Jazz in un giorno di pioggia

08 gennaio 2008 ore 19:33 segnala
La metereopatia è una scienza esatta. Certo ha conosciuto meno fortuna di altre cugine più seguite come l’astrologia, i fiori di Bach o i biscotti della fortuna che ti danno nei ristoranti cinesi come premio di fine pasto, ma della sua infallibilità ne sapeva qualcosa mi nonna le cui parti del corpo funzionavano meglio di un barometro di Torricelli. Se le faceva male il nervo sciatico era pioggia senz’altro, mentre se le faceva male il ginocchio sinistro era solo nuvolo. Oggi è “Male Tiemp” come diceva lei, sgranando quegli occhi di uno smeraldo intenso e abbassando la voce come se mi stesse mettendo a parte di chissà quale riservata confidenza.

Da lei non ho ereditato i suoi favolosi occhi, ma l’inclinazione alla malinconia nei giorni di pioggia come questo.

Un giorno di pioggia ha sempre l’odore di foglie bagnate e quello delle pagine polverose di un libro sfogliato pigramente nel letto. Un giorno di pioggia ha il sapore di un infuso bollente che scelgo prendendomi tutto il tempo tra i molti che tengo di scorta nella credenza, oggi ha il sapore del twining arancia e cannella. Un giorno di pioggia è come un vestito stinto che ha perso i colori nel lavaggio, ha i colori di un vecchio film in bianco e nero, magari con Bogart o con la Garbo.

Un giorno di pioggia per me ha anche un suono esatto, quello di un vecchio disco jazz che gracchia in sottofondo. Niente si sposa meglio del jazz con una giornata di pioggia. Se la tecnologia non avesse spazzato via i difetti del suono, sentireste anche il fruscio della puntina sul vinile. Perchè anche quello sa di jazz.Ascolto jazz solo nei giorni di pioggia perché rientra nella mia strampalata teoria che ogni emozione o semplice stato d’animo deve essere assecondato accompagnato dalla giusta colonna sonora, come si fa al cinema. Così un giorno di pioggia per me ha anche una voce precisa è quella graffiante e quasi sgraziata di Billie Holiday, una voce unica, inconfondibile. Nella mia mente Billie Holiday è un giorno di pioggia e la sua voce mi accarezza i pensieri mentre appoggio la testa al vetro freddo della finestra rigata di una pioggia che scende ostinata e la cui disordinata geometria provo a percorrere con le dita pensando pensieri che mi portano via, che mi restituiscono ricordi vecchi come film in bianco e nero, come libri polverosi, come gli occhi di mia nonna a cui regalo questa giornata, dovunque sia.

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La metereopatia è una scienza esatta. Certo ha conosciuto meno fortuna di altre cugine più seguite come l’astrologia, i fiori di Bach o i biscotti della fortuna che ti danno nei ristoranti cinesi come premio di fine pasto, ma della sua infallibilità ne sapeva qualcosa mi nonna le cui parti del...
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08/01/2008 19:33:59
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Commenti

  1. lamadiluna 08 gennaio 2008 ore 19:44
    Il disco che gracchia in sottofondo è la meravigliosa I'm a fool to want you, eseguita da Billie Holiday. Il film invece confesso di non averlo riconosciuto c'è Julie Garland e Paul Newmann credo, mi aiutate voi? Forza cinefili in omaggio al vincitore un post su Billie Holiday e una sbirciatina al biglietto della fortuna che mi toccherà stasera al ristorante cinese. A proposito Manu fai presto a venirmi a prendere che ti do un mozzichetto tale è la mia fame...
  2. Jean.mg 08 gennaio 2008 ore 22:18
    ma che fai? Mi inviti a nozze? Alùra... Il film è "Il sipario strappato" del '66 regia del fanatico di uccelli (niente doppi senso per cortesia) e delle doppie vite Alfred "maniaco" Hitchcock con Paul Newman e Julie Andrews (Julie Garland è la tenerissima e monumentale mamma di Liza Minnelli, arissima). Julie Andrews bè... sicuramente la conoscerai... per il suo borsone magico pieno di roba (e per altre diavolerie) che se ne usciva da chissà dove, quando interpretò Mary (maledetta) Poppins. E dopo questa odiosa esibisione di presunzione cinefila bastarda..........vlgio il bigliettino della fortuna (che te credi che mi esibisco per niente tszè... 0:-)0:-)0:-) un bacione Luna :-)):-)) (bè... il pezzo si commenta da solo, Billie Holiday pure... senza parole)
  3. lamadiluna 08 gennaio 2008 ore 23:31
    ...Didi per la salvata, sono un'appassionata di vecchi film e anche di Hitch, ma questo film mi mancava, vedi non si finisce mai di imparare ( tra parentesi il mio preferito di Alfred è la donna che visse due volte). Ok sei ufficialmente un mito per me dopo questa esibizione di muscoli celebrali. P.s. Il mio bigliettino diceva: solo colui che sa aspettare comprende il valore del tempo...eh? niente male..;-) in più ti regalo anche il post su Billie Holiday è già in cantiere nella mia testolina. Baci
  4. Jean.mg 09 gennaio 2008 ore 12:52
    guarda, incredibile, non poteva esserci bigliettino più adatto e desiderato, Lama (incredibile). Grazie cara. Uè aspetto con ansia trepidante il post sull'amata Billie... E ovviamente ti ringrazio per il DUE regali (biglietto e post) mi sento coccolata, decisamente onorata. Ah... le moine se ne andassero fra le braccia di Lucifer the fucking angel. Parlo piuttosto seriamente, visto che spesso e volentieri... taccio (credo tu l'abbia capito, néh? Oh, qualcuno sicuramente pensarà "sarebbe stato meglio che continuasse a tacere, ehm...cofcof... :hihi:hihi:hihi)
  5. ZucchettoMau 10 gennaio 2008 ore 12:16
    qual'è il vino migliore per accompagnare un giorno di pioggia?
  6. maxsuomi 10 gennaio 2008 ore 17:53
    Non avevo mai visitato il tuo blog...molto carino!;-) La musica... Parlo spesso delle sensazioni che può dare, del suo influenzare i nostri umori, i nostri stati d'animo. Io non ascolto molto jazz...solo qualcosa di un grande batterista americano (anni 50...). Amo il rock e il metal a 360 gradi (ne ho fatto un lavoro, pure) e ti assicuro che nei giorni di pioggia, obnubilati da quel fine velo di tristezza, mi piace ascoltare del gothic-rock che richiama parzialmente la tristezza di una giornata uggiosa. Nei giorni di sole, allegri, vado di Death metal:punk Ciao, piacere!:ok :micio
  7. tancredi55 10 gennaio 2008 ore 18:25
    ...a ritmo di musica. :bacio Manlio:fuma
  8. lamadiluna 10 gennaio 2008 ore 22:10
    Innanzitutto ciao ai nuovi commentatori del mio blog, benvenuti a casa mia... mau bella domanda, io in un giorno di pioggia sorseggerei decisamente un rosso, strutturato, impegnativo, invecchiato almeno 5 anni. Ho un debole per i veneti e per i trentini (vini) e poi dipende dalla tasca Mau, se fossi fresca di stipendio sorseggerei un Brunello di Montalcino ( toscano) o un buon Morellino di Scansano p.s. ti do una dritta però ho scoperto di recente un rhum favoloso ha un profumo che se chiudi gli occhi sembra di essere all'Avana...si chiama cubaney io ho gradito molto quello invecchiato 21 anni, Mau a dirl tutta, io lo sorseggerei in un giorno di pioggia ma dopo un passionale e intenso pomeriggio d'amore....la tua bella bimba lo fa il pisolino di pomeriggio...;-) Ciao un abbraccio
  9. ZucchettoMau 11 gennaio 2008 ore 22:59
    Assolutamente un Rosso, Moon... Io continuo ad impazzire per il ruchè piemontese, corposo e fruttato, quei vini che ti pare di mangiare più che bere... Un giusto contrappasso per pioggia e tristezza... Da solo, seduto accanto alla finesta, sorseggiare e riflettere... e magari buttare giù due righe di poesia, o di stronzate... ;-) Ciao ziuccia...il post sopra non l'ho letto, sorry, ma ho la bimba che mi si sveglia di continuo...e non sarei concentrato... Domani prometto di rimediare... ;-) 'notte Moon... :rosa

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