« Quando ripensa a quegli anni lontani è come se li guardasse attraverso un vetro impolverato. Il passato è qualcosa che può vedere ma non toccare e tutto ciò che vede è sfocato, indistinto. »
Quest'amore è una specie di mostro, bello, bellissimo ma mostruoso per la sua tragica ironia di scherzo del destino, due persone che si attraggono e sarà il tradimento, la sofferenza per l'amore perduto ad avvicinarli. E poi tragedia di un amore che non avrebbe dovuto essere ma che invece è stato, solo che nessuno se lo aspettava e sovverte, rompe, ferisce, allontana, sgretola, porta via.
Due personaggi che si inseguono e si respingono impauriti, che non si scoprono mai davvero del tutto, giungendo a una separazione inevitabile che culminerà nell'unica sequenza girata in esterni, nella quale Tony Leung, ormai solo e lontano in un monastero della Cambogia, confida i suoi segreti a un albero secolare, rinchiusi dentro a un buco che forse li soffocherà ma che li conserverà davvero per sempre. La separazione sembra provvisoria, intaccata dagli ultimi timidi e disperati tentativi di rovesciare il destino, tentativi fatti di tracce di rossetto, telefonate mute, incontri mancati, indizi incerti e una porta chiusa che rimarrà tale.
(Recensione al film tratta da internet)