L’eleganza del riccio

07 maggio 2008 ore 22:26 segnala
L’eleganza del riccio

Muriel Barbery

edizioni e/o

 

Cominciato con fatica, affrontato come una sfida, finito con rammarico.

Un libro che entra sotto pelle. Una prosa a rilascio lento, come certi veleni o certi anestetici. Bello, ma di una bellezza troppo intellettuale per coglierla con immediatezza, con gli occhi o con l’istinto. Non si lascia a mare, ma lo si ama lo stesso, solo quando è terminato però.

 

“E’ una questione di tempo e di rose. Il Bello è ciò che cogliamo mentre sta passando. E’ l’effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte.

E’ così che dobbiamo vivere? Sempre in equilibrio tra la bellezza e la morte?

Tra il movimento e la sua scomparsa?” (pag. 266)

 

Sono seguiti alla sua lettura: Mal di pietre di Milena Agus ed. Nottetempo e (ancora sul comodino più o meno a metà) Nessuno mi vedrà piangere, Voland editore (che sembra promettere maledettamente bene: prosa graffiante, fluida e cinica, ma con una certa poesia. Tipicamente sud americano. Ottimo.

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L’eleganza del riccio Muriel Barbery edizioni e/o   Cominciato con fatica, affrontato come una sfida, finito con rammarico. Un libro che entra sotto pelle. Una prosa a rilascio lento, come certi veleni o certi anestetici. Bello, ma di una bellezza troppo intellettuale per coglierla con...
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07/05/2008 22:26:59
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