoperta a fare la fila per i Burlenghi per tamponare la fame. Appuntamento qui all’ora X, penso di essere finita in una riedizione del ponte sul fiume qway. E’ l’applicazione della divisione scientifica del lavoro allo sciacallaggio….quest’uomo diventa il mio eroe per il resto della giornata. Mi diverto come un’imbecille persino a fare la fila, con ovviamente ampie escursioni nei dintorni con le scuse più becere, lasciando la santa del gruppo buona buona in fila.  

Giornata epica.Ci siamo difesi con onore e senza soccombere al tartufo. Rotolanti, ma felici torniamo alle macchine.

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Splendida domenica di sole, un vero regalo considerato che è novembre inoltrato, penso questo mentre col viso schiacciato contro il finestrino guardo lo spettacolo delle cime degli appennini. Il sole esalta i colori autunnali, il cielo è terso come se lo avessero appena steso ad asciugare di un...
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10/11/2008 22:10:59
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Commenti

  1. luca.sano 12 novembre 2008 ore 18:01
    altro che pasti frugali!
    Bella la dinamica di "inteligence" nell'attacco agli stand... la battaglia è vinta, le reduci tornano a casa con onore... qualche patacca sulle giacche a fare da medaglia? :-)
  2. Mau.P 17 novembre 2008 ore 10:53
    è tratta da "La Gang del Bosco"...mia figlia l'ha visto credo 315 volte... ;-( ...
  3. tancredi55 23 novembre 2008 ore 11:59
    ............illuminandoti la Domenica con il mio caloroso saluto…..,caldo come il fuoco di un camino 

    in una gelida giornata di Novembre…..

    Un :bacio Manlio:fuma

  4. ulisse6.1 28 novembre 2008 ore 13:02
    se non ti dara' fastidio il mio viso leggero' spesso il tuo blog.un bacio.salvo.
  5. tancredi55 30 novembre 2008 ore 10:38
    Buon giorno da Manlio………….

    :rosa :bacio

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